EGO. Carolos Valverde, Didier Guillon, Vangelis Kyris, Anatoli Georgiev.
Dal 22 Aprile 2023 al 25 Febbraio 2024
Venezia
Luogo: Palazzo Bonvicini
Indirizzo: Calle de l’Agnella, 2161/A
Orari: Dalle 10 alle 18
Enti promotori:
- Fondation Valmont
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.041.8050002
Sito ufficiale: http://fondationvalmont.com/
“Questa suprema qualità l’artista la sente, quando la sua immaginazione comincia a concepire l’immagine estetica […] L’istante in cui quella suprema qualità della bellezza, il limpido splendore dell’immagine estetica, viene luminosamente percepita dalla mente che l’interezza e l’armonia dell’immagine hanno arrestato e affascinato, quell’istante è la stasi luminosa e muta del piacere estetico, uno stato spirituale molto simile a una condizione cardiaca […] chiamato l’incanto del cuore.”
Immaginate Venezia, dove quattro artisti si sono ritrovati immersi nella massima espressione di bellezza fragile ed eterna. Inevitabile fonte di ispirazione, Venezia ha portato gli artisti a concepire le loro riflessioni sulla nozione di Ego: Ego come sé, prima persona singolare. Io come Ich, mediatore tra conscio e inconscio. Ego come soggetto pensante. Ego diventa EGO per l’artista come eroe, mano creativa, colui che decide sulla Bellezza. Qual è diventato il ruolo dell’artista nel mondo contemporaneo? Il suo potere è paragonabile ad un’indiscutibile onnipotenza? È chiamato a presentare l’unicità del sé attraverso infinite ripetizioni? Oppure il suo ruolo è, piuttosto, quello di turbare lo spettatore, rappresentando l’esatto contrario di ciò che chiamiamo Bellezza classica? Carles Valverde, Didier Guillon, Vangelis Kyris e Anatoli Georgiev si sono interrogati su questi quesiti, in cui Arte e Bellezza appaiono intrecciate nella nuova mostra tutta al maschile di Palazzo Bonvicini.
MODULAR ELEMENTS
Carles Valverde
“Per me, EGO è l’individualità della parola società. Abbiamo sempre l’impressione di analizzare noi stessi, ma se ci guardiamo attorno l’unicità è nulla se non fa parte di qualcosa. La molteplicità di un Ego rende la società ciò che è. L’Ego nell’arte è l’Ego nella creazione. Lo stato creativo puro è completamente egoistico. Bisogna convincersi di essere sinceri nei confronti del resto della società. L’uomo può cambiare la società (sì, penso davvero che l’uomo, individualmente, possa cambiarla), ma mai in un gruppo in cui non c’è riflessione. La riflessione filosofica individuale è più importante. Per questo motivo, l’idea che presentiamo alla Fondation Valmont è l’individualità di un elemento. Un elemento che è identico a tutti gli altri che presenteremo. Questo elemento egoistico compone il suo Ego a partire da un altro. È il suo elemento identico che consente tutte le possibili combinazioni e quindi la creazione di Ego individuali. Forse ha a che fare con il nostro funzionamento a livello di DNA: abbiamo tutti le stesse basi e, quando queste vengono combinate in modo diverso, si creano gli individui. È questo che stiamo cercando. La semplicità, cercare e mostrare l’essenza delle cose, che alla fine è la cosa più difficile. Il mio lavoro è tutto questo” L’
HOMME PENSANT
Didier Guillon
“L’Arte è l’idea che abbiamo della bellezza che parla ai sensi e alle emozioni. L’artista è colui che ha il senso della bellezza e può creare un’opera d’arte. L’Ego è la consapevolezza del sé artistico, fonte di ispirazione per la creazione di bellezza. Per la creazione de L’Homme Pensant ho voluto considerare queste accezioni. È una rappresentazione distorta della bellezza, il risultato impossibile della creazione, una sorta di non bellezza. Doveva essere un grido interiore, un malessere interiore, da cui il fisico distorto del personaggio in Ego. L’installazione intitolata L’Homme Pensant è composta da dieci sculture che rappresentano busti di uomini urlanti. L’idea è di rivoluzionare il concetto di bellezza classica: l’artista, abituato a creare la Bellezza come obiettivo primario, è ora chiamato a rappresentare l’assenza della bellezza stessa. A differenza delle tradizionali gipsoteche che espongono figure umane candide, armoniche nei lineamenti e nelle proporzioni, questi uomini urlano, intrappolati in corpi sconosciuti che non riconoscono come propri. Rivestiti di vernice dorata, i busti sono nobilitati con uno status inedito.”
