Marica Moro. Genesis second day
Dal 07 Giugno 2014 al 23 Novembre 2014
Venezia
Luogo: Spazio Thetis
Indirizzo: Castello 2737/f
Orari: lun-ven 10-18,30; sab e dom su prenotazione
Curatori: Fortunato D’Amico
Telefono per informazioni: +39 02 89404694 / 041 2406111
E-Mail info: info@thetis.it
Sito ufficiale: http://www.maricamoro.com
Lo Spazio Thetis in occasione della Biennale di Architettura di Venezia ospita la personale “Marica Moro. Genesis second day” dal 7 giugno al 23 novembre, a cura di Fortunato D’Amico sul tema della rigenerazione tra natura uomo e architettura.
La giovane artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2 il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della terra madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. A tale proposito Marica Moro, nel processo di creazione dell’opera, utilizza elementi naturali come l’argilla, l’acqua e la resina nei quali il colore assume un ruolo caratterizzante: il blu per la base del vaso fa riferimento all’acqua - elemento da cui trae origine la vita, - si unisce al rosso e al marrone - colori legati alla terra - e al giallo e al verde, toni che l’artista associa alla vita. L’uomo è reso con pigmenti giallo ocra, che richiamano la luce, il sole e il movimento a indicare l’attività umana, il suo legame con la natura e il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della società e dell’architettura.
Il grande vaso-scultura Genesis 2 di Marica Moro (cm h.300 x cm 150 di diametro), collocato nell’ampio giardino, istituisce un dialogo con l’opera adiacente di Michelangelo Pistoletto Terzo Paradiso - Coltivare la città, infatti entrambi i lavori condividono il tema della rigenerazione dell’uomo per concepire la creazione di una città innovativa.
Il lavoro di Pistoletto è caratterizzato da una struttura a tre cerchi, a evocare il segno matematico dell’infinito e sviluppa al suo esterno un grande orto, che coinvolge per la sua coltivazione bambini, anziani e associazioni. La scultura di Marica Moro pone l’accento sulla necessità di promuovere un’interazione innovativa tra la natura e l’attività umana per uno sviluppo tecnologico e sociale fondato su valori etici.
Allo Spazio Thetis l’accostamento dei due lavori di Marica Moro e di Michelangelo Pistoletto prosegue il discorso artistico nato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2014 con la realizzazione, sul tetto di Superstudio, di un grande orto urbano pensile che interagisce con il grande vaso da giardino contenente un individuo, metafora dell’avvento di un’umanità legata alla natura e basata sulla cooperazione e la partecipazione.
Marica Moro allo Spazio Thetis pone ancora una volta l’accento sul concetto di genesi come necessità di un ritorno alle origini per ritrovare il forte legame e l'equilibrio fra l’uomo e la terra per un’evoluzione positiva proiettata nel futuro. Tematiche che sono da sempre presenti nella riflessione artistica dell’artista e sono espresse nelle sue opere attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi che spaziano dalla pittura al disegno, alla scultura, al video e all'installazione.
Marica Moro dopo la laurea in Arti visive e Discipline per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, ha esposto in molte mostre e manifestazioni in Italia e all’estero.
Dal 1998 ha condotto diversi laboratori artistici presso alcune scuole di Milano e dal 2006 ha organizzato workshop a tema presso il Museo d’arte Contemporanea Paolo Pini di Milano.
Nel 2010 ha collaborato a Water and Biodiversity, con la Galleria 10.2! e Visionlab di Triennale Bovisa, ha partecipato a Culture Nature, evento collaterale della Biennale Internazionale di Architettura di Venezia e ha realizzato, con il contributo dell’azienda Gobbetto e la collaborazione del Museo d’arte Paolo Pini, un’opera scultorea permanente, l’Albero rovesciato, per l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano.
Nel 2011 ha partecipato al Festival dei Giardini-Green Street di Monza, a cura di Alessandra Coppa, a 012 Proetica-profetica, alla Stazione di Porta Nuova a Torino e alla mostra Designer in 3D alla Triennale Bovisa, dove è stata esposta una sua opera monumentale, Genesis, poi ospitata nel marzo 2012 al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.
Nel 2012 ha realizzato la mostra personale City Genesis, presso lo Spazio City Art di Milano, a cura di Eleonora Fiorani e inserita nel Progetto Materpolis, incentrato sul rapporto arte-città.
Nel 2013 ha realizzato due importanti mostre personali: Water in genesis all’Acquario di Milano e Semiequi alla Galleria d’Arte Moderna del Comune di Genova, a cura di Fortunato D’Amico e Mariaflora Giubilei. Nel 2014 il suo progetto Kitchengarden è stato selezionato dalla rivista Paysage International per essere presentato al convegno internazionale New gardens for the city life, inoltre ha partecipato alla mostra Sharing Design alla Fabbrica del Vapore di Milano, a FiguraAcqua, la forma dell’acqua a cura di Mariarosa Pividori e Alessia Locatelli, allo Spazio Ex Fornace del Comune di Milano e al progetto Superortopiù, in collaborazione con la Fondazione Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, a cura di Fortunato D’Amico.
