Mostem

Mostem, Sala conferenze Ilaria Alpi, San Mauro Torinese (TO)

 

Dal 13 Maggio 2017 al 21 Maggio 2017

San Mauro Torinese | Torino

Luogo: Sala conferenze Ilaria Alpi

Indirizzo: via Martiri della Libertà 150

Curatori: Togaci

Enti promotori:

  • Con il patrocinio del Comune di San Mauro Torinese

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 011 8223924

E-Mail info: togaci.arte@gmail.com



Si apre Sabato 13 Maggio dalle 19 alle 21, una collettiva di venti artisti che aderiscono a Mostem tradotto dal Ceco ponte.
Gli artisti creano un ponte d’arte tra Torino e San Mauro Torinese. 
La collettiva è curata da Togaci, patrocinata dal comune di San Mauro, sponsor Tecnico Ottica Brucato di San Mauro Torinese e dal Collettivo Arterie.
Presso la Sala Conferenze 'Ilaria Alpi' Via Martiri della Libertà 150, San Mauro Torinese (To).

Gli artisti
Silvia Beccaria, Sarah Bowyer, Daniela Bozzetto, Giordana Brucato, Silvia Camisassa, Matteo Ceccarelli, Maria Crocco, Titti Garelli, Agnese Gemetto, Michele Liuzzi, Ricky Mandarino,Cristina Meduri, Sabrina Pantano, Paola Rattazzi, Anita Rossi, Ornella Rovera, Andrea Sbrà Perego, Roberta Toscano, Luj Vacchino,Ugo Venturini.

COLLETTIVA MOSTEM
Mostem Tradotto dal Ceco (Ponte)
Il ponte è per definizione l'elemento che congiunge, che unisce luoghi che altrimenti non potrebbero essere raggiunti. Elemento fondamentale delle vie di comunicazione, esso è il primo a cadere quando tali comunicazioni vogliono essere interrotte: in guerra, i ponti sono i primi bersagli bombardati o fatti saltare per isolare i centri nemici. E' la loro stessa importanza, oltre alla loro struttura, che li rende delicati e vulnerabili: anche durante le catastrofi naturali, come alluvioni o terremoti, sono i primi ad essere danneggiati, con disagi enormi per l'uomo. Ma in condizioni normali un ponte è una sicurezza, tanto che spesso il termine, usato in senso metaforico, è sinonimo di un legame indissolubile.
Il ponte come Metafora che rende possibili passaggi e congiunzioni altrimenti impensabili. 
Immagine concreta del simbolo, il ponte rimanda a ciò che l'uomo ha imparato a costruire per superare la condizione dolorosa e paralizzante di scissione e isolamento tra sé e l'altro (dimensione interpersonale) o tra parti di sé (dimensione intrapsichica). 
L'esperienza del conflitto, la sofferenza della separazione e contemporaneamente l'attrazione verso ciò che è sconosciuto, la spinta verso l'oltre, l'altro, il diverso, ha attivato nell'essere umano la capacità creativa di gettare dei ponti (il linguaggio, la metafora, il dialogo, …) che consentono comunicazione e possibilità di incontro tra differenti sponde, senza per questo ostacolare né ostruire il fluire di ciò che in mezzo scorre.
"Dove si costruiscono ponti non ci sono assimilazione, fusione o identificazione totali, ma neppure scissione o isolamento." Il ponte è cioè esperienza concreta di unità e diversità insieme, di opposti che solo in quanto si sono riconosciuti tali possono infine arrivare a congiungersi.
Diversamente dal conflitto, di cui rappresenta in certa misura il superamento, "la creatività implica il gioco e il paradosso", nel realizzarsi di una danza tra opposti che, anziché scindersi o fondersi rovinosamente, trovano finalmente un ponte che li mette in relazione.

Orari
Feriali: 16 - 19Domenica: 15 - 18

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