RAIMENT OF THE SOUL
Vangelis Kyris
– Anatoli Georgiev Vangelis Kyris “Credo che EGO sia responsabile in egual misura di tutti gli aspetti positivi e negativi della specie umana. L’evoluzione dell’Ego ha distinto l’uomo dagli animali e gli ha fatto ottenere i beni di prima necessità; al contempo, però, l’Ego ha fatto sì che molti beni immateriali venissero considerati di prima necessità. È così che è nata la nostra civiltà: scienza, tecnologia, arte, filosofia. L’Ego è responsabile di ciò per cui l’umanità si vanta, mentre la sua incontenibile crescita ha portato alle guerre e allo sviluppo dei sette peccati capitali: invidia, gola, accidia, ira, avidità, lussuria e orgoglio. L’Ego è pertanto responsabile anche di ciò che oggi è vergognoso per l’umanità. Quando fu introdotta la fotografia, i greci utilizzavano la parola Apathanatizo (immortalare) al posto di fotografia. Apathanatizo significa conservare qualcosa in vita nella memoria delle generazioni presenti e future. La vanità del fotografo lo rende una figura divina e gli fa acquisire un Ego molto sviluppato. Il mio obiettivo come fotografo non è immortalare la forma umana quanto piuttosto fermare il tempo, esaltare i sentimenti e valorizzare la memoria. Anatoli aggiunge la terza dimensione all’opera d’arte attraverso i suoi ricami. Uno scorcio di vita fugace in un mondo che continua a evolvere in modo lineare conservando la sua storia e, soprattutto, l’invincibile Super-Io”. Anatoli Georgiev “Gli esseri umani nascono con un forte senso di individualità: l’Ego che, nel bene (o nel male), predomina la nostra esistenza. EGO è sempre presente in tutti i nostri sensi: gusto, olfatto, udito, vista e tatto. Credo che il mio lavoro di ricamo sia strettamente legato all’Ego attraverso i sensi, in particolare vista e tatto. Gli esseri umani nascono con un ego. Li accompagna per tutta la vita. L'ego nasce attraverso la degustazione, l'olfatto, la vista, l'udito e il tatto. Fa parte di ciò che siamo, nel bene e nel male. Sono un ricamatore. Ricamo sulle fotografie di Vangelis Kyris. Questo è un ricamo intrecciato con la fotografia. Un ricamo realizzato su costumi fotografati con motivi e simboli; costumi risalenti a più di due secoli fa. Faccio rivivere i ricami dei tempi passati attraverso il mio ego. Me stesso".
FONDATION VALMONT
Fondation Valmont ha una missione ben precisa: promuovere l’arte in tutte le sue forme, in linea con i valori e le opportunità offerte dalla casa madre Valmont: qualità, estetica, generosità e sostenibilità. Il presidente di Valmont, Didier Guillon, si è sempre rifiutato di rimanere intrappolato nel solo universo della cosmetica e ha cominciato dunque a inserirsi nel settore artistico. Nel 2015 i suoi sforzi raggiungono il successo, quando la ricchezza e la portata dei suoi progetti portano alla nascita di Fondation Valmont. Nel 2019, questa istituzione internazionale ha fatto di Venezia la sua sede permanente, in un palazzo rinascimentale costruito nel più puro stile del XVI secolo: Palazzo Bonvicini. Oltre agli eventi artistici internazionali che si svolgono a Venezia, Fondation Valmont propone un ricco programma di mostre itineranti presentate da Hydra a New York.
Immaginate Venezia, dove quattro artisti si sono ritrovati immersi nella massima espressione di bellezza fragile ed eterna. Inevitabile fonte di ispirazione, Venezia ha portato gli artisti a concepire le loro riflessioni sulla nozione di Ego: Ego come sé, prima persona singolare. Io come Ich, mediatore tra conscio e inconscio. Ego come soggetto pensante. Ego diventa EGO per l’artista come eroe, mano creativa, colui che decide sulla Bellezza. Qual è diventato il ruolo dell’artista nel mondo contemporaneo? Il suo potere è paragonabile ad un’indiscutibile onnipotenza? È chiamato a presentare l’unicità del sé attraverso infinite ripetizioni? Oppure il suo ruolo è, piuttosto, quello di turbare lo spettatore, rappresentando l’esatto contrario di ciò che chiamiamo Bellezza classica? Carles Valverde, Didier Guillon, Vangelis Kyris e Anatoli Georgiev si sono interrogati su questi quesiti, in cui Arte e Bellezza appaiono intrecciate nella nuova mostra tutta al maschile di Palazzo Bonvicini.
