Fant Wenger. Frequency
Dal 20 Luglio 2023 al 03 Agosto 2023
Venezia
Luogo: Palazzo Pisani-Revedin
Indirizzo: S. Marco 4013A
Curatori: Luca Curci
Telefono per informazioni: +39.3387574098
E-Mail info: info@itsliquid.com
Sito ufficiale: http://www.itsliquid.com
ITSLIQUID Group è lieta di annunciare l'apertura di FREQUENCY, mostra personale dell’artista svizzero Fant Wenger, a cura di Luca Curci, che sarà inaugurata il 20 luglio 2023 alle ore 18:00 presso Palazzo Pisani-Revedin a Venezia.
Nei dipinti di Fant Wenger (fant.ch), natura e tecnologia tendono a scontrarsi aspramente. Non solo la scelta dello spettro di colori è potente, ma anche quella degli elementi che inserisce, come vagoni ferroviari, tralicci telefonici, antenne paraboliche e satelliti, immersi in un fitto sottobosco circondato da alberi nodosi. Potenti e spesso spogli, questi elementi attraversano lo spazio pittorico. I dipinti mostrano un forte dinamismo, che viene intensificato dalle dimensioni delle tele.
La luce svolge un ruolo importante nella pittura di Fant Wenger. Egli immerge selettivamente singoli elementi nella luce scintillante, che in varie opere si diffonde su tutta la superficie del quadro, illuminandola in modo soprannaturale.
Quale elemento balza all’occhio e quale messaggio nascosto si cela in questo mondo pieno di enigmi? Nelle sue opere, non è possibile leggere alcuna connessione casuale o lineare. L'artista fornisce suggerimenti attraverso il titolo senza fornire una vera interpretazione. Egli non lascia nulla al caso nelle sue composizioni, ma si dedica intensamente al loro significato e alla loro realizzazione fino a riprodurre tutti i suoi pensieri in un armonioso intreccio sulla tela.
“It’s all about Frequency”. Dal 2016 Fant Wenger lavora ad un vasto gruppo di opere che comprende dipinti, installazioni, performance e video. Il motivo è riprodotto in un realismo fotografico, e l'uso di prospettive ambigue e strane giustapposizioni, così come la colorazione energetica, suggeriscono una realtà immaginata o addirittura sognata. Qui, natura e tecnologia talvolta si scontrano in modo brusco; il tutto è accompagnato da una colonna sonora, inquietante, minacciosa. Quali informazioni e forse persino certezze l'artista stia cercando, rimane poco chiaro; sembra certo, però, che la ricerca continuerà.
Forse non è tanto l’elemento magico che affascina in queste immagini, quanto piuttosto la sua risonanza nel nostro stesso corpo, la risposta che l'artista smuove dentro di noi con la sua scelta di colori. Tonalità rosse, calde e terrose, un giallo radioso contrastato da un turchese morbido, un verde stridente o un melanzana notturno. Il rosso domina quasi tutti i dipinti, e dove non lo fa, subentra un giallo caldo.
L'artista non utilizza il colore per riempire le forme, che piuttosto vengono modellate dalla luce: per quanto naturalistica possa apparire la rappresentazione, l'espressione del colore prevale sulla forma fisica.
Wenger crea una sorta di "terza realtà" nelle sue opere, in cui rappresenta un mondo materiale e suggerisce significati nascosti. E così il tema della frequenza, nel senso di ripetizione, è legato ad esperienze archetipiche: memoria, perdita, fiducia nel futuro, distruzione e speranza. Molto rimane in sospeso, in una dimensione ispiratrice che apre nuovi orizzonti ma non fornisce alcuna risposta definitiva.
Nei dipinti di Fant Wenger (fant.ch), natura e tecnologia tendono a scontrarsi aspramente. Non solo la scelta dello spettro di colori è potente, ma anche quella degli elementi che inserisce, come vagoni ferroviari, tralicci telefonici, antenne paraboliche e satelliti, immersi in un fitto sottobosco circondato da alberi nodosi. Potenti e spesso spogli, questi elementi attraversano lo spazio pittorico. I dipinti mostrano un forte dinamismo, che viene intensificato dalle dimensioni delle tele.
La luce svolge un ruolo importante nella pittura di Fant Wenger. Egli immerge selettivamente singoli elementi nella luce scintillante, che in varie opere si diffonde su tutta la superficie del quadro, illuminandola in modo soprannaturale.
Quale elemento balza all’occhio e quale messaggio nascosto si cela in questo mondo pieno di enigmi? Nelle sue opere, non è possibile leggere alcuna connessione casuale o lineare. L'artista fornisce suggerimenti attraverso il titolo senza fornire una vera interpretazione. Egli non lascia nulla al caso nelle sue composizioni, ma si dedica intensamente al loro significato e alla loro realizzazione fino a riprodurre tutti i suoi pensieri in un armonioso intreccio sulla tela.
“It’s all about Frequency”. Dal 2016 Fant Wenger lavora ad un vasto gruppo di opere che comprende dipinti, installazioni, performance e video. Il motivo è riprodotto in un realismo fotografico, e l'uso di prospettive ambigue e strane giustapposizioni, così come la colorazione energetica, suggeriscono una realtà immaginata o addirittura sognata. Qui, natura e tecnologia talvolta si scontrano in modo brusco; il tutto è accompagnato da una colonna sonora, inquietante, minacciosa. Quali informazioni e forse persino certezze l'artista stia cercando, rimane poco chiaro; sembra certo, però, che la ricerca continuerà.
Forse non è tanto l’elemento magico che affascina in queste immagini, quanto piuttosto la sua risonanza nel nostro stesso corpo, la risposta che l'artista smuove dentro di noi con la sua scelta di colori. Tonalità rosse, calde e terrose, un giallo radioso contrastato da un turchese morbido, un verde stridente o un melanzana notturno. Il rosso domina quasi tutti i dipinti, e dove non lo fa, subentra un giallo caldo.
L'artista non utilizza il colore per riempire le forme, che piuttosto vengono modellate dalla luce: per quanto naturalistica possa apparire la rappresentazione, l'espressione del colore prevale sulla forma fisica.
Wenger crea una sorta di "terza realtà" nelle sue opere, in cui rappresenta un mondo materiale e suggerisce significati nascosti. E così il tema della frequenza, nel senso di ripetizione, è legato ad esperienze archetipiche: memoria, perdita, fiducia nel futuro, distruzione e speranza. Molto rimane in sospeso, in una dimensione ispiratrice che apre nuovi orizzonti ma non fornisce alcuna risposta definitiva.
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