La giovane artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2 il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della terra madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. A tale proposito Marica Moro, nel processo di creazione dell’opera, utilizza elementi naturali come l’argilla, l’acqua e la resina nei quali il colore assume un ruolo caratterizzante: il blu per la base del vaso fa riferimento all’acqua - elemento da cui trae origine la vita, - si unisce al rosso e al marrone - colori legati alla terra - e al giallo e al verde, toni che l’artista associa alla vita. L’uomo è reso con pigmenti giallo ocra, che richiamano la luce, il sole e il movimento a indicare l’attività umana, il suo legame con la natura e il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della società e dell’architettura.
Il grande vaso-scultura Genesis 2 di Marica Moro (cm h.300 x cm 150 di diametro), collocato nell’ampio giardino, istituisce un dialogo con l’opera adiacente di Michelangelo Pistoletto Terzo Paradiso - Coltivare la città, infatti entrambi i lavori condividono il tema della rigenerazione dell’uomo per concepire la creazione di una città innovativa.
Il lavoro di Pistoletto è caratterizzato da una struttura a tre cerchi, a evocare il segno matematico dell’infinito e sviluppa al suo esterno un grande orto, che coinvolge per la sua coltivazione bambini, anziani e associazioni. La scultura di Marica Moro pone l’accento sulla necessità di promuovere un’interazione innovativa tra la natura e l’attività umana per uno sviluppo tecnologico e sociale fondato su valori etici.
Allo Spazio Thetis l’accostamento dei due lavori di Marica Moro e di Michelangelo Pistoletto prosegue il discorso artistico nato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2014 con la realizzazione, sul tetto di Superstudio, di un grande orto urbano pensile che interagisce con il grande vaso da giardino contenente un individuo, metafora dell’avvento di un’umanità legata alla natura e basata sulla cooperazione e la partecipazione.
Marica Moro allo Spazio Thetis pone ancora una volta l’accento sul concetto di genesi come necessità di un ritorno alle origini per ritrovare il forte legame e l'equilibrio fra l’uomo e la terra per un’evoluzione positiva proiettata nel futuro. Tematiche che sono da sempre presenti nella riflessione artistica dell’artista e sono espresse nelle sue opere attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi che spaziano dalla pittura al disegno, alla scultura, al video e all'installazione.
Marica Moro dopo la laurea in Arti visive e Discipline per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, ha esposto in molte mostre e manifestazioni in Italia e all’estero.
Dal 1998 ha condotto diversi laboratori artistici presso alcune scuole di Milano e dal 2006 ha organizzato workshop a tema presso il Museo d’arte Contemporanea Paolo Pini di Milano.
Nel 2010 ha collaborato a Water and Biodiversity, con la Galleria 10.2! e Visionlab di Triennale Bovisa, ha partecipato a Culture Nature, evento collaterale della Biennale Internazionale di Architettura di Venezia e ha realizzato, con il contributo dell’azienda Gobbetto e la collaborazione del Museo d’arte Paolo Pini, un’opera scultorea permanente, l’Albero rovesciato, per l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano.
Nel 2011 ha partecipato al Festival dei Giardini-Green Street di Monza, a cura di Alessandra Coppa, a 012 Proetica-profetica, alla Stazione di Porta Nuova a Torino e alla mostra Designer in 3D alla Triennale Bovisa, dove è stata esposta una sua opera monumentale, Genesis, poi ospitata nel marzo 2012 al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.
Nel 2012 ha realizzato la mostra personale City Genesis, presso lo Spazio City Art di Milano, a cura di Eleonora Fiorani e inserita nel Progetto Materpolis, incentrato sul rapporto arte-città.
Nel 2013 ha realizzato due importanti mostre personali: Water in genesis all’Acquario di Milano e Semiequi alla Galleria d’Arte Moderna del Comune di Genova, a cura di Fortunato D’Amico e Mariaflora Giubilei. Nel 2014 il suo progetto Kitchengarden è stato selezionato dalla rivista Paysage International per essere presentato al convegno internazionale New gardens for the city life, inoltre ha partecipato alla mostra Sharing Design alla Fabbrica del Vapore di Milano, a FiguraAcqua, la forma dell’acqua a cura di Mariarosa Pividori e Alessia Locatelli, allo Spazio Ex Fornace del Comune di Milano e al progetto Superortopiù, in collaborazione con la Fondazione Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, a cura di Fortunato D’Amico.
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