Rachel Lee Hovnanian. Angels Listening
Dal 23 Aprile 2022 al 27 Novembre 2022
Venezia
Luogo: Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena (CSDCA)
Indirizzo: Loggia del Temanza, Dorsoduro 1602
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00
Curatori: Annalisa Bugliani
Costo del biglietto: gratuita e aperta al pubblico
Sito ufficiale: http://www.labiennale.org
Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena (CSDCA), di Venezia, presenta Angels Listening, un'installazione immersiva e intimista dell'artista Rachel Lee Hovnanian. Curata da Annalisa Bugliani, la mostra è un Evento Collaterale della Biennale Arte 2022 e viene presentata alla Biblioteca Zenobiana del Temanza e nel suo giardino a Dorsoduro, storico edificio veneziano del XVIII secolo, che dal 1991 è sede del CSDCA. Angels Listening sarà visibile dal 23 aprile al 27 novembre 2022.
Angels Listening è concepita come uno spazio meditativo per riflettere su questioni urgenti legate all'identità, alla conoscenza, al tempo, nonché all'esperienza e alle relazioni interpersonali. L'installazione è composta da sette angeli, sculture di grandi dimensioni fuse in bronzo bianco, che sono stati resi muti da Hovnanian con due pezzi di nastro sulla bocca realizzati con lo stesso materiale scultoreo, per rappresentare la soppressione della verità e offrire una riflessione sul ruolo dell'arte in questa congiuntura storica e sociale senza precedenti. Gli angeli sono stati collocati ad arte intorno a un confessionale d'argento, intitolato La Scatola Catartica, e l'artista invita gli spettatori a scrivere su un nastro i loro pensieri più intimi, quelli repressi per paura del giudizio o per pura incapacità di esprimerli. In un atto performativo di sollievo emotivo attraverso la catarsi, il visitatore deporrà i nastri nella scatola mentre suonerà una campana del risveglio che simboleggia il ruolo degli angeli come muti ascoltatori. Al termine di ogni giornata, i messaggi verranno estratti dalla scatola e raggruppati come un flusso di coscienza collettivo su tappetini da preghiera sparsi nel giardino dello spazio espositivo, stimolando l'interpretazione personale del pubblico.
L'angelo è una figura universale, presente nei testi religiosi zoroastriani e in quelli delle principali fedi monoteiste, tra cui il cristianesimo, l'ebraismo e l'islam. Figura di genere fluido con caratteristiche sia antropomorfe che divine, gli angeli sono al servizio del progresso spirituale dell'essere umano. Angels Listening evoca sette angeli, come sette sono i giorni della settimana, sette bande di frequenza e colori che creano lo spettro visibile e sette unità di misura fondamentali. Sette le stelle luminose che formano l'Orsa Maggiore e le costellazioni dell'Orsa Minore, sette sono le virtù celesti e note musicali e sette i peccati capitali. Sette è il numero dei colli che compongono Roma - il centro della cultura occidentale - e sette è il numero buddista della completezza.
Rachel Lee Hovnanian commenta: "Il modo in cui oggi percepiamo il mondo e ci connettiamo l'un l'altro è stato profondamente alterato dal recente allontanamento sociale imposto dalla pandemia globale così come dalla natura polarizzata dei sistemi politici e culturali del nostro tempo, che ha sancito il dominio della tecnologia e dell'alienazione sulla fede e sulle esperienze comuni. Angels Listening offre uno spazio che trasforma centinaia di voci silenziate in un coro di confessioni, dimostrando la liberazione associata alla catarsi e la sacralità dei luoghi di meditazione nei momenti d’isolamento condiviso".
La pratica artistica multidisciplinare di Hovnanian spazia tra fotografia, video, scultura, pittura e installazione, scavando nei codici sociali che circondano la femminilità e le relazioni di genere, così come nei sistemi di valori più ampi e nei significati attraverso i quali formuliamo il nostro io pubblico. Interrogandosi sul ruolo dell'arte nella società di oggi, il lavoro di Hovnanian naviga nel mondo post-internet, indagando le nozioni contemporanee di narcisismo, ossessione e intimità, e sulla dipendenza alienante dai moderni dispositivi tecnologici e dai media. Le sue installazioni creano ambienti surreali e immersivi che sfidano gli spettatori a esaminare i propri valori culturali. Dopo aver vissuto e lavorato in Italia per diversi periodi negli ultimi dieci anni, Hovnanian arriva a Venezia con la sua mostra più intima fino a oggi, che libera il potere trasformativo del nostro essere interiore.
