Laurence Courto. In tondo
![Laurence Courto, Tondi, 2018, tecnica mista su carta Laurence Courto, Tondi, 2018, tecnica mista su carta](http://www.arte.it/foto/600x450/d9/79459-courto.jpg)
Laurence Courto, Tondi, 2018, tecnica mista su carta
Dal 29 Maggio 2018 al 16 Giugno 2018
Torino
Luogo: Mutabilis Arte
Indirizzo: via Dei Mille 25
Orari: da martedì a venerdì 15:00-19:00, sabato 10:30-13:00 / 15:00-19:00
Telefono per informazioni: +39 348 6048654
E-Mail info: info@mutabilisarte.com
Sito ufficiale: http://mutabilisarte.com/
Mutabilis Arte ospita dal 29 maggio al 16 giugno 2018 la personale di Laurence Courto dal titolo “In tondo”.
«In tondo» è un progetto realizzato da Laurence Courto su carte tradizionali coreane lavorate a mano a partire dalle foglie del gelso o su carte in fibra di cotone.
Il titolo è indicativo della forma rotonda di una serie di opere che rimanda sia all’immagine del cerchio quale forma geometrica storicamente utilizzata in campo artistico sia quale segno di unità e delle forme dell’universo.
L’uso del tondo ha origini antiche e ricorre in molte discipline e forme d’arte: il cerchio è molto più di una forma geometrica perfetta, è un concetto astratto e racchiude al suo interno significati e mezzi narrativi utili per comunicare in modo persuasivo.
Ha un forte potere magnetico, è privo di angoli, spigoli e rotture, non ha inizio né fine per questo è emblema di armonia e magnetismo, racchiude in se il concetto di infinito, di tempo e di ciclicità.
Nella storia dell’arte moltissime sono le opere contenute in tondi, molti sono i pittori che hanno utilizzato il cerchio, che ne rimangono affascinati e che lo continuano ad utilizzare in infinite declinazioni.
Laurence si lascia sedurre da questa forma, trova nel cerchio maggiori possibilità di espressione e ci propone nuove interpretazioni dell’opera circolare, la sua personale visione del cosmo, appunti del suo dialogo con lo spazio.
«Le opere sono realizzate a partire da antiche carte di origine vegetale, carte coreane, giapponesi o cinesi, che valorizzano la stesura degli inchiostri e dei pigmenti: pochi tocchi sapienti sono sufficienti ad ottenere effetti di rilievo di notevole suggestione. E’ questo gesto equilibrato che emerge in ciascuna delle opere: il solido e il delicato, il pieno e il vuoto, la densità e la fluidità. Come se dovessimo trattenere il respiro, come se bastasse un niente per fare crollare tutto »
Basa-Lyon 2017
«L’artista riesce a farci immergere in un attimo in un universo poetico e luminoso: il segno rivela lo scorrere del tempo, una visione sottile dell’energia e della materia. Un sogno che si nutre di musicalità, al cui centro il colore risuona di tremiti gioiosi. »
Miroir de l’art, 2017
Inaugurazione 29 maggio h 18
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