Prego signori si accomodino. Ladies and gentlemen please make yourself comfortable

Dal 2 May 2015 al 8 May 2015
Venezia
Luogo: Studio Casa Scatturin - Carlo Scarpa
Indirizzo: Calle degli Avvocati 3907, San Marco
Orari: 16-20
Curatori: Geraldine Blais Zodo, Pier Paolo Pancotto
Enti promotori:
- Centro Carlo Scarpa [Treviso]
- Fondazione MAXXI – Centro Archivi Maxxi Architettura di Roma
E-Mail info: scatturin.scarpa@gmail.com
Alla metà degli anni Cinquanta l’avvocato Luigi Scatturin invitò Carlo Scarpa (Venezia, 1906 – Sendai 1978) a progettare gli interni del proprio ufficio legale in Santa Maria Formosa a Venezia. All’avvio del decennio seguente, egli si trasferì in Calle degli Avvocati, nei pressi di Campo Sant’Angelo, e, ancora una volta, chiamò Scarpa ad occuparsi del suo studio con annessa abitazione. Scarpa progettò integralmente i 250 metri quadrati della porzione immobiliare situata all’ultimo piano di un edificio del XVII secolo occupandosi degli interventi architettonici così come dei complementi d’arredo.
Tale insieme costituisce uno dei più significativi esempi del lavoro di Scarpa nell’ambito della committenza privata ancora oggi visibili nella loro integrità. Rara testimonianza di un’epoca ormai perduta, l’opera è frutto del legame di reciproca stima che per lungo tempo ha unito Scatturin e Scarpa ai cui nomi si può sommare, anche a quello dell’artista Tancredi (Feltre, 1927 – Roma, 1964) legato a Scatturin per ragioni familiari, oltreché intellettive, e qui rappresentato da alcuni dipinti.
Lo scambio intellettuale ed il rapporto dialettico che ne sono alla base costituiscono il punto di partenza del progetto espositivo SIGNORI PREGO SI ACCOMODINO così come l’omonima scrivania disegnata da Scarpa per Scatturin. Esso propone alcune tra le più significative presenze del panorama creativo contemporaneo che, invitate a relazionarsi con la storia e la struttura dello studio-casa Scatturin secondo modalità in ciascun caso diverse – soggiornando nell’abitazione, risiedendovi per qualche ora, interrogando lo spazio e il suo vissuto, analizzandone le fonti documentative – hanno concepito un lavoro ispirato a tale esperienza. Il risultato finale è un percorso visivo sospeso nel tempo e nella sua dimensione spaziale ove il parallelismo di momenti presenti e passati costituisce la testimonianza dell’energia intellettuale ed emotiva prodotta dall’incontro tra Scarpa, Scatturin e Tancredi e della sua inalterata attualità.
Prendono parte al progetto gli artisti: YURI ANCARANI (Ravenna, 1972) GIORGIO ANDREOTTA CALÒ (Venezia, 1979), HOPE ATHERTON (Warrenton, 1974), PATRIZIO DI MASSIMO (Jesi, 1983) CLAIRE FONTAINE (Paris, 2004), NICOLA MARTINI (Firenze, 1984), LILI REYNAUD DEWAR (La Rochelle, 1975), EMANUEL RÖHSS (Gothenburg, 1985), ARCANGELO SASSOLINO (Vicenza, 1967), MORGANE TSCHIEMBER (Brest, 1976), NICO VASCELLARI (Vittorio Veneto, 1976).
In occasione della mostra avrà luogo un incontro tra artisti e curatori incentrato sui temi della mostra. L’esito di questa esperienza sarà oggetto di un programma radiofonico e di un catalogo di prossima pubblicazione.
La mostra è sotto il patrocinio del Centro Carlo Scarpa [Treviso] della Fondazione MAXXI – Centro Archivi Maxxi Architettura di Roma. Essa è stata resa possibile grazie al sostegno di Marsèll, dello Studio Legale dell’Avv. Martina Botton [Padova] e di Andreola [Farra di Soligo, Treviso].
