Avanguardia Russa a Villa Manin. Capolavori dalla Collezione Costakis / Aleksandr Rodcenko. Fotografia
Dal 07 Marzo 2015 al 28 Giugno 2015
Codroipo | Udine
Luogo: Villa Manin
Indirizzo: piazza Manin 10
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou, Olga Sviblova
Enti promotori:
- Azienda Speciale Villa Manin di Passariano
- Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia
Costo del biglietto: Intero € 10, ridotto € 8, gruppi € 5
Telefono per informazioni: +39 0432 821211
E-Mail info: info@villamanin.it
Sito ufficiale: http://www.villamanin-eventi.it
Dopo l’esposizione a Torino, oltre 300 opere della straordinaria collezione di George Costakis, per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco, saranno esposte dal 7 marzo al 28 giugno nelle sale della splendida Villa dell’ultimo Doge di Venezia.
Una mostra enciclopedica – curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou realizzata in collaborazione con il Museo e la Città di Salonicco e con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica – capace di mettere in luce, grazie alla varietà e alla ricchezza dei lavori presentati, le diverse e ancora poco conosciute anime dell’arte sperimentale russa e di svelare la storia e la personalità di quell’uomo – quel “pazzo greco”- che sfidando i divieti del regime stalinista riuscì a collezionare migliaia di opere di artisti russi dei primi decenni del Novecento, evitandone la distruzione e la dispersione.
Dipinti, gouaches, acquarelli, lavori d’arte applicata dei principali protagonisti di quella stagione, documenti e un nucleo importante di disegni sull’architettura costruttivista – per un’esposizione che a Passariano (Udine) si arricchisce di un ulteriore nucleo di prestiti, eccezionalmente ottenuto dal Museo greco: tra questi alcuni dipinti di Malevič e di Rodčenko mai esposti nel nostro Paese, che verranno affiancati agli altri capolavori in mostra.
Un’integrazione significativa, perché è proprio alla complessa personalità artistica di Aleksandr Rodčenko (1891-1956) che è dedicata un’altra affascinante esposizione curata da Olga Sviblova – allestita in contemporanea nelle ampie sale della dimora dei Manin – focalizzata sulla rivoluzionaria produzione fotografica dell’artista russo, che dal 1924 al 1930 abbandonò la pittura per dedicarsi totalmente a questa forma d’arte, che fu capace di innovare profondamente. Cento opere tra fotografie originali, collage, fotomontaggi stampe vintage e pubblicità, provenienti dal Multimedia Complex of Actual Arts (Moscow House of Photography Museum), ci consegneranno uno spaccato quanto mai significativo degli anni Venti e degli inizi degli anni Trenta in Russia: con i volti, le mode, le architetture, gli ideali e le finzioni di allora, magistralmente colti da Rodčenko con un linguaggio visivo assolutamente personale e nuovissimo.
Le mostre promosse dall’Azienda Speciale Villa Manin di Passariano e dalla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno della Fondazione CRUP, sono incluse nello stesso biglietto (comprensivo di audioguida) e costituiscono dunque una proposta culturale assolutamente irripetibile in Italia.
Una mostra enciclopedica – curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou realizzata in collaborazione con il Museo e la Città di Salonicco e con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica – capace di mettere in luce, grazie alla varietà e alla ricchezza dei lavori presentati, le diverse e ancora poco conosciute anime dell’arte sperimentale russa e di svelare la storia e la personalità di quell’uomo – quel “pazzo greco”- che sfidando i divieti del regime stalinista riuscì a collezionare migliaia di opere di artisti russi dei primi decenni del Novecento, evitandone la distruzione e la dispersione.
Dipinti, gouaches, acquarelli, lavori d’arte applicata dei principali protagonisti di quella stagione, documenti e un nucleo importante di disegni sull’architettura costruttivista – per un’esposizione che a Passariano (Udine) si arricchisce di un ulteriore nucleo di prestiti, eccezionalmente ottenuto dal Museo greco: tra questi alcuni dipinti di Malevič e di Rodčenko mai esposti nel nostro Paese, che verranno affiancati agli altri capolavori in mostra.
Un’integrazione significativa, perché è proprio alla complessa personalità artistica di Aleksandr Rodčenko (1891-1956) che è dedicata un’altra affascinante esposizione curata da Olga Sviblova – allestita in contemporanea nelle ampie sale della dimora dei Manin – focalizzata sulla rivoluzionaria produzione fotografica dell’artista russo, che dal 1924 al 1930 abbandonò la pittura per dedicarsi totalmente a questa forma d’arte, che fu capace di innovare profondamente. Cento opere tra fotografie originali, collage, fotomontaggi stampe vintage e pubblicità, provenienti dal Multimedia Complex of Actual Arts (Moscow House of Photography Museum), ci consegneranno uno spaccato quanto mai significativo degli anni Venti e degli inizi degli anni Trenta in Russia: con i volti, le mode, le architetture, gli ideali e le finzioni di allora, magistralmente colti da Rodčenko con un linguaggio visivo assolutamente personale e nuovissimo.
Le mostre promosse dall’Azienda Speciale Villa Manin di Passariano e dalla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno della Fondazione CRUP, sono incluse nello stesso biglietto (comprensivo di audioguida) e costituiscono dunque una proposta culturale assolutamente irripetibile in Italia.
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