MODULAR ELEMENTS
Carles Valverde
“Per me, EGO è l’individualità della parola società. Abbiamo sempre l’impressione di analizzare noi stessi, ma se ci guardiamo attorno l’unicità è nulla se non fa parte di qualcosa. La molteplicità di un Ego rende la società ciò che è. L’Ego nell’arte è l’Ego nella creazione. Lo stato creativo puro è completamente egoistico. Bisogna convincersi di essere sinceri nei confronti del resto della società. L’uomo può cambiare la società (sì, penso davvero che l’uomo, individualmente, possa cambiarla), ma mai in un gruppo in cui non c’è riflessione. La riflessione filosofica individuale è più importante. Per questo motivo, l’idea che presentiamo alla Fondation Valmont è l’individualità di un elemento. Un elemento che è identico a tutti gli altri che presenteremo. Questo elemento egoistico compone il suo Ego a partire da un altro. È il suo elemento identico che consente tutte le possibili combinazioni e quindi la creazione di Ego individuali. Forse ha a che fare con il nostro funzionamento a livello di DNA: abbiamo tutti le stesse basi e, quando queste vengono combinate in modo diverso, si creano gli individui. È questo che stiamo cercando. La semplicità, cercare e mostrare l’essenza delle cose, che alla fine è la cosa più difficile. Il mio lavoro è tutto questo” L’
HOMME PENSANT
Didier Guillon
“L’Arte è l’idea che abbiamo della bellezza che parla ai sensi e alle emozioni. L’artista è colui che ha il senso della bellezza e può creare un’opera d’arte. L’Ego è la consapevolezza del sé artistico, fonte di ispirazione per la creazione di bellezza. Per la creazione de L’Homme Pensant ho voluto considerare queste accezioni. È una rappresentazione distorta della bellezza, il risultato impossibile della creazione, una sorta di non bellezza. Doveva essere un grido interiore, un malessere interiore, da cui il fisico distorto del personaggio in Ego. L’installazione intitolata L’Homme Pensant è composta da dieci sculture che rappresentano busti di uomini urlanti. L’idea è di rivoluzionare il concetto di bellezza classica: l’artista, abituato a creare la Bellezza come obiettivo primario, è ora chiamato a rappresentare l’assenza della bellezza stessa. A differenza delle tradizionali gipsoteche che espongono figure umane candide, armoniche nei lineamenti e nelle proporzioni, questi uomini urlano, intrappolati in corpi sconosciuti che non riconoscono come propri. Rivestiti di vernice dorata, i busti sono nobilitati con uno status inedito.”
RAIMENT OF THE SOUL
Vangelis Kyris
– Anatoli Georgiev Vangelis Kyris “Credo che EGO sia responsabile in egual misura di tutti gli aspetti positivi e negativi della specie umana. L’evoluzione dell’Ego ha distinto l’uomo dagli animali e gli ha fatto ottenere i beni di prima necessità; al contempo, però, l’Ego ha fatto sì che molti beni immateriali venissero considerati di prima necessità. È così che è nata la nostra civiltà: scienza, tecnologia, arte, filosofia. L’Ego è responsabile di ciò per cui l’umanità si vanta, mentre la sua incontenibile crescita ha portato alle guerre e allo sviluppo dei sette peccati capitali: invidia, gola, accidia, ira, avidità, lussuria e orgoglio. L’Ego è pertanto responsabile anche di ciò che oggi è vergognoso per l’umanità. Quando fu introdotta la fotografia, i greci utilizzavano la parola Apathanatizo (immortalare) al posto di fotografia. Apathanatizo significa conservare qualcosa in vita nella memoria delle generazioni presenti e future. La vanità del fotografo lo rende una figura divina e gli fa acquisire un Ego molto sviluppato. Il mio obiettivo come fotografo non è immortalare la forma umana quanto piuttosto fermare il tempo, esaltare i sentimenti e valorizzare la memoria. Anatoli aggiunge la terza dimensione all’opera d’arte attraverso i suoi ricami. Uno scorcio di vita fugace in un mondo che continua a evolvere in modo lineare conservando la sua storia e, soprattutto, l’invincibile Super-Io”. Anatoli Georgiev “Gli esseri umani nascono con un forte senso di individualità: l’Ego che, nel bene (o nel male), predomina la nostra esistenza. EGO è sempre presente in tutti i nostri sensi: gusto, olfatto, udito, vista e tatto. Credo che il mio lavoro di ricamo sia strettamente legato all’Ego attraverso i sensi, in particolare vista e tatto. Gli esseri umani nascono con un ego. Li accompagna per tutta la vita. L'ego nasce attraverso la degustazione, l'olfatto, la vista, l'udito e il tatto. Fa parte di ciò che siamo, nel bene e nel male. Sono un ricamatore. Ricamo sulle fotografie di Vangelis Kyris. Questo è un ricamo intrecciato con la fotografia. Un ricamo realizzato su costumi fotografati con motivi e simboli; costumi risalenti a più di due secoli fa. Faccio rivivere i ricami dei tempi passati attraverso il mio ego. Me stesso".
FONDATION VALMONT
Fondation Valmont ha una missione ben precisa: promuovere l’arte in tutte le sue forme, in linea con i valori e le opportunità offerte dalla casa madre Valmont: qualità, estetica, generosità e sostenibilità. Il presidente di Valmont, Didier Guillon, si è sempre rifiutato di rimanere intrappolato nel solo universo della cosmetica e ha cominciato dunque a inserirsi nel settore artistico. Nel 2015 i suoi sforzi raggiungono il successo, quando la ricchezza e la portata dei suoi progetti portano alla nascita di Fondation Valmont. Nel 2019, questa istituzione internazionale ha fatto di Venezia la sua sede permanente, in un palazzo rinascimentale costruito nel più puro stile del XVI secolo: Palazzo Bonvicini. Oltre agli eventi artistici internazionali che si svolgono a Venezia, Fondation Valmont propone un ricco programma di mostre itineranti presentate da Hydra a New York.
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