60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Padiglione di Malta
Dal 20 Aprile 2024 al 24 Novembre 2024
Venezia
Luogo: Artiglierie dell'Arsenale
Indirizzo: Arsenale
Curatori: lyse Tonna, Sara Dolfi Agostini
Sito ufficiale: http://www.maltapavilion2024.com
Sarà Matthew Attard (nato nel 1987) che rappresenterà Malta alla prestigiosa 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia di quest’anno.
Questa sarà la prima volta che il padiglione nazionale viene affidato interamente a un solo artista maltese. La mostra, intitolata I WILL FOLLOW THE SHIP, offrirà opere d’arte commissionate e realizzate per l’occasione in cui confluiscono patrimonio culturale e tecnologia digitale all'avanguardia.
La mostra è co-curata dalla curatrice maltese Elyse Tonna (nata nel 1990) e dalla curatrice italoamericana Sara Dolfi Agostini (nata nel 1983), dando così vita al team più giovane che abbia mai rappresentato Malta all'Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia.
La mostra incorpora disegno contemporaneo, riferimenti storici e tecnologia digitale, rappresentando il frutto delle ricerche a cui si è dedicato Attard sui temi dell’intelligenza artificiale e sulla tecnologia digitale applicata al disegno.
L’ispirazione dell’intero progetto nasce dalle immagini storiche di “ex-voto” (un’offerta
votiva di gratitudine o devozione) rappresentate sottoforma di graffiti navali: iconografie tradizionali che evocano episodi leggendari e religiosi che parlano di salvezza in mare.
Le incisioni, da cui Attard è partito, rappresentano delle barche che si possono trovare esposte su piccole cappelle votive in giro tra le strade di Malta e che raccontano il forte e determinante legame dei maltesi sia con il mare che con la religione.
Il titolo della mostra inoltre espone il punto di vista dell’artista sul rapporto tra umanità, intelligenza artificiale e tecnologia digitale. Il titolo allude all'interazione tra i termini inglesi "I" (Io) e "eye" (occhio), che per Attard simboleggiano l’ambivalente natura oggettiva e soggettiva del suo lavoro.
Il titolo inoltre fa riferimento all’uso del eye-tracker – uno strumento dotato di sensori e telecamere per registrare il movimento degli occhi – come mezzo utilizzato per disegnare mettendo in parallelo la tangibilità del disegno con l’aspetto immateriale delle azioni umane nel tempo.
I WILL FOLLOW THE SHIP espone opere che affrontano temi legati all’autorialità, alla percezione, alla digitalizzazione e all’ibridazione tra uomo e macchina.
In un’epoca di cambiamenti climatici, innalzamento del livello del mare e dubbi sulla posizione e il ruolo degli esseri umani in un mondo ipertecnologico, gli ex-voto sono umili segni di speranza che assumono un nuovo significato simbolico.
La co-curatrice Elyse Tonna - la più giovane e la prima curatrice maltese a far parte del più giovane dei team tra quelli che hanno presentato un padiglione maltese alla Biennale di Venezia - descrive come "in I WILL FOLLOW THE SHIP, l'immagine della nave emerge come simbolo senza tempo di speranza e possibilità, trascendendo i vincoli del tempo e dell'incertezza". Che sia scolpito nelle pareti della cappella o renderizzato digitalmente, questo simbolo risuona nell'odierna era del progresso tecnologico".
Co-curatrice, Sara Dolfi Agostini commenta invece così: “Il lavoro di Matthew Attard sfida le nozioni di paternità, agenzia e coabitazione, portando alla Biennale la potente lingua franca della comunità marittima. È una lingua franca fatta di immagini residue che appartengono a Malta, a Venezia e a tutti - un mezzo di comunicazione attraverso i confini e le culture per le acque inesplorate della società dell'informazione e della sua più ampia ecologia”.
Il Padiglione Malta alla Biennale Arte di Venezia è stato commissionato da Malta Arts Council, realizzato con il sostegno di Malta Tourism Authority , Bank of Valletta, recobel by Hal Mann Vella, Galleria Michela Rizzo, Villa Montallegro S.p.A.
Si trova presso le Artiglierie nell'area principale dell'Arsenale.
ARTS COUNCIL MALTA: il committente
Arts Council Malta (ACM) è l'agenzia nazionale per lo sviluppo e gli investimenti nei settori culturali e creativi. Gli obiettivi di Arts Council Malta sono: coltivare il potenziale creativo e sostenerne lo sviluppo in attività professionali; investire nell'eccellenza artistica; collegare Malta alla comunità artistica internazionale; fornire maggiori opportunità alle persone per impegnarsi nella creatività; costruire la capacità delle organizzazioni culturali pubbliche di competenza, compresi i teatri nazionali, la compagnia di danza nazionale e lo spazio per la creatività contemporanea.
l Padiglione di Malta nel 2024 è ancora una volta commissionato da Arts Council Malta, sotto gli auspici del Ministero del Patrimonio Nazionale, delle Arti e del Governo Locale di Malta. Il progetto del Padiglione è guidato dal team per l'internazionalizzazione dell'Arts Council Malta, diretto dalla dott.ssa Romina Delia e supportato dal dott. Frank Psaila (comunicazione) e da Celine Portelli (coordinatore).
La 60ª edizione della Biennale di Venezia segnerà la quarta partecipazione di Arts Council Malta con un proprio Padiglione Nazionale dal 2017, quando Malta è rientrata nella Biennale con Homo Melitensis: Una storia incompleta in 19 capitoli. Arts Council Malta ha inoltre commissionato la partecipazione di Malta alle edizioni 2019 e 2022, rispettivamente con Maleth / Haven / Port-Heterotopias of Evocation e Diplomazija Astuta.
