Armin Linke. Moltiplicazioni / Claudio Parmiggiani. Documentari
Dal 11 Novembre 2018 al 24 Febbraio 2019
Gallarate | Varese
Luogo: Museo MA*GA
Indirizzo: via E. de Magri 1
Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 5 (studenti fino ai 26 anni, over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano; Touring Club Italiano, Soci Gite in Lombardia). Gratuito per i minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile; dipendenti MIBAC accompagnatori e guide turistiche Regione Lombardia, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI, Amici del MA*GA; giornalisti accreditati, giornalisti con tesserino in corso di validità
Telefono per informazioni: +39 0331 706011
E-Mail info: info@museomaga.it
Sito ufficiale: http://www.museomaga.it
Da domenica 11 novembre 2018, Gallarate (VA) accoglie un capolavoro d’arte sacra contemporanea.
Claudio Parmiggiani, uno degli autori più importanti e riconosciuti a livello internazionale, ha progettato e realizzato l’Altare e l’Ambone per la Basilica di Santa Maria Assunta: due opere straordinarie, per significato, collocazione e fattura estetica.
L’iniziativa nasce dal desiderio a lungo coltivato dalla Comunità Parrocchiale di restituire alla sua bellezza e funzionalità liturgica la Basilica di Gallarate, desiderio reso possibile dalla generosità del benefattore Franco Moggio e dal Prevosto Mons. Ivano Valagussa che ha presieduto una commissione composta da mons. Giancarlo Santi, padre Andrea Dall’Asta, arch. Carlo Capponi, mons. Claudio Magnoli, prof. Francesco Tedeschi, sig. Giovanni Orsini e prof. Emma Zanella per il Museo MA*GA. Questo autorevole organismo ha lavorato nella identificazione dell’area del presbiterio, nella scelta dell’artista e del suo accompagnamento per la realizzazione del progetto. L’opera artistica della mensa eucaristica, dell’ambone e dell’area del presbiterio sono stati commissionati al maestro Claudio Parmiggiani. La direzione dei lavori è stata affidata all’arch. Paolo Gasparoli e all’arch. Fabiana Pianezze.
Il nuovo Altare, consacrato domenica 11 novembre 2018 da Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, è realizzato in onice bianco, materiale vitale trasparente alla luce, ed è costituito da una moltitudine di volti, maschili e femminili, pagani e cristiani, i cui caratteri stilistici rimandano a un immaginario classico, alla storia della Chiesa e dell’intera umanità che si riunisce nel corpo di Cristo.
“I volti che compongono l’altare - spiega Mons. Ivano Valagussa” - sono tutti raccolti in unità, le due lastre bianche uniscono le persone, testimoni del flusso della storia; tutti sono chiamati per volontà di amore ad essere una sola cosa in Gesù Cristo, il suo corpo offerto al Padre, l’umanità nuova trasfigurata dal dono dello Spirito, vero tempio di Dio edificato con pietre vive per essere abitazione di Dio stesso tra gli uomini. La celebrazione del memoriale della Pasqua, l’Eucaristia, è attrazione, convocazione, comunione, sacrificio per una santità di vita che si esprime nella fraternità, nel servizio, nella carità e nella missione evangelica. Da qui nasce la Chiesa “dalle genti” e “in uscita”.
“Il nuovo Altare per la Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate - afferma lo stesso Parmiggiani - si riassume in una mensa derivante dalla giustapposizione di due luminose lastre marmoree sovrapposte che trattengono e proteggono, quasi materno pellicano, una moltitudine di teste antiche; reliquie ed emblemi di una sacralità, di una umanità, di una totalità”.
L’Ambone è il secondo polo liturgico progettato da Claudio Parmiggiani: a differenza della complessa articolazione dell’altare, si presenta con forme particolarmente semplici, essenziali. È un parallelepipedo realizzato in pietra labradorite, scelta per i suoi riflessi metallici, azzurri, dorati e per la sua luce interiore.
“Il pulpito per la Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate - sottolinea Claudio Parmiggiani -, nella sua forma si affida unicamente alla sua funzione assoluta. Messaggero della Parola. Nessuna immagine, solo la Parola come luce divina, solo lo splendore della materia, solo la luce come Parola divina. Luce suggerita da improvvisi bagliori di oro e di azzurro che vivificano ed animano la superficie del pulpito. La Parola è dentro la materia”.
La nuova pavimentazione del presbiterio, realizzata in onice chiaro, inserisce armonicamente l’Altare e l’Ambone nello spazio architettonico della chiesa di cui ne prolunga la coerenza cromatica e architettonica.