Rachel Lee Hovnanian
rachelleehovnanian.com
Rachel Lee Hovnanian è un'artista che vive e lavora a New York e Miami la cui pratica multidisciplinare esplora le complessità del femminismo moderno, gli ideali riguardanti la perfezione fisica e gli effetti psicologici dei nuovi media e della tecnologia. Nata a Parkersburg, West Virginia, e cresciuta a Houston, Texas, ha conseguito la sua laurea in Fine Arts all’Università del Texas di Austin e completato gli studi post-laurea alla Parsons School of Design di New York. Recentemente, Hovnanian ha esposto in mostre personali in Italia, dove ha vissuto e lavorato per diversi mesi ogni anno negli ultimi dieci anni. Queste includono una mostra personale in un museo al Palazzo Mediceo di Seravezza (2019), un'installazione su larga scala nella Chiesa di San Cristoforo a Lucca (2020), così come una mostra a Pisa nella Chiesa di Santa Maria della Spina nel 2021. Con The Women's Trilogy Project, una mostra personale in tre parti alla Leila Heller Gallery (che la rappresenta dal 2006) nel 2018, Hovnanian è diventata l'unica artista donna a realizzare tre mostre consecutive in una galleria di New York. Ha esposto a livello internazionale in mostre personali negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e in Medio Oriente, in sedi come Leila Heller Gallery, New York e Dubai; Pechersky Gallery, Mosca; Joyce Gallery, Pechino; e Fundación Pons, Barcellona. Il suo lavoro è stato incluso in mostre collettive presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Budapest, Ungheria; Parasol Unit Foundation, Londra; Des Moines Art Center, Des Moines; Imago Galleries, Palm Springs; Manarat Al Saadiyat, Abu Dhabi; Loretta Howard Gallery, New York (curata da Beth Rudin DeWoody); e al Nassau County Museum of Art, Roslyn Harbor; tra altre sedi. Opere di Hovnanian si trovano in numerose collezioni private e pubbliche, tra cui il Multimedia Art Museum, la Moscow Collection, le collezioni della famiglia reale di Dubai, la Mallin Collection, la collezione di Lily Safra, la collezione di Darren Walker, le collezioni aziendali di AT&T, Dior, Graff Diamonds, TD Bank e la 21c Museum Hotels Collection.
Angels Listening è concepita come uno spazio meditativo per riflettere su questioni urgenti legate all'identità, alla conoscenza, al tempo, nonché all'esperienza e alle relazioni interpersonali. L'installazione è composta da sette angeli, sculture di grandi dimensioni fuse in bronzo bianco, che sono stati resi muti da Hovnanian con due pezzi di nastro sulla bocca realizzati con lo stesso materiale scultoreo, per rappresentare la soppressione della verità e offrire una riflessione sul ruolo dell'arte in questa congiuntura storica e sociale senza precedenti. Gli angeli sono stati collocati ad arte intorno a un confessionale d'argento, intitolato La Scatola Catartica, e l'artista invita gli spettatori a scrivere su un nastro i loro pensieri più intimi, quelli repressi per paura del giudizio o per pura incapacità di esprimerli. In un atto performativo di sollievo emotivo attraverso la catarsi, il visitatore deporrà i nastri nella scatola mentre suonerà una campana del risveglio che simboleggia il ruolo degli angeli come muti ascoltatori. Al termine di ogni giornata, i messaggi verranno estratti dalla scatola e raggruppati come un flusso di coscienza collettivo su tappetini da preghiera sparsi nel giardino dello spazio espositivo, stimolando l'interpretazione personale del pubblico.
