STEVE McCURRY. ANIMALS
Dal 27 Novembre 2021 al 01 Maggio 2022
Nichelino | Torino
Luogo: Palazzina di Caccia di Stupinigi
Indirizzo: Piazza Principe Amedeo 7
Orari: MAR - VEN 10.00 - 17.30; SAB - DOM 10.00 - 18.30. Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura
Curatori: Biba Giacchetti
Costo del biglietto: Open (biglietto a data aperta): 16 € Intero: 14 € Ridotto generico (over 65, under 12* , partner convenzionati, studenti universitari): 12 € Ridotto gruppi (minimo 20 persone): 10 € Ridotto scuole (minimo 15 alunni): 8 euro * I bambini al di sotto dei 6 anni entrano gratuitamente
Telefono per informazioni: +39 375 5475033
E-Mail info: info@mostramccurry.com
Sito ufficiale: http://www.mostramccurry.com
Nasce così “ANIMALS”.
La mostra arriva per la prima volta in Piemonte, presso le antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, come quarta grande mostra fotografica targata Next Exhibition dopo “Vivian Mayer – In Her Own Hands”, “Frida Kahlo – Through the Lens of Nickolas Muray” e “Andy Warhol – Superpop”.
Una produzione Next Exhibition, in collaborazione con SUDEST 57 e l’Associazione Culturale Dreams.
Il progetto ANIMALS origina nel 1992 quando Steve McCurry svolge una missione nei territori di guerra nell’area del Golfo per documentare il disastroso impatto ambientale e faunistico nei luoghi del conflitto. Tornerà dal Golfo con alcune delle sue più celebri immagini icone, come i cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e gli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio. Con questo reportage vincerà nello stesso anno il prestigioso Word Press Photo. Il premio fu assegnato da una giuria molto speciale, la Children Jury, composta da bambini di tutte le nazioni.
Da sempre, nei suoi progetti, McCurry pone al centro dell’obiettivo le storie legate alle categorie più fragili, esplorando, con una particolare attenzione ai bambini, la condizione dei civili nelle aree di conflitto e documentando le etnie in via di estinzione e le conseguenze dei cataclismi naturali. A partire da quel servizio del 1992, McCurry ha volto il suo sguardo empatico al mondo degli animali.
In mostra gli animali saranno protagonisti di sessanta scatti iconici, che racconteranno al visitatore le mille storie di una vita quotidiana dove uomo e animale sono legati indissolubilmente. Un affresco corale dell’interazione e della condivisione, che tocca i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, delle conseguenze dell’agire dell’uomo sulla fauna locale e globale, dell’affetto che l’essere umano riversa sul suo pet, qualunque esso sia.
Animali da lavoro, usati come via alla sopravvivenza, animali talvolta sfruttati come unica risorsa a una condizione di miseria, altre volte amati e riconosciuti come compagni di vita per alleviare la tristezza o, semplicemente, per una forma di simbiotico affetto.
Per creare ANIMALS autore e curatrice hanno lavorato all’unisono addentrandosi nell’immenso archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini che raccontassero in un unico affresco le diverse condizioni degli animali. La curatrice della mostra Biba Giacchetti spiega “Animals ci invita a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo, in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi. Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta.”
ECO-SUSTAINABILITY and EARTH PROTECTION
L’ingresso in mostra è da subito un toccante spunto di riflessione con la ricostruzione del fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, attraverso l’innovativo sistema di proiezioni multimediali realizzati con il sistema Remix 4.0., brevettato da Next Exhibition.
A partire dall’inizio del XX secolo si è registrato un incremento della temperatura della superficie terrestre non riconducibile a cause naturali, ma al comportamento dell’uomo, primo artefice del surriscaldamento globale. L’essere umano è infatti l’animale più dannoso, che ha influito e influisce sulla flora e sulla fauna del nostro pianeta.
Durante il percorso numerosi approfondimenti sono volti a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche della salvaguardia del nostro pianeta e sull’ecosostenibilità. Nella sala didattica verranno realizzati seminari e workshop, con il coinvolgimento di diverse fasce d’età.
SAFETY
L’accesso in mostra rispetterà tutte le normative vigenti per il regolamento anti Covid19, per l’assoluta tutela dei visitatori. Per tornare a godere dell’arte, vivendo un’esperienza speciale, senza alcun rischio.
Da circa 30 anni, Steve McCurry è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea.
McCurry nasce nei sobborghi di Philadelphia, dove studia cinema e storia alla Pennsylvania State University prima di andare a lavorare in un giornale locale. Dopo molti anni come freelance, compie un viaggio in India, il primo di una lunga serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, si apre la strada nel subcontinente, esplorando il paese con la sua macchina fotografica. Dopo molti mesi di viaggio, si ritrova a passare il confine con il Pakistan, dove incontra un gruppo di rifugiati dell'Afghanistan, che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro Paese, proprio quando l'invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali.
Riemergendo con i vestiti tradizionali e una folta barba, McCurry trascorre settimane tra i Mujahidin, così da mostrare al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, dando finalmente un volto umano ad ogni titolo di giornale.
Da allora McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i sei continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture che stanno scomparendo, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, ma sempre mantenendo al centro l'elemento umano.
E’ stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia, inclusa la Robert Capa Gold Medal, il premio della National Press Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso World Press Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere e, più recentemente, la Royal Photographic Society di Londra gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime Achievement. McCurry ha pubblicato molti libri, tra cui The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Portraits (1999), South Southeast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005), Looking East (2006), In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment, (2009), The Iconic Photographs (2011), Untold: The Stories Behind the Photographs (2013), From These Hands: A Journey Along the Coffee Trail (2015), India (2015), Leggere (2016), Afghanistan (2017), Una Vita Per Immagini (2018) ed infine il capolavoro Animals (2019).
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