Giornata nazionale del paesaggio - Donazione Omar Galliani
Dal 16 Marzo 2023 al 10 Aprile 2023
Rovereto | Trento
Luogo: Mart Rovereto
Indirizzo: Corso Bettini 43
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00, venerdì 10.00-21.00. Lunedì chiuso
Curatori: Alessandra Tiddia, da un'idea di Vittorio Sgarbi
In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura allo scopo di promuovere le risorse del territorio attraverso attività di sensibilizzazione, educazione e conoscenza del paesaggio, il Mart accoglie la donazione dell’artista Omar Galliani, erede indiscusso della grande tradizione del disegno italiano e sensibile interprete di questo tema.
Con generosità, l’artista Omar Galliani ha donato al Mart l’opera Riflessi, realizzata lo scorso anno. Di grandi dimensioni (300x200 cm) e accompagnato da una serie di disegni preparatori il lavoro a matita su tavola di pioppo sarà esposto nel Foyer del museo per circa un mese.
Conosciuto e apprezzato a livello internazionale per l’uso monumentale del disegno, i volti femminili di straordinario magnetismo e le anatomie dell’universo, Omar Galliani è da sempre un profondo osservatore del paesaggio, interiorizzato e restituito in chiave simbolica e poetica. «Questo paesaggio» spiega l’artista «nasce da un riflesso sull’acqua di un lago sulle montagne del parmense, non tanto lontano dal mio studio. Nasce da un viaggio del dolore che ha cercato di cogliere nel silenzio di un “Riflesso” e di una matita Faber Castell su legno quell’attimo che precede ogni cosa: nascita, vita, morte, luce e ombra e infine rinascita. Frutto di uno scatto veloce fatto con un cellulare, il lavoro si è tradotto nell’opera dopo un lungo e lento sovrapporsi di segni larghi un millimetro o poco più. Il carbonio della grafite riflette la luce mettendo in evidenza le venature dell’albero su cui ho disegnato, restituendo così il tempo della sua crescita, in un sovrapporsi cangiante tra il soggetto e la natura della tavola su cui ho lavorato per tanti mesi. Questo paesaggio è uno sconfinamento della rappresentazione tra la natura del pioppo e la mia matita che lo ha disegnato».
Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna con Concetto Pozzati. Viene invitato alla prima Triennale Internazionale del Disegno di Norimberga nel 1979. Partecipa a tre Biennali di Venezia (1982, 1984, 1986) ed a due Quadriennali di Roma (1986, 1996). Invitato nel 1981 alla Biennale di São Paulo del Brasile e a quella di Tokio. I suoi lavori sono esposti alla Biennale di Parigi nel 1982. Nel 1998 la New York University gli dedica una personale. È dell’anno 2000 la prima personale “Aurea” in Cina presso il Museum of the Central Academy of Fine Art, cui seguirà nel 2003 l’invito alla prima Biennale di Pechino, vinta ad ex aequo con George Baselitz. Successivamente invitato alla Biennale del 2005, proseguirà il suo tour cinese toccando le città di Shanghai, Chengdu, Suzhou, Dalian, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo. Il tour cinese culminerà poi nel 2007 con l’esposizione “Omar Galliani tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, quale evento speciale della Biennale di Venezia. Le Gallerie degli Uffizi di Firenze nel 2008 acquisiscono per le proprie collezioni il trittico “Notturno”. Nel 2017 il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, gli commissiona un autoritratto per la collezione ufficiale del corridoio vasariano, presentato nel 2018 nell’auditorium Vasari. Nel 2018 partecipa alla mostra “Raffaello e l’eco del Mito” all’Accademia Carrara di Bergamo e nel 2019 il CIAC di Foligno inaugura “Il corpo del disegno”. La Galleria Tornabuoni Art, nel 2021, presenta la grande mostra “Baci Rubati/Covid 19” nella sede di Firenze. Nel 2021 la Galleria Nazionale degli Uffizi, in collaborazione con il Riga Bourse Museum di Riga, organizza “Self-Reflection”, un autoritratto del Tintoretto dalle collezioni Medicee in dialogo con Omar Galliani e le sue opere. Sempre nel 2021, il Museo Marca di Catanzaro presenta la personale “Il disegno non ha tempo”. Nel 2022 il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza promuove “Ab umbra lumen. Galliani incontra Bibiena”, confronto tra Omar Galliani e il maestro del quadraturismo barocco Ferdinando Galli Bibiena. Nel 2022-2023 Omar Galliani è stato invitato ad esporre l’opera “Porterò doni ai templi” nell’ambito della mostra “Giotto e il Novecento” presso il Mart di Rovereto.