L'angelo è una figura universale, presente nei testi religiosi zoroastriani e in quelli delle principali fedi monoteiste, tra cui il cristianesimo, l'ebraismo e l'islam. Figura di genere fluido con caratteristiche sia antropomorfe che divine, gli angeli sono al servizio del progresso spirituale dell'essere umano. Angels Listening evoca sette angeli, come sette sono i giorni della settimana, sette bande di frequenza e colori che creano lo spettro visibile e sette unità di misura fondamentali. Sette le stelle luminose che formano l'Orsa Maggiore e le costellazioni dell'Orsa Minore, sette sono le virtù celesti e note musicali e sette i peccati capitali. Sette è il numero dei colli che compongono Roma - il centro della cultura occidentale - e sette è il numero buddista della completezza.
Rachel Lee Hovnanian commenta: "Il modo in cui oggi percepiamo il mondo e ci connettiamo l'un l'altro è stato profondamente alterato dal recente allontanamento sociale imposto dalla pandemia globale così come dalla natura polarizzata dei sistemi politici e culturali del nostro tempo, che ha sancito il dominio della tecnologia e dell'alienazione sulla fede e sulle esperienze comuni. Angels Listening offre uno spazio che trasforma centinaia di voci silenziate in un coro di confessioni, dimostrando la liberazione associata alla catarsi e la sacralità dei luoghi di meditazione nei momenti d’isolamento condiviso".
La pratica artistica multidisciplinare di Hovnanian spazia tra fotografia, video, scultura, pittura e installazione, scavando nei codici sociali che circondano la femminilità e le relazioni di genere, così come nei sistemi di valori più ampi e nei significati attraverso i quali formuliamo il nostro io pubblico. Interrogandosi sul ruolo dell'arte nella società di oggi, il lavoro di Hovnanian naviga nel mondo post-internet, indagando le nozioni contemporanee di narcisismo, ossessione e intimità, e sulla dipendenza alienante dai moderni dispositivi tecnologici e dai media. Le sue installazioni creano ambienti surreali e immersivi che sfidano gli spettatori a esaminare i propri valori culturali. Dopo aver vissuto e lavorato in Italia per diversi periodi negli ultimi dieci anni, Hovnanian arriva a Venezia con la sua mostra più intima fino a oggi, che libera il potere trasformativo del nostro essere interiore.
Rachel Lee Hovnanian
rachelleehovnanian.com
Rachel Lee Hovnanian è un'artista che vive e lavora a New York e Miami la cui pratica multidisciplinare esplora le complessità del femminismo moderno, gli ideali riguardanti la perfezione fisica e gli effetti psicologici dei nuovi media e della tecnologia. Nata a Parkersburg, West Virginia, e cresciuta a Houston, Texas, ha conseguito la sua laurea in Fine Arts all’Università del Texas di Austin e completato gli studi post-laurea alla Parsons School of Design di New York. Recentemente, Hovnanian ha esposto in mostre personali in Italia, dove ha vissuto e lavorato per diversi mesi ogni anno negli ultimi dieci anni. Queste includono una mostra personale in un museo al Palazzo Mediceo di Seravezza (2019), un'installazione su larga scala nella Chiesa di San Cristoforo a Lucca (2020), così come una mostra a Pisa nella Chiesa di Santa Maria della Spina nel 2021. Con The Women's Trilogy Project, una mostra personale in tre parti alla Leila Heller Gallery (che la rappresenta dal 2006) nel 2018, Hovnanian è diventata l'unica artista donna a realizzare tre mostre consecutive in una galleria di New York. Ha esposto a livello internazionale in mostre personali negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e in Medio Oriente, in sedi come Leila Heller Gallery, New York e Dubai; Pechersky Gallery, Mosca; Joyce Gallery, Pechino; e Fundación Pons, Barcellona. Il suo lavoro è stato incluso in mostre collettive presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Budapest, Ungheria; Parasol Unit Foundation, Londra; Des Moines Art Center, Des Moines; Imago Galleries, Palm Springs; Manarat Al Saadiyat, Abu Dhabi; Loretta Howard Gallery, New York (curata da Beth Rudin DeWoody); e al Nassau County Museum of Art, Roslyn Harbor; tra altre sedi. Opere di Hovnanian si trovano in numerose collezioni private e pubbliche, tra cui il Multimedia Art Museum, la Moscow Collection, le collezioni della famiglia reale di Dubai, la Mallin Collection, la collezione di Lily Safra, la collezione di Darren Walker, le collezioni aziendali di AT&T, Dior, Graff Diamonds, TD Bank e la 21c Museum Hotels Collection.
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