La coscienza del vero. Capolavori dell'Ottocento Da Courbet a Segantini / Le Collezioni

Giuseppe Tominz, Doppio ritratto, 1830.

 

Dal 04 Dicembre 2015 al 03 Aprile 2016

Rovereto | Trento

Luogo: MART Rovereto

Indirizzo: corso Bettini 43

Orari: da martedì a domenica 10-18; venerdì 10-21. Lunedì chiuso

Curatori: Alessandra Tiddia / Daniela Ferrari e Denis Isaia

Enti promotori:

  • Provincia Autonoma di Trento
  • Comune di Trento
  • Comune di Rovereto

Costo del biglietto: intero 11 €, ridotto 7 €, famiglia 22 €, gratuito ragazzi fino a 14 anni, Mart Membership e scolaresche

Telefono per informazioni: +39 0464 438887

E-Mail info: info@mart.trento.it

Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it



La coscienza del vero. Capolavori dell'Ottocento  Da Courbet a Segantini 

La mostra 'La coscienza del vero' intende indagare alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca, nella stagione compresa tra il Romanticismo e l’Impressionismo, ovvero fra il 1840 e il 1895, anno della prima Biennale di Venezia. 
In mostra circa 70 opere provenienti sia dalle Collezioni del Mart, sia da prestigiose raccolte pubbliche e private, tra le quali spiccano i lavori di maestri indiscussi come Gustave Courbet, Giovanni Segantini, Francesco Hayez, Giovanni Boldini e Franz Lenbach ma anche Carlo Bellosio, Mosè Bianchi, Giustiniani Degli Avancini, Alessandro Guardassoni, Pompeo Marino Molmenti, Eugenio Prati, Giuseppe Tominz. 

Nella seconda metà del XIX secolo, l'adesione al Vero connota le principali espressioni artistiche in Italia, da sud a nord, nella pittura, nella letteratura e nella fotografia. 
Avviato dalla pittura magistrale di Gustave Courbet, presente in mostra con un'intera sala a lui dedicata, il Realismo contribuì a svincolare la pittura e la scultura dai temi mitologici e aristocratici in favore dell’autenticità delle classi subalterne, della borghesia, del proletariato, dei contadini. 
Preferendo la pittura en plein air agli atelier e le rappresentazioni soggettive alle regole delle accademie, i pittori dell'Ottocento svelarono il rapporto tra realtà e rappresentazione soprattutto nei ritratti e negli autoritratti. 

La mostra intende cogliere con particolare attenzione questo nesso, destinato a diventare uno dei nodi delle avanguardie artistiche e campo d'indagine della contemporaneità. 
In una riflessione filosofica sul passato e sul presente 'La coscienza del vero' lega la cultura ottocentesca all'oggi: il passato e la mitologia lasciano il posto al racconto, alla cronaca della contemporaneità. 

Le Collezioni 
L'invenzione del moderno 
L'irruzione del contemporaneo 

"Inseguire l'eccedenza dell'arte è la logica del Mart" 
Gianfranco Maraniello 

Con la presentazione di “Le Collezioni” il Mart attraversa quasi due secoli di storia dell’arte italiana e internazionale. In un allestimento fortemente coerente con l’architettura di Mario Botta, vengono presentati i maggiori capolavori delle raccolte museali. Il Mart si conferma una grande macchina didattica i cui punti di forza sono il dialogo con il grande pubblico e la qualità della proposta culturale. 

Da dicembre 2015 i maggiori capolavori del Mart, da Medardo Rosso agli artisti delle ultime generazioni, passando per Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Fausto Melotti e Alberto Burri, Lucio Fontana, Mario Merz, Bruce Nauman, vengono ripresentati al pubblico in un nuovo allestimento cronologico e tematico pensato dal direttore Gianfranco Maraniello con i curatori Daniela Ferrari e Denis Isaia. 

In sintonia con il rigore spaziale previsto da Mario Botta, il cui edificio roveretano è diventato icona internazionale che definisce la building identity del Museo e del territorio in cui si inserisce, la mostra è un racconto costituito da vere e proprie pietre miliari degli ultimi due secoli di storia dell’arte. 

La Collezione del Mart, costituita nel tempo grazie a una lungimirante politica di acquisizioni, depositi e donazioni, è composta oggi da circa ventimila opere. 

Il nuovo allestimento è un percorso storico-artistico di carattere cronologico con affondi tematici che sottolinea la grande continuità tra le tendenze che hanno caratterizzato le vicende dell'arte in Italia dalla fine dell’800 a oggi. Attraverso il ’900 e le sue anime - le avanguardie e il futurismo da un lato e gli arcaismi e le declinazioni metafisiche dall’altro, le rotture delle ricerche della seconda metà del secolo e la politica -, fino alle sperimentazioni della contemporaneità e i nuovi media, il Mart invita a delineare i perimetri dell’arte e a superarli. 
Alla scoperta di una storia culturale fatta di sconfinamenti, il territorio d’indagine (l’arte) è più grande della mappa (il Museo). Contenitore delle eccedenze, il Museo stesso è territorio e si presta a un allargamento continuo degli orizzonti culturali. 

La mostra “Le Collezioni” occuperà stabilmente due delle quattro gallerie del Museo nelle quali troveranno spazio, a rotazione, le più importanti opere del Mart. Al primo piano l’allestimento racconterà “L’invenzione del moderno” e al secondo piano accompagnerà il visitatore attraverso “L’irruzione del contemporaneo”. 
Si susseguiranno, di volta in volta, focus tematici e monografici per approfondire le radici dell’arte italiana contemporanea, i movimenti storici internazionali e le nuove emergenze artistiche. 
Con le narrazioni costruite attorno ai capolavori assoluti del Mart, si confermerà l’identità di un museo con una forte vocazione internazionale e sempre più legato alla propria storia, al proprio territorio e al proprio patrimonio. 

Opening venerdì 4 dicembre ore 18.

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