L’ultima notte di Antonio Canova di Gabriele Dadati - Presentazione
Dal 15 Marzo 2018 al 15 Marzo 2018
Venezia
Luogo: Gallerie dell’Accademia
Indirizzo: Campo della Carità
Enti promotori:
- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
- Gallerie del- l’Accademia di Venezia
- Regione del Veneto. Catalogo Marsilio - Electa
Costo del biglietto: Ingresso libero sino ad esaurimento posti, segue visita guidata con il curatore in mostra
In occasione dei festeggiamenti per i 200 anni dall'apertura delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, è stato presentato al pubblico un ricco palinsesto di incontri collaterali.
Giovedì 15 marzo alle ore 17.30 nelle sale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Gabriele Dadati, scrittore e autore del libro “L’ultima notte di Antonio Canova” appena pubblicato da Baldini+Castoldi, e Roberto De Feo racconteranno, tra ricostruzioni storiche e invenzioni romanzesche, l’ultima notte di vita a Venezia del grande artista, protagonista della mostra “Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia”.
Il romanzo di Dadati parte dagli ultimi attimi di vita di Canova, steso sul letto di morte, a Palazzo Francesconi a Venezia, nell'ottobre del 1822. Lo scultore si confida lungamente con il fratellastro Sartori, tornando così a quel 1810 in cui era a corte presso Napoleone per ritrarre Maria Luisa - o Luigia, come si sarebbe fatta chiamare in seguito. Lì è avvenuto qualcosa che, mentre termina il suo tempo, Canova vorrebbe confessare per liberarsene e andarsene in pace.
Un racconto che si concluderà con una visita gratuita in mostra con il curatore Roberto De Feo.
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) è l’autore del volume “L’ultimo notte di Antonio Canova” pubbli- cato da Baldini+Castoldi. Ricordiamo l’esordio con i racconti di Sorvegliato dai fantasmi (peQuod, 2006; Barbera, 2008), candidato come Libro dell’anno per “Fahrenheit” di Radio 3 Rai, e il romanzo Piccolo testamento (Laurana Editore, 2012, presentato al Premio Strega 2012 da Gherardo Colombo e da Romano Montroni). Nel 2009 ha rappresentato l’Italia nel progetto “Scritture Giovani” di Festivaletteratura di Mantova.
LA MOSTRA IN BREVE
Nell’anno delle celebrazioni del bicentenario dell’apertura di un museo – le Gallerie dell’Accademia di Venezia - di respiro internazionale, che divenne il primo risarcimento rispetto alle perdite di tanti capolavori in grande parte sottratti alle chiese e alle Scuole soppresse, l’esposizione “Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia” costituisce l’occasione per onorare un momento speciale della storia artistica della Serenissima, rievocando quella stagione di rilancio culturale che si afferma nel 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco, opera simbolo della città.
Il regista indiscusso di questa congiuntura fu il conte Leopoldo Cicognara, intellettuale e presidente dell’Accademia di Belle Arti, che insieme all’amico Antonio Canova, nume tutelare di questo pro- getto, e a Francesco Hayez, lavorò per dare vita ad un museo di rilievo internazionale, capace di va- lorizzare lo straordinario patrimonio artistico della Serenissima, promuovendo allo stesso tempo l’arte contemporanea.
La mostra presenta oltre 100 opere di rilievo, articolate in dieci sezioni tematiche, tra cui spicca dopo la serie di manufatti inviati nel 1818 alla corte di Vienna per il quarto matrimonio dell’imperatore Francesco I e noti come l’“Omaggio delle Provincie Venete” per la prima volta, dopo duecento anni, riuniti nella stessa sede museale da cui partirono. Accanto alla Musa Polimnia di Canova, sono esposti, dipinti, gruppi scultorei, due are e altrettanti grandi vasi di marmo, un tavolo realizzato in bronzo e legno con il piano ricoperto da pregiati vetri di Murano e preziose rilegature, opera dei migliori artisti e artigiani veneti del tempo, rappresentanti della più alta e unitaria produzione artistica del Neoclassicismo veneto.
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