Un gentile ringraziamento a: Melania e Pietro Scatturin, Claudio Storaci, Mirko Rizzi, Martina Botton, Andrea Bianchi, Margherita Guccione, Maria Pia Barzan, Caterina Tognon, Maria-Grazia Calò, Codalunga, Alan Chies, Bruno Filippo La Padula, Silvia De Angelis, Erik Sommaschini e i direttori e gli studenti di The School for Curatorial Studies [AplusA, Venezia].
Si ringrazia: Gavin Brown’s enterprise, Bugada & Cargnel, Kaufmann Repetto, Galerie Emanuel Layr, Monitor, Galerie Rolando Anselmi, T293 e Galleria Zero.
Tale insieme costituisce uno dei più significativi esempi del lavoro di Scarpa nell’ambito della committenza privata ancora oggi visibili nella loro integrità. Rara testimonianza di un’epoca ormai perduta, l’opera è frutto del legame di reciproca stima che per lungo tempo ha unito Scatturin e Scarpa ai cui nomi si può sommare, anche a quello dell’artista Tancredi (Feltre, 1927 – Roma, 1964) legato a Scatturin per ragioni familiari, oltreché intellettive, e qui rappresentato da alcuni dipinti.
Lo scambio intellettuale ed il rapporto dialettico che ne sono alla base costituiscono il punto di partenza del progetto espositivo SIGNORI PREGO SI ACCOMODINO così come l’omonima scrivania disegnata da Scarpa per Scatturin. Esso propone alcune tra le più significative presenze del panorama creativo contemporaneo che, invitate a relazionarsi con la storia e la struttura dello studio-casa Scatturin secondo modalità in ciascun caso diverse – soggiornando nell’abitazione, risiedendovi per qualche ora, interrogando lo spazio e il suo vissuto, analizzandone le fonti documentative – hanno concepito un lavoro ispirato a tale esperienza. Il risultato finale è un percorso visivo sospeso nel tempo e nella sua dimensione spaziale ove il parallelismo di momenti presenti e passati costituisce la testimonianza dell’energia intellettuale ed emotiva prodotta dall’incontro tra Scarpa, Scatturin e Tancredi e della sua inalterata attualità.
Prendono parte al progetto gli artisti: YURI ANCARANI (Ravenna, 1972) GIORGIO ANDREOTTA CALÒ (Venezia, 1979), HOPE ATHERTON (Warrenton, 1974), PATRIZIO DI MASSIMO (Jesi, 1983) CLAIRE FONTAINE (Paris, 2004), NICOLA MARTINI (Firenze, 1984), LILI REYNAUD DEWAR (La Rochelle, 1975), EMANUEL RÖHSS (Gothenburg, 1985), ARCANGELO SASSOLINO (Vicenza, 1967), MORGANE TSCHIEMBER (Brest, 1976), NICO VASCELLARI (Vittorio Veneto, 1976).
In occasione della mostra avrà luogo un incontro tra artisti e curatori incentrato sui temi della mostra. L’esito di questa esperienza sarà oggetto di un programma radiofonico e di un catalogo di prossima pubblicazione.
La mostra è sotto il patrocinio del Centro Carlo Scarpa [Treviso] della Fondazione MAXXI – Centro Archivi Maxxi Architettura di Roma. Essa è stata resa possibile grazie al sostegno di Marsèll, dello Studio Legale dell’Avv. Martina Botton [Padova] e di Andreola [Farra di Soligo, Treviso].
Un gentile ringraziamento a: Melania e Pietro Scatturin, Claudio Storaci, Mirko Rizzi, Martina Botton, Andrea Bianchi, Margherita Guccione, Maria Pia Barzan, Caterina Tognon, Maria-Grazia Calò, Codalunga, Alan Chies, Bruno Filippo La Padula, Silvia De Angelis, Erik Sommaschini e i direttori e gli studenti di The School for Curatorial Studies [AplusA, Venezia].
Si ringrazia: Gavin Brown’s enterprise, Bugada & Cargnel, Kaufmann Repetto, Galerie Emanuel Layr, Monitor, Galerie Rolando Anselmi, T293 e Galleria Zero.
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