Arthur Duff. Precious Objects - Extraordinary Individuals
Dal 28 Maggio 2013 al 03 Giugno 2013
Venezia
Luogo: Palazzo Malipiero
Indirizzo: Campo S. Samuele, San Marco 30124
Orari: 19.30-24
Enti promotori:
- Studio Oredaria di Roma
- Studio la Città di Verona
Telefono per informazioni: +39 06 97601689/ 334 8602488
E-Mail info: info@oredaria.it
Sito ufficiale: http://arthurduffvenice.com
Il progetto, promosso da Studio Oredaria di Roma e Studio la Città di Verona, prevede la proiezione di testi, attraverso l'utilizzo di sistemi laser verdi, visibili dal Canal Grande sulle pareti dello splendido Palazzo Malipiero
(Venezia, 19 aprile 2013) Parole che orbitano attorno a un asse invisibile, frasi sospese nell'aria sopra un incantevole giardino, tra i frontoni di due palazzi affacciati sul Canal Grande che definiscono, come una quinta invisibile eppure tangibile, l'unione/separazione tra lo spazio pubblico e quello privato che a Venezia racchiude tesori a lungo rimasti inaccessibili ai più. È Precious Objects – Extraordinary Individuals, la nuova installazione site specific dell'artista americano Arthur Duff, che porterà a Palazzo Malipiero Barnabò, nei giorni della vernice della 55. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (28 maggio – 3 giugno 2013), i suoi inconfondibili laser verdi. Duff, nato a Wiesbaden, in Germania, oggi vive e lavora tra Vicenza e Marghera.
Il progetto, promosso da Studio Oredaria di Roma e da Studio la Città di Verona, nel titolo richiama ai cliché critici tipici della produzione artistica, secondo i quali all'artista è richiesto di essere un individuo straordinario capace di creare oggetti preziosi, e nel contenuto induce lo spettatore a confrontarsi con il concetto e la percezione di spazio.
Duff proietterà sul Palazzo e nell'area del suo magnifico giardino interno i risultati dell'indagine che ha compiuto negli ultimi due mesi: ha chiesto via mail a decine di persone di raccontare nel modo che era loro più congeniale un oggetto prezioso e un individuo straordinario. La parte descrittiva di queste risposte è stata estrapolata e trasformata in scritte laser, montate in un loop senza fine, visuale e concettuale, che si offrirà sempre differente allo sguardo di chi transiterà in barca lungo il Canal Grande.
«L'osservatore potrà sperimentare un senso fisico e palpabile di relazione con l'immagine proiettata, creata da raggi laser verdi. Una penetrazione nel paesaggio urbano veneziano che è in contrasto con la facciata continua che il Canal Grande solitamente offre allo sguardo del visitatore – spiega Arthur Duff – dal momento che il giardino di Palazzo Malipiero crea una dimensione che è al contempo privata e pubblica, essendoci una separazione molto sottile tra i due spazi. Il lavoro quindi sottolinea proprio la membrana che unisce/separa le due dimensioni e vuole evidenziare la distanza tra il privilegio di accedere a uno spazio intimo, e quindi inaccessibile, e l'esaltazione pubblica del privilegio stesso».
(Venezia, 19 aprile 2013) Parole che orbitano attorno a un asse invisibile, frasi sospese nell'aria sopra un incantevole giardino, tra i frontoni di due palazzi affacciati sul Canal Grande che definiscono, come una quinta invisibile eppure tangibile, l'unione/separazione tra lo spazio pubblico e quello privato che a Venezia racchiude tesori a lungo rimasti inaccessibili ai più. È Precious Objects – Extraordinary Individuals, la nuova installazione site specific dell'artista americano Arthur Duff, che porterà a Palazzo Malipiero Barnabò, nei giorni della vernice della 55. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (28 maggio – 3 giugno 2013), i suoi inconfondibili laser verdi. Duff, nato a Wiesbaden, in Germania, oggi vive e lavora tra Vicenza e Marghera.
Il progetto, promosso da Studio Oredaria di Roma e da Studio la Città di Verona, nel titolo richiama ai cliché critici tipici della produzione artistica, secondo i quali all'artista è richiesto di essere un individuo straordinario capace di creare oggetti preziosi, e nel contenuto induce lo spettatore a confrontarsi con il concetto e la percezione di spazio.
Duff proietterà sul Palazzo e nell'area del suo magnifico giardino interno i risultati dell'indagine che ha compiuto negli ultimi due mesi: ha chiesto via mail a decine di persone di raccontare nel modo che era loro più congeniale un oggetto prezioso e un individuo straordinario. La parte descrittiva di queste risposte è stata estrapolata e trasformata in scritte laser, montate in un loop senza fine, visuale e concettuale, che si offrirà sempre differente allo sguardo di chi transiterà in barca lungo il Canal Grande.
«L'osservatore potrà sperimentare un senso fisico e palpabile di relazione con l'immagine proiettata, creata da raggi laser verdi. Una penetrazione nel paesaggio urbano veneziano che è in contrasto con la facciata continua che il Canal Grande solitamente offre allo sguardo del visitatore – spiega Arthur Duff – dal momento che il giardino di Palazzo Malipiero crea una dimensione che è al contempo privata e pubblica, essendoci una separazione molto sottile tra i due spazi. Il lavoro quindi sottolinea proprio la membrana che unisce/separa le due dimensioni e vuole evidenziare la distanza tra il privilegio di accedere a uno spazio intimo, e quindi inaccessibile, e l'esaltazione pubblica del privilegio stesso».
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