Viaggio nel Sacro Monte di Varese in due tappe: arte, storia e fede svelate

Sacro Monte di Varese, quarta Cappella

 

Dal 21 Febbraio 2021 al 28 Febbraio 2021

Varese

Luogo: Piattaforma Zoom

Indirizzo: online

Orari: ore 18

Costo del biglietto: Per partecipare a entrambi gli appuntamenti è richiesto un contributo di 14 euro

Telefono per informazioni: +39 328.8377206

Sito ufficiale: http://www.archeologistics.it


Il Sacro Monte di Varese si svela online. Archeologistics, team varesino tutto al femminile dedicato alla valorizzazione dei beni culturali, organizza domenica 21 e domenica 28 febbraio due incontri per presentare il bene patrimonio Unesco e luogo di grande arte, storia e devozione. Due webinar per andare oltre l’apparenza e scendere in profondità, carpendo i segreti, scoprendo i tesori e le curiosità di un imponente complesso monumentale, costituito dalle 14 cappelle, dal santuario e dalla cripta, che porta su di sé più di tre secoli di storia e di fede.

Domenica 21 febbraio
, dalle 18, il primo appuntamento affronta l’intera struttura del Sacro Monte. Marina Albeni, archeologa, guida turistica, operatrice didattica e ricercatrice di Archeologistics, presenta il monte sacro di Varese nella sua complessità. “Crederai ai tuoi occhi”, questo il titolo del webinar, è un viaggio che, partendo dalle cappelle, approda fino agli 800 metri di altezza dove si trova il santuario per vivere tutta la storia artistica, architettonica e devozionale legata al Sacro Monte di Varese. Da quando fu edificato, tra il 1604 e il 1698, in risposta alla riforma protestante, fino ai giorni nostri.

Domenica 28 febbraio
 (inizio alle 18), si entra nelle viscere della montagna andando alla scoperta della cripta del Sacro Monte. Elena Castiglioni, coordinatrice dei progetti di ricerca per il Sacro Monte di Varese e fondatrice di Archeologistics, con l’incontro “Graffiti: le parole dei pellegrini in Cripta” fa fare un salto indietro nel tempo, fino al V-VI secolo, data cui vengono fatti risalire gli affreschi che sono stati ritrovati pochi anni fa sotto al santuario e che testimoniano una devozione dalle radici profonde e molto lontane.


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