Elio Rosolino Cassarà e Jeffrey Isaac. La Necessità del Caso
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Elio Rosolino Cassarà e Jeffrey Isaac. La Necessità del Caso, Palazzo Cà Zanardi, Venezia
Dal 12 Settembre 2014 al 28 Settembre 2014
Venezia
Luogo: Palazzo Cà Zanardi
Indirizzo: Cannaregio 4132
Orari: da mercoledì a domenica 14-18
Curatori: Andrea Chinellato
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 2413305
E-Mail info: info@cazanardi.com
Sito ufficiale: http://www.cazanardi.com
Si inaugura venerdì 12 settembre 2014, alle ore 19, presso gli spazi espositivi di Ca’ Zanardi la mostra La Necessità del Caso degli artisti Elio Rosolino Cassarà e Jeffrey Isaac.
La mostra, curata da Andrea Chinellato, visitabile fino a domenica 28 settembre, è realizzata in collaborazione con Venice Art House, Segnoperenne e con il critico d’arte Gaetano Salerno.
ELIO ROSOLINO CASSARA’
Una serie di tele di grandi dimensioni con le quali Elio Rosolino Cassarà (Mazara del Vallo, 1974; vive e lavora a Berlino) prosegue una personale riflessione sul paesaggio e sulla visione già avviata durante gli anni di studio e ricerca trascorsi a Venezia. Un ritorno dunque, a distanza di anni, nella città che ha fortemente condizionato lo sguardo dell’artista sugli spazi esterni e suggestivi offerti dall’ambiente lagunare, su scorci e atmosfere cromatiche lontane dalle forme consuete della realtà fenomenica eppure ancora fortemente legate ai colori e agli stati d’animo di questa realtà artistica così pregnante. Nelle quaranta opere che compongono la serie, si stagliano perciò segni materici e pennellate gravi oltre le quali esistono, come tra le righe e oltre le righe di parole in successione di un romanzo esistenziale, molteplici sviluppi narrativi, molteplici testimonianze vitali, molteplici epiloghi. JEFFREY ISAAC
Per l’artista newyorkese è un gradito ritorno nella sede lagunare dopo essere stato presentato durante la Biennale di arti visive del 2009 con la mostra collaterale MANIFEST DESTINIES. Le sue opere esposte possono sembrare iper-realiste, ma non è di sola tecnica che si tratta, Jeffrey Isaac si definisce un artista concettuale, i suoi soggetti fanno parte di una realtà impossibile o improbabile, in contrasto con lo stile di pittura neutro, fotografico proprio dell’iperrealismo.
Una serie di tele di grandi dimensioni con le quali Elio Rosolino Cassarà (Mazara del Vallo, 1974; vive e lavora a Berlino) prosegue una personale riflessione sul paesaggio e sulla visione già avviata durante gli anni di studio e ricerca trascorsi a Venezia. Un ritorno dunque, a distanza di anni, nella città che ha fortemente condizionato lo sguardo dell’artista sugli spazi esterni e suggestivi offerti dall’ambiente lagunare, su scorci e atmosfere cromatiche lontane dalle forme consuete della realtà fenomenica eppure ancora fortemente legate ai colori e agli stati d’animo di questa realtà artistica così pregnante. Nelle quaranta opere che compongono la serie, si stagliano perciò segni materici e pennellate gravi oltre le quali esistono, come tra le righe e oltre le righe di parole in successione di un romanzo esistenziale, molteplici sviluppi narrativi, molteplici testimonianze vitali, molteplici epiloghi. JEFFREY ISAAC
Per l’artista newyorkese è un gradito ritorno nella sede lagunare dopo essere stato presentato durante la Biennale di arti visive del 2009 con la mostra collaterale MANIFEST DESTINIES. Le sue opere esposte possono sembrare iper-realiste, ma non è di sola tecnica che si tratta, Jeffrey Isaac si definisce un artista concettuale, i suoi soggetti fanno parte di una realtà impossibile o improbabile, in contrasto con lo stile di pittura neutro, fotografico proprio dell’iperrealismo.
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