Michelangelo Pistoletto. One and One makes Three
Dal 10 Maggio 2017 al 26 Novembre 2017
Venezia
Luogo: Basilica di San Giorgio Maggiore
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Orari: 110 / 11 / 12 Mag 10 - 20 | Dal 13 Mag: Mar - Sab 10 - 18 / Dom 14 - 18
Curatori: Lorenzo Fiaschi
Enti promotori:
- Associazione Arte Continua
- In collaborazione con Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra Onlus
- Con il supporto di GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 0577 943134
E-Mail info: info@galleriacontinua.com
Sito ufficiale: http://www.galleriacontinua.com
Associazione Arte Continua nel contesto degli Eventi Collaterali della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia è lieta di presentare la mostra di uno degli artisti italiani più rappresentativi a livello internazionale, Michelangelo Pistoletto. Il progetto è realizzato grazie al supporto di Galleria Continua in collaborazione con Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus.
Figura chiave nello sviluppo dell’arte concettuale e fondatore del movimento dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto ha attraversato l’arte della seconda metà del Novecento, scrivendone una pagina storica e riportando l’Italia creativa al centro della scena. La mostra che concepisce per la Basilica di San Giorgio Maggiore e per gli spazi adiacenti, la sacrestia, il coro maggiore, la Sala del Capitolo e l’Officina dell’Arte Spirituale, s’impone come riflessione che investe direttamente il destino dell’uomo e l’urgente necessità di un cambiamento sociale radicale.
In Love Difference, il Manifesto che l’artista redige nel 2002, si legge: “Love Difference regge un concetto che supera il senso razionale della ‘tolleranza’ per il diverso e penetra direttamente nella sfera del sentimento (...) Le differenze tra persone e gruppi sociali sono la prima cosa da accettare e accogliere in modo aperto, sensibile e caloroso per dare finalmente senso alla parola ‘umanità’”.
Al centro della Basilica di San Giorgio Maggiore Pistoletto presenta Suspended Perimeter - Love Difference, un’installazione costituita da una serie di specchi “sospesi” che formano uno spazio circolare. L’opera si colloca come una sorta di controaltare, dove gli specchi fanno da tramite tra il visibile e il non visibile estendendo la vista oltre le sue normali facoltà, espandendo le caratteristiche dell’occhio e la capacità della mente, fino ad offrirci la visione della totalità. Realizzata in uno spazio consacrato, dedito al raccoglimento e alla preghiera, assume una forza rinnovata aprendo a riflessioni sulle questioni più delicate che l’uomo contemporaneo sta affrontando quali il conflitto tra le religioni, l’accettazione delle differenze, la multiculturalità ma anche sul ruolo che l’arte può ancora sostenere per creare un territorio comune su cui confrontarsi.
Secondo Michelangelo Pistoletto il processo evolutivo della società umana è giunto ad un livello che chiede l’assunzione della massima responsabilità e impegno. Nell’opera Il Tempo del Giudizio esposta nella Sala del Capitolo, le quattro religioni più diffuse nel mondo - Cristianesimo, Buddismo, Islamismo, Ebraismo - sono indotte a riflettere ciascuna su se stessa, come momento di radicale auto-confessione. Ciascuna religione è rappresentata da un elemento simbolico posto davanti a uno specchio: una statua di Buddha, un tappeto per la preghiera rivolto verso la Mecca, un inginocchiatoio. Fa eccezione l’Ebraismo che si presenta come specchi a forma di tavole della legge. “L’arte assume la religione vuol dire che l’arte fa dichiaratamente propria quella parte rappresentata dalle strutture che amministrano il pensiero (come la religione). Questo non per sostituirsi ad esse ma per sostituire ad esse un diverso sistema di interpretazione destinato ad estendere nella gente la capacità di esercitare autonomamente le funzioni del pensiero”, dichiara l’artista.
L’esposizione offre un’ampia panoramica dell’intera carriera artistica del Maestro, dai suoi esordi fino ai giorni nostri. La selezione di opere esposte include tanto i lavori storici più rappresentativi dell’inizio dell’attività artistica di Pistoletto (1960), quanto le opere più recenti (2017). Ciascuna di queste opere contiene in sé la propria storia e la propria memoria, in un continuum spazio-temporale che non consente scissioni o fratture improvvise. La mostra parte dalla serie di autoritratti su tela del periodo giovanile, in cui l’artista si interroga sulla ricerca di una propria dimensione e di un proprio spazio “(...) Vedendo Bacon ho percepito che il mio problema, il mio dramma erano già lì, dichiarati, di un uomo alla ricerca della propria dimensione e del proprio spazio, una gabbia di vetro impenetrabile, in cui l’uomo viveva in uno stato talmente drammatico da essere soffocato, da non aver voce e spazio. Era un uomo bloccato, braccato, malato, distrutto, angosciato, splendidamente dipinto ma, in questo stato, terribilmente isolato (...). Ho continuato la mia ricerca, condensando proprio il mio lavoro sull’uomo, ma cercando di fare il contrario di Bacon: togliere tutta l’espressione e tutto il movimento dalle figure, così da raffreddare la drammaticità”.