Con generosità, l’artista Omar Galliani ha donato al Mart l’opera Riflessi, realizzata lo scorso anno. Di grandi dimensioni (300x200 cm) e accompagnato da una serie di disegni preparatori il lavoro a matita su tavola di pioppo sarà esposto nel Foyer del museo per circa un mese.
Conosciuto e apprezzato a livello internazionale per l’uso monumentale del disegno, i volti femminili di straordinario magnetismo e le anatomie dell’universo, Omar Galliani è da sempre un profondo osservatore del paesaggio, interiorizzato e restituito in chiave simbolica e poetica. «Questo paesaggio» spiega l’artista «nasce da un riflesso sull’acqua di un lago sulle montagne del parmense, non tanto lontano dal mio studio. Nasce da un viaggio del dolore che ha cercato di cogliere nel silenzio di un “Riflesso” e di una matita Faber Castell su legno quell’attimo che precede ogni cosa: nascita, vita, morte, luce e ombra e infine rinascita. Frutto di uno scatto veloce fatto con un cellulare, il lavoro si è tradotto nell’opera dopo un lungo e lento sovrapporsi di segni larghi un millimetro o poco più. Il carbonio della grafite riflette la luce mettendo in evidenza le venature dell’albero su cui ho disegnato, restituendo così il tempo della sua crescita, in un sovrapporsi cangiante tra il soggetto e la natura della tavola su cui ho lavorato per tanti mesi. Questo paesaggio è uno sconfinamento della rappresentazione tra la natura del pioppo e la mia matita che lo ha disegnato».
Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna con Concetto Pozzati. Viene invitato alla prima Triennale Internazionale del Disegno di Norimberga nel 1979. Partecipa a tre Biennali di Venezia (1982, 1984, 1986) ed a due Quadriennali di Roma (1986, 1996). Invitato nel 1981 alla Biennale di São Paulo del Brasile e a quella di Tokio. I suoi lavori sono esposti alla Biennale di Parigi nel 1982. Nel 1998 la New York University gli dedica una personale. È dell’anno 2000 la prima personale “Aurea” in Cina presso il Museum of the Central Academy of Fine Art, cui seguirà nel 2003 l’invito alla prima Biennale di Pechino, vinta ad ex aequo con George Baselitz. Successivamente invitato alla Biennale del 2005, proseguirà il suo tour cinese toccando le città di Shanghai, Chengdu, Suzhou, Dalian, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo. Il tour cinese culminerà poi nel 2007 con l’esposizione “Omar Galliani tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, quale evento speciale della Biennale di Venezia. Le Gallerie degli Uffizi di Firenze nel 2008 acquisiscono per le proprie collezioni il trittico “Notturno”. Nel 2017 il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, gli commissiona un autoritratto per la collezione ufficiale del corridoio vasariano, presentato nel 2018 nell’auditorium Vasari. Nel 2018 partecipa alla mostra “Raffaello e l’eco del Mito” all’Accademia Carrara di Bergamo e nel 2019 il CIAC di Foligno inaugura “Il corpo del disegno”. La Galleria Tornabuoni Art, nel 2021, presenta la grande mostra “Baci Rubati/Covid 19” nella sede di Firenze. Nel 2021 la Galleria Nazionale degli Uffizi, in collaborazione con il Riga Bourse Museum di Riga, organizza “Self-Reflection”, un autoritratto del Tintoretto dalle collezioni Medicee in dialogo con Omar Galliani e le sue opere. Sempre nel 2021, il Museo Marca di Catanzaro presenta la personale “Il disegno non ha tempo”. Nel 2022 il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza promuove “Ab umbra lumen. Galliani incontra Bibiena”, confronto tra Omar Galliani e il maestro del quadraturismo barocco Ferdinando Galli Bibiena. Nel 2022-2023 Omar Galliani è stato invitato ad esporre l’opera “Porterò doni ai templi” nell’ambito della mostra “Giotto e il Novecento” presso il Mart di Rovereto.
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