I confini dell'alterità / The contours of otherness

I confini dell'alterità / The contours of otherness

 

Dal 21 Aprile 2024 al 27 Ottobre 2024

Venezia

Luogo: IKONA Venezia | Spazio Lab | Spazio Azzime

Indirizzo: Campo del Ghetto Nuovo - Cannaregio 2909

Orari: Lun - Ven 10 - 18 | Sab chiuso

Curatori: Marcella Ansaldi, Jemma Elliott-Israelson e Avi Ifergan

Enti promotori:

  • Comunità ebraica di Venezia con Opera Laboratori e Shifting Vision

Telefono per informazioni: +39 041 5289387

E-Mail info: ikonavenezia@ikonavenezia.com

Sito ufficiale: http://ikonavenezia.com


Il Museo ebraico di Venezia, in occasione della 60ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2024, Stranieri ovunque/Foreigners Everywhere, propone una mostra sull’esperienza migratoria intitolata I confini dell’alterità / The Contours of Otherness.

La curatela è della Direttrice del Museo ebraico di Venezia, Marcella Ansaldi. La mostra, promossa e organizzata dalla Comunità ebraica di Venezia con Opera Laboratori e Shifting Vision, terminerà il 27 ottobre 2024.


Il tema conduttore dell’esposizione ha un puntuale storico collegamento con l’intera area di Cannaregio, dove nacque nel 1516 il Ghetto
, quale luogo di confinamento di ebrei, che mai ottennero il diritto di cittadinanza da parte della Repubblica veneziana. L’esperienza culturale lasciata dai numerosi viandanti, stranieri e migranti, ci ha lasciato oggi un esempio di umana convivenza e reciproco arricchimento da cui poter trarre ispirazione.
Stanzialità obbligata, spostamento, fuga, ma anche scelta identitaria, rinnovamento, coscienza e mutamento, sono i temi su cui gli artisti sono chiamati al confronto.

L’esposizione avrà luogo in tre spazi del ghetto:
IKONA Venezia, Spazio Lab e Spazio Azzime.

A IKONA Venenzia espongono: Danny Avidan, Amit Berman, Jonathan Prince, Elisheva Reva, Flora Temnouche. In Spazio Lab: Lucas e Tyra Morten, Laure Prouvost, Lihi Turjeman, Deborah Werblud. 
Allo Spazio Azzime Yael Toren.
 
Curatore degli artisti di IKONA e Spazio Lab la giovane Jemma Elliott-Israelson, mentre per Spazio Azzime Avi Ifergan, con coordinamento e assistenza di Nadia Gheras.
 
L’esposizione sarà corredata dal catalogo in doppia lingua edito da Sillabe.

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