Questa sarà la prima volta che il padiglione nazionale viene affidato interamente a un solo artista maltese. La mostra, intitolata I WILL FOLLOW THE SHIP, offrirà opere d’arte commissionate e realizzate per l’occasione in cui confluiscono patrimonio culturale e tecnologia digitale all'avanguardia.
La mostra è co-curata dalla curatrice maltese Elyse Tonna (nata nel 1990) e dalla curatrice italoamericana Sara Dolfi Agostini (nata nel 1983), dando così vita al team più giovane che abbia mai rappresentato Malta all'Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia.
La mostra incorpora disegno contemporaneo, riferimenti storici e tecnologia digitale, rappresentando il frutto delle ricerche a cui si è dedicato Attard sui temi dell’intelligenza artificiale e sulla tecnologia digitale applicata al disegno.
L’ispirazione dell’intero progetto nasce dalle immagini storiche di “ex-voto” (un’offerta
votiva di gratitudine o devozione) rappresentate sottoforma di graffiti navali: iconografie tradizionali che evocano episodi leggendari e religiosi che parlano di salvezza in mare.
Le incisioni, da cui Attard è partito, rappresentano delle barche che si possono trovare esposte su piccole cappelle votive in giro tra le strade di Malta e che raccontano il forte e determinante legame dei maltesi sia con il mare che con la religione.
Il titolo della mostra inoltre espone il punto di vista dell’artista sul rapporto tra umanità, intelligenza artificiale e tecnologia digitale. Il titolo allude all'interazione tra i termini inglesi "I" (Io) e "eye" (occhio), che per Attard simboleggiano l’ambivalente natura oggettiva e soggettiva del suo lavoro.
Il titolo inoltre fa riferimento all’uso del eye-tracker – uno strumento dotato di sensori e telecamere per registrare il movimento degli occhi – come mezzo utilizzato per disegnare mettendo in parallelo la tangibilità del disegno con l’aspetto immateriale delle azioni umane nel tempo.
I WILL FOLLOW THE SHIP espone opere che affrontano temi legati all’autorialità, alla percezione, alla digitalizzazione e all’ibridazione tra uomo e macchina.
In un’epoca di cambiamenti climatici, innalzamento del livello del mare e dubbi sulla posizione e il ruolo degli esseri umani in un mondo ipertecnologico, gli ex-voto sono umili segni di speranza che assumono un nuovo significato simbolico.
La co-curatrice Elyse Tonna - la più giovane e la prima curatrice maltese a far parte del più giovane dei team tra quelli che hanno presentato un padiglione maltese alla Biennale di Venezia - descrive come "in I WILL FOLLOW THE SHIP, l'immagine della nave emerge come simbolo senza tempo di speranza e possibilità, trascendendo i vincoli del tempo e dell'incertezza". Che sia scolpito nelle pareti della cappella o renderizzato digitalmente, questo simbolo risuona nell'odierna era del progresso tecnologico".
Co-curatrice, Sara Dolfi Agostini commenta invece così: “Il lavoro di Matthew Attard sfida le nozioni di paternità, agenzia e coabitazione, portando alla Biennale la potente lingua franca della comunità marittima. È una lingua franca fatta di immagini residue che appartengono a Malta, a Venezia e a tutti - un mezzo di comunicazione attraverso i confini e le culture per le acque inesplorate della società dell'informazione e della sua più ampia ecologia”.
Il Padiglione Malta alla Biennale Arte di Venezia è stato commissionato da Malta Arts Council, realizzato con il sostegno di Malta Tourism Authority , Bank of Valletta, recobel by Hal Mann Vella, Galleria Michela Rizzo, Villa Montallegro S.p.A.
Si trova presso le Artiglierie nell'area principale dell'Arsenale.
ARTS COUNCIL MALTA: il committente
Arts Council Malta (ACM) è l'agenzia nazionale per lo sviluppo e gli investimenti nei settori culturali e creativi. Gli obiettivi di Arts Council Malta sono: coltivare il potenziale creativo e sostenerne lo sviluppo in attività professionali; investire nell'eccellenza artistica; collegare Malta alla comunità artistica internazionale; fornire maggiori opportunità alle persone per impegnarsi nella creatività; costruire la capacità delle organizzazioni culturali pubbliche di competenza, compresi i teatri nazionali, la compagnia di danza nazionale e lo spazio per la creatività contemporanea.
l Padiglione di Malta nel 2024 è ancora una volta commissionato da Arts Council Malta, sotto gli auspici del Ministero del Patrimonio Nazionale, delle Arti e del Governo Locale di Malta. Il progetto del Padiglione è guidato dal team per l'internazionalizzazione dell'Arts Council Malta, diretto dalla dott.ssa Romina Delia e supportato dal dott. Frank Psaila (comunicazione) e da Celine Portelli (coordinatore).
La 60ª edizione della Biennale di Venezia segnerà la quarta partecipazione di Arts Council Malta con un proprio Padiglione Nazionale dal 2017, quando Malta è rientrata nella Biennale con Homo Melitensis: Una storia incompleta in 19 capitoli. Arts Council Malta ha inoltre commissionato la partecipazione di Malta alle edizioni 2019 e 2022, rispettivamente con Maleth / Haven / Port-Heterotopias of Evocation e Diplomazija Astuta.
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