Francesca Anastasi. Tropical Voice
Dal 24 Febbraio 2013 al 03 Marzo 2013
Gallarate | Varese
Luogo: Spazio Zero
Indirizzo: via Ronchetti 6
Orari: da lunedì a venerdì 17-20; sabato e domenica 10-13/ 15-20
Curatori: Fabrizia Buzio Negri
Enti promotori:
- Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura
Telefono per informazioni: +39 0331 777472
E-Mail info: info@metamusa.it
Sito ufficiale: http://www.metamusa.it
Lo Spazio Zero di Gallarate apre il 2013 con una mostra-evento molto singolare e coinvolgente per il pubblico. Organizzata da METAMUSA Arte ed Eventi con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura, a cura di Fabrizia Buzio Negri.
La mostra, che si terrà nelle sale dello Spazio Zero dal 23 febbraio al 3 marzo 2013, ha come protagonista Francesca Anastasi, giovane artista varesina con un interessante curriculum di esposizioni personali e collettive che l’ha vista esporre sia in Italia che all’estero.
Dopo alcuni soggiorni all’estero per motivi di lavoro, l’artista si presenta a Gallarate con un variegato impegno multitasking: dipinti, happening con musica tropicale dai suoni particolari, installazioni, bodypainting, proiezioni.
Il tema della mostra gira intorno alla voce dei pappagalli, tropical voice appunto. Nel dipingere, Francesca Anastasi predilige l'uso di colori acrilici "mixati" ai più svariati materiali, ricreando un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile molto personale. Un’ardita mescolanza di tendenze attuali con riferimenti fuori dagli schemi, per una giocosa coinvolgente ironia. E’ una serie di grandi tele (120x100 cm), esposte insieme a due trittici verticali (120x210 cm) più una decina di tele piccole (40x40 cm) e una installazione scultorea.
Il soggetto: una sequenza coloratissima e coinvolgente di pappagalli, primi piani, particolari e a figura intera, di razze e colori diversi. Lo stile: rientra in quell’eclettismo artistico contemporaneo allusivo ad un figurativo pop.
Gli animali tropicali sono rappresentati realisticamente, su sfondi a stesura di colore piatto, con applicazioni di oggetti, strass (Svarowsky originali), metalli, carta, bottoni, nella tecnica mista polimaterica che caratterizza la ricerca di Francesca.
I pappagalli ben interpretano la voglia di comunicare, con quella capacità di riprodurre i suoni e le voci, nella tendenza a ripetere tutto diverse volte, (anche all’infinito, frasi e parole) riuscendo talvolta a conversare tra loro e con gli umani.
I dipinti infatti hanno la caratteristica di avere sullo sfondo delle decorazioni "ripetute" che alludono a tali ripetizioni vocali, formando così uno strato di parole riprese più volte, che si configurano in una maglia decorativa, quasi una carta da parati, con iterazioni che divengono decoro estetico.
La mostra, che si terrà nelle sale dello Spazio Zero dal 23 febbraio al 3 marzo 2013, ha come protagonista Francesca Anastasi, giovane artista varesina con un interessante curriculum di esposizioni personali e collettive che l’ha vista esporre sia in Italia che all’estero.
Dopo alcuni soggiorni all’estero per motivi di lavoro, l’artista si presenta a Gallarate con un variegato impegno multitasking: dipinti, happening con musica tropicale dai suoni particolari, installazioni, bodypainting, proiezioni.
Il tema della mostra gira intorno alla voce dei pappagalli, tropical voice appunto. Nel dipingere, Francesca Anastasi predilige l'uso di colori acrilici "mixati" ai più svariati materiali, ricreando un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile molto personale. Un’ardita mescolanza di tendenze attuali con riferimenti fuori dagli schemi, per una giocosa coinvolgente ironia. E’ una serie di grandi tele (120x100 cm), esposte insieme a due trittici verticali (120x210 cm) più una decina di tele piccole (40x40 cm) e una installazione scultorea.
Il soggetto: una sequenza coloratissima e coinvolgente di pappagalli, primi piani, particolari e a figura intera, di razze e colori diversi. Lo stile: rientra in quell’eclettismo artistico contemporaneo allusivo ad un figurativo pop.
Gli animali tropicali sono rappresentati realisticamente, su sfondi a stesura di colore piatto, con applicazioni di oggetti, strass (Svarowsky originali), metalli, carta, bottoni, nella tecnica mista polimaterica che caratterizza la ricerca di Francesca.
I pappagalli ben interpretano la voglia di comunicare, con quella capacità di riprodurre i suoni e le voci, nella tendenza a ripetere tutto diverse volte, (anche all’infinito, frasi e parole) riuscendo talvolta a conversare tra loro e con gli umani.
I dipinti infatti hanno la caratteristica di avere sullo sfondo delle decorazioni "ripetute" che alludono a tali ripetizioni vocali, formando così uno strato di parole riprese più volte, che si configurano in una maglia decorativa, quasi una carta da parati, con iterazioni che divengono decoro estetico.
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