IlQuartoStato – talk

PENZO+FIORE, IlQuartoStato – talk

 

Dal 18 Settembre 2019 al 18 Settembre 2019

Venezia Mestre | Venezia

Luogo: galleria massimodeluca

Indirizzo: Chiostro M9, via Poerio 24

Orari: 18 - 20

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 338 7370628

E-Mail info: info@massimodeluca.it

Sito ufficiale: http://www.massimodeluca.it



PENZO+FIORE
galleria massimodeluca

IlQuartoStato – talk
confronto tra Fausto Bertinotti e Pietro Gaglianò

Chiostro M9, Via Poerio 24, Venezia Mestre
18 settembre 2019 ore 18 - 20

Il quarto Stato è l’opera icona del Novecento, la monumentale tela di Pellizza da Volpedo che ritrae la nascente classe operaia mentre entra a tutti gli effetti nella Storia. Più di un secolo dopo l’omonimo lavoro di Penzo+Fiore rivela la grande assenza del soggetto, la sua evanescenza e friabilità. Ne parlano Fausto Bertinotti e Pietro Gaglianò, in un dialogo che ha come obiettivo quello di sviscerare i temi sollevati dal ponte istituito tra l’opera del duo e il quadro di Pellizza.

Quando Giuseppe Pellizza da Volpedo termina Il quarto stato la Storia è entrata da poco nel XX secolo, grave di rivoluzioni scoppiate e sedate, di tumulti, di restaurazioni, di Internazionali, di resistenze e repressioni. L’opera si situa sulla linea dello scontro tra una sempre più consapevole lotta per i diritti civili che attraversa l’Europa e un conservatorismo di ritorno spesso violento; e così può essere letta come epifania di un crepuscolo incendiato dalle palle di cannone di Bava Beccaris sui milanesi, nel 1898, e dalle pistolettate di Gaetano Bresci nel luglio di due anni dopo. La cronologia e la storia de Il quarto stato appartengono quindi all’Ottocento, così come la sua genesi sedimentata lungo dieci anni di disegni, prove, bozzetti e dipinti (Ambasciatori della fame, Paesaggio: Piazza Malaspina a Volpedo, Fiumana, Il cammino dei lavoratori). Ma il mondo di cui parla il capolavoro di Pellizza, il mondo al quale si rivolge, vive nel nuovo secolo del quale è diventato, tra alterne fortune, la metafora.

Più di un secolo più tardi Penzo+Fiore lavorano sulla frattura tra il popolo in marcia di Pellizza e la condizione attuale del regime del lavoro. Fragile e frammentaria, questa è l’immagine che i due artisti sviluppano nella ricerca ispirata a Il quarto stato: un ritratto impossibile da ricomporre. In una temperie culturale dominata dalla pervasività delle immagini, dalla loro replicabilità, dalla loro ossessiva presenza in tutti i domini della comunicazione, il lavoro di Penzo+Fiore rileva la grande assenza del soggetto. Andando in pezzi la cornice (metaforica e strutturale) che ha irreggimentato decenni di marce e battaglie, si è dissipato anche il principio attorno al quale la coscienza sociale si è agglutinata.

Il nome oggi c’è, il popolo dov’è? [di Pietro Gaglianò]

Se un’opera d’arte, con il suo portato simbolico, può sollevare delle riflessioni e portarle in superficie, lo strumento del dialogo è senz’altro il più adatto ad approfondirle e sviscerarle. Per questo, seguendo un’attitudine presente in tutta la produzione artistica di Penzo+Fiore, gli artisti propongono come nona e ultima opera della mostra - in corso alla galleria massimodeluca di Mestre - un talk a cui prenderanno parte il critico d’arte Pietro Gaglianò e l’ex politico e sindacalista italiano Fausto Bertinotti che tra il 2007 e il 2008 fece spostare a Montecitorio la monumentale tela di Pellizza e che può considerarsi un testimone chiave dell’evoluzione e trasformazione della classe lavoratrice nel passaggio tra Novencento e nuovo millennio. Scrive Bertinotti: C’era una “volta” il Quarto Stato. Ha reso il mondo migliore. Ha resistito a lungo e, anche quando i tempi sono diventati bui, ha continuato a far vivere la speranza. Ma ora quella “volta” non c’è più ed è cominciata un’altra storia. Chi ci salverà?

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