Il percorso continua poi fino ad arrivare allo specchio, che rappresenta per l’artista la ricerca della propria identità. “Chi sono? Cosa sono?”, Come posso attraverso l’Arte identificare la mia esistenza? Poiché provengo da una cultura artistica totalmente raffigurativa, ho assunto la mia persona come immagine da identificare. Per far questo ho utilizzato il metodo dell’autoritratto, che richiede l’uso dello specchio. L’immagine di me stesso, ritratta a dimensione naturale, è rimasta fissa nel quadro, mentre il fondo che la circonda è diventato specchio. Nello specchio divenuto opera d’arte è entrato il mondo, quindi il mio autoritratto è diventato l’autoritratto del mondo.” Michelangelo Pistoletto attraverso di sé scopre l’altro da sé. L’identità della propria immagine fissata corrisponde all’identità di qualsiasi altra persona, lo spazio virtuale della superficie specchiante apre una porta che mette in comunicazione arte e vita.
In mostra anche una serie di recenti quadri specchianti che ritraggono Cuba e il suo popolo: “(...) partire da Cuba per sviluppare una nuova idea di politica. Questo è il mio pensiero. Da Cuba, in un momento di pressione e crisi sociale globale si può avviare un inedito modo di fare politica. Cuba non deve cedere all’unico modello che guida il mondo, visti i risultati attuali. Possiamo trasformare il mondo partendo da Cuba: è un terreno fertile per la sperimentazione, l’innovazione è il cambiamento. Noi siamo qui per questo (...). A Cuba si è consolidata una piattaforma culturale, artistica e scientifica sulla quale si può generare e far crescere una politica che porti al rinnovamento dell’intera società.” (Michelangelo Pistoletto, maggio 2015, La Habana, Cuba).
Questa mostra mette in luce la genesi dell’opera di Pistoletto e dell’immagine come identificazione fenomenologica dello spaziotempo, accompagnandoci fino alle opere più recenti dove, oltre che con l’immagine, Michelangelo Pistoletto continua a lavorare con l’immaginazione. Attraverso di essa, l’artista propone di configurare lo scenario che si apre verso il futuro, lasciando ancora una volta aperto quel flusso “tridinamico” del tempo che include inevitabilmente passato, presente e futuro.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. Tra il 1965 e il 1966 produce gli Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Negli anni Novanta fonda a Biella Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, ponendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 1996 partecipa alla prima edizione di Arte all’Arte, un progetto ideato e organizzato da Arte Continua (San Gimignano). Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche: l’artista annuncia la fase più recente del suo lavoro Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2011 è Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Année 1 - le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2014 il simbolo del Terzo Paradiso è installato nell’atrio della sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles durante il semestre di presidenza italiana. Nel 2015 la Universidad de las Artes de L’Avana gli conferisce la laurea honoris causa. Nello stesso anno realizza un’opera di grandi dimensioni, intitolata Rebirth, collocata nel Parco del Palazzo delle Nazioni di Ginevra sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel novembre 2016 espone al Museo Nacional de Bellas Artes dell’Avana con una grande retrospettiva dedicata al suo lavoro presente e passato. Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea. Sito ufficiale dell’artista: www.pistoletto.it
Basilica di San Giorgio Maggiore
La comunità monastica di San Giorgio è stata fondata nel 982, quando l’isola venne donata al benedettino Giovanni Morosini dal Doge Tribuno Memmo per costruirvi un monastero dedicato a San Giorgio. Nel 1565 i monaci benedettini chiedono al famoso architetto Andrea Palladio di realizzare il modello di una nuova chiesa. Gli interni della chiesa sono adornati da importanti opere d’arte realizzate dai più noti artisti del tempo. Alla Chiesa di San Giorgio venne assegnato il titolo di ‘Basilica’ a seguito delle pressioni del prelato veneto Giuseppe Sarto (il futuro Papa Pio X) per celebrare il centesimo anniversario della elezione di Papa Pio VII.
L’Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus nasce dallo spirito d’intraprendenza e dalla volontà chiara e determinata dei monaci benedettini di promuovere e sostenere progetti per lo sviluppo dell’arte e della ricerca artistica, da sempre canali privilegiati per l’evangelizzazione e la crescita spirituale. La Benedicti Claustra Onlus senza finalità di lucro svolge attività di utilità sociale attraverso iniziative di progettazione, collaborazione, realizzazione di eventi culturali. A tal fine una parte del pianterreno dell’abbazia è stata convertita a spazio espositivo con il titolo di Officina dell’arte Spirituale (cfr. RB 4,78). www.abbaziasangiorgio.it
Galleria Continua nasce nel 1990 a San Gimignano con l’idea di dar vita a nuove forme di dialogo tra geografie inattese, creare continuità tra arte di ieri e di oggi con l’aspirazione di nutrire il legame tra passato e futuro. Il desiderio di superamento dei limiti geografici e culturali spinge Continua ad affacciarsi ad ogni angolo del mondo, arrivando così ad esporre artisti provenienti dai cinque continenti e ad aprire oltre alla sede italiana, una sede in Cina, una in Francia e una a L’Avana.
www.galleriacontinua.com
Associazione Arte Continua nasce a San Gimignano nel 1990 con l’intento di realizzare progetti in collaborazione con le pubbliche amministrazioni - progetti che promuovano nuovi modelli di sviluppo e che armonizzino cultura, produzione e difesa ambientale come Arte all’Arte; Arte, Architettura Paesaggio; Rinascimento Nascimento; Arte Pollino - oltre che campagne di beneficenza come Arte x Vino = Acqua.
www.arteallarte.org
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