L’iniziativa si completa al Museo MA*GA - dall’11 novembre 2018 al 24 febbraio 2019 - con la presentazione di una serie di filmati che documentano alcune tra le opere più significative di Claudio Parmiggiani e dalla mostra Moltiplicazioni di Armin Linke con opere appositamente prodotte per l’occasione.
La videografia di Claudio Parmiggiani, selezionata personalmente dall’artista, ripercorre opere significative dell’artista realizzate nel tempo quali La Torre del 1988-89, Il bosco guarda e ascolta (1992), Luce, Luce, Luce (1999), Labirinto di vetri rotti (1995 e 2001) o Il faro d’Islanda (2000), fondamentali nello sviluppo di una attività artistica rigorosa e coerente sostenuta dalla persistente riflessione sul tempo, sull’assenza e sulla memoria.
Armin Linke, chiamato per l’occasione dal MA*GA, è partito dalla complessità del processo creativo, per indagare con le sue fotografie la concreta simbologia della mensa nel quotidiano di una comunità pastorale.
“Armin Linke, spiega Emma Zanella, ha colto la sfida affrontandola con uno sguardo attento, interessato non tanto agli esiti estetici della fotografia quanto piuttosto a riflettere sul rapporto tra ricerca spirituale e ricerca artistica, sull’impegno etico di un’intera comunità, sulla possibilità dell’arte oggi di essere linguaggio sacro fortemente comunicativo.
In questo percorso Linke ha messo in campo la propria metodologia di lavoro che considera la fotografia come una pratica non statica, collaborativa, pronta a cogliere la realtà che ci circonda, le persone, i racconti, i fatti, le situazioni, anche parziali, ma capaci di restituire la complessità del presente".
Anche Sindaco e Assessore alla Cultura di Gallarate esprimono parole di soddisfazione per un evento storico della città: “Il fatto che da ieri Gallarate possa aggiungere alle opere d’arte presenti in città anche l’intervento artistico permanente di un maestro internazionale come Claudio Parmiggiani, ci riempie di orgoglio – sottolinea Andrea CAssani Sindaco di Gallarate - In questa occasione non solo il museo MA*GA ha collaborato con la Basilica e con il maestro nella realizzazione dei nuovi poli liturgici, ma ha anche voluto dedicargli un omaggio alla sua lunga carriera. Con Parmiggiani e Armin Linke, si conferma il carattere di internazionalità del percorso intrapreso dal museo MA*GA e il ruolo e l’importanza che merita”.
Analogamente l’Assessore alla Cultura Isabella Peroni esprime vera soddisfazione: “La giornata di ieri passerà alla storia di Gallarate. L’inaugurazione dell’Altare e dell’Ambone, opere di Claudio Parmiggiani, nella Basilica Santa Maria Assunta recentemente restaurata è un evento di grande importanza per tutta la città e non solo per la comunità parrocchiale.
AL MA*GA la videografia di Claudio Parmiggiani e la mostra di Armin Linke, entrambe legate a questo straordinario evento religioso e artistico, confermano come il nostro museo sia un imprescindibile punto di riferimento per la nostra città. Il MA*GA è sempre più parte attiva in ogni iniziativa ed evento culturale”.
Ricola, partner istituzionale del Museo, Ricola offrirà l’ingresso gratuito al MA*GA nel weekend di sabato 17 e domenica 18 novembre, e sarà in più lieto di dare il benvenuto ai visitatori, a partire dalle 15.00, con la degustazione delle sue benefiche tisane presso il bar del MA*GA.
Claudio Parmiggiani (Luzzara 1945) è una delle principali figure artistiche italiane e internazionali del secondo dopoguerra. La sua poetica prende posizione contro la frammentazione di oggi e si pone alla ricerca della creazione di un’opera senza tempo. Le sue opere si presentano con uno spiccato carattere contemplativo e spirituale.
Vanta numerose mostre personali in tutto il mondo: Tokyo, Londra, Venezia, New York, Parigi, Innsbruck, Marsiglia, Vienna, Roma, Berlino, Milano, Barcellona, Maastricht, Boston, Francoforte, Zurigo, Bruxelles.
Armin Linke (Milano, 1966) utilizza il film e la fotografia per documentare i fenomeni di globalizzazione, i cambiamenti dei paesaggi contemporanei e le conseguenze sociali e politiche che ne derivano. Le sue immagini investigano e documentano la trasformazione dei territori contemporanei e il loro effetto sulla percezione dello spazio.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di San Paolo, al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Tate Modern di Londra, al Kunstwerke di Berlino, al P.S.1 di New York.
Orari: Lunedì chiuso; martedì-venerdì 10-13 / 14.30-18.30; sabato e domenica 11-19
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