Azimut/h. Continuità e nuovo

Piero Manzoni, Merda d'artista, 1961
Dal 20 Settembre 2014 al 19 Gennaio 2015
Venezia
Luogo: Collezione Peggy Guggenheim
Indirizzo: Dorsoduro 701
Orari: 10-18; chiuso il martedì
Curatori: Luca Massimo Barbero
Costo del biglietto: intero € 14, ridotto € 12 (oltre i 65 anni), studenti fino a 26 anni € 8, bambini fino a 10 anni gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 2405411
E-Mail info: info@guggenheim-venice.it
Sito ufficiale: http://www.guggenheim-venice.it
Con la mostra AZIMUT/H. Continuità e nuovo il museo dedica un prezioso tributo all’attualissimo contesto delle neoavanguardie, celebrando Azimut/h, la galleria e rivista fondate nel 1959 a Milano da Enrico Castellani (1930) e Piero Manzoni (1933–1963). L’esposizione intende restituire al pubblico il ruolo fondante che Azimut/h ebbe nel panorama artistico italiano e internazionale di quegli anni: come una sorta di terremoto creativo, fu uno dei grandi catalizzatori della cultura visiva e concettuale italiana ed europea dell’epoca, e ponte ideale tra una nuova generazione rivoluzionaria, ironica e cruciale, e la più stretta contemporaneità.
Esperienza straordinaria, di fulminea durata e intensissima attività, racchiusa tra il settembre del 1959 e il luglio del 1960, Azimut/h è oggi riconosciuto nella coscienza critica collettiva come fenomeno sempre più decisivo, contraddistinto da una sperimentazione radicale, rafforzata dai suoi legami con alcuni dei più grandi protagonisti della scena artistica di quegli anni, e da un vivace e dinamico dialogo internazionale. Diversificate nel lettering, Azimut (la galleria) e Azimuth (la rivista) hanno dato vita e formalizzato un’autentica “nuova concezione artistica” che vive nella dialettica di “continuità e nuovo”. In mostra, oltre ai lavori dei maestri Manzoni e Castellani, trovano spazio le opere degli artisti che ruotarono intorno alla galassia di Azimut/h, da Lucio Fontana ad Alberto Burri, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Yves Klein, Jean Tinguely, Heinz Mack, Otto Piene e Günther Uecker, e altri.
Con AZIMUT/H. Continuità e nuovo Barbero prosegue la sua indagine approfondita sulla scena artistica del secondo dopoguerra, avviando le celebrazioni della neo-avanguardia europea che proseguiranno, dal 10 ottobre 2014, con la mostra ZERO: Countdown to Tomorrow, 1950s-60s, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, a cura di Valerie Hillings, Curator and Manager, Curatorial Affairs Abu Dhabi Project.
Il percorso espositivo proposto dal curatore prosegue, e si arricchisce, attraverso le pagine di un ampio studio monografico, l’imponente pubblicazione edita da Marsilio Editori in doppia edizione italiana e inglese. Con una serie di studi scientifici, tavole, confronti, riproduzione di materiali inediti, contenuti di riviste, il volume, di oltre 600 pagine, presenta la ricerca sviluppata per la mostra, e una serie di letture trasversali con saggi dello stesso Barbero, Francesca Pola, Flaminio Gualdoni, Federico Sardella e Antoon Melissen.
Esperienza straordinaria, di fulminea durata e intensissima attività, racchiusa tra il settembre del 1959 e il luglio del 1960, Azimut/h è oggi riconosciuto nella coscienza critica collettiva come fenomeno sempre più decisivo, contraddistinto da una sperimentazione radicale, rafforzata dai suoi legami con alcuni dei più grandi protagonisti della scena artistica di quegli anni, e da un vivace e dinamico dialogo internazionale. Diversificate nel lettering, Azimut (la galleria) e Azimuth (la rivista) hanno dato vita e formalizzato un’autentica “nuova concezione artistica” che vive nella dialettica di “continuità e nuovo”. In mostra, oltre ai lavori dei maestri Manzoni e Castellani, trovano spazio le opere degli artisti che ruotarono intorno alla galassia di Azimut/h, da Lucio Fontana ad Alberto Burri, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Yves Klein, Jean Tinguely, Heinz Mack, Otto Piene e Günther Uecker, e altri.
Con AZIMUT/H. Continuità e nuovo Barbero prosegue la sua indagine approfondita sulla scena artistica del secondo dopoguerra, avviando le celebrazioni della neo-avanguardia europea che proseguiranno, dal 10 ottobre 2014, con la mostra ZERO: Countdown to Tomorrow, 1950s-60s, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, a cura di Valerie Hillings, Curator and Manager, Curatorial Affairs Abu Dhabi Project.
Il percorso espositivo proposto dal curatore prosegue, e si arricchisce, attraverso le pagine di un ampio studio monografico, l’imponente pubblicazione edita da Marsilio Editori in doppia edizione italiana e inglese. Con una serie di studi scientifici, tavole, confronti, riproduzione di materiali inediti, contenuti di riviste, il volume, di oltre 600 pagine, presenta la ricerca sviluppata per la mostra, e una serie di letture trasversali con saggi dello stesso Barbero, Francesca Pola, Flaminio Gualdoni, Federico Sardella e Antoon Melissen.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
collezione peggy guggenheim ·
robert rauschenberg ·
jean tinguely ·
jasper johns ·
yves klein ·
heinz mack ·
lucio fontana ad alberto burri ·
otto piene ·
g nther uecker e al
COMMENTI

-
Dal 25 marzo 2025 al 24 agosto 2025 Brescia | Museo di Santa Giulia
Joel Meyerowitz. A Sense of Wonder. Fotografie 1962-2022
-
Dal 22 marzo 2025 al 20 luglio 2025 Ferrara | Palazzo dei Diamanti
Alphonse Mucha / Giovanni Boldini
-
Dal 22 marzo 2025 al 08 giugno 2025 Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Raoul Schultz. Opere 1953-1970
-
Dal 22 marzo 2025 al 21 settembre 2025 Abano Terme | Museo Villa Bassi Rathgeb
WOMEN POWER. L'universo femminile nelle fotografie dell’agenzia MAGNUM dal dopoguerra a oggi
-
Dal 23 marzo 2025 al 21 giugno 2025 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CANOVA E LA NASCITA DELLA SCULTURA MODERNA. IL TESEO SUL MINOTAURO
-
Dal 16 marzo 2025 al 20 luglio 2025 Firenze | Palazzo Strozzi
Tracey Emin. Sex and Solitude