Venezia 2019. Salone Europeo della Cultura
Dal 23 Novembre 2012 al 25 Novembre 2012
Venezia
Luogo: Area Magazzini
Indirizzo: Dorsoduro 3464
Enti promotori:
- Nordesteuropa Editore
- Expo Venice
- Corriere della Sera
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8757589/ 348 2117189
E-Mail info: ufficiostampa@nordesteuropa.it
Sito ufficiale: http://www.venezia2019.eu
Dal 23 al 25 novembre 2012, nell’area magazzini Ligabue, torna il Salone Europeo della Cultura.
Oltre 50 eventi e 150 relatori in un format completamente nuovo per la vetrina internazionale di beni culturali, design autoprodotto, nuove tecnologie digitali e restauro con visite guidate ai cantieri della laguna.
Al Salone anche gli Stati Generali della Cultura delle Venezie.
La cultura può e deve diventare un fattore strategico di crescita e sviluppo del Nordest e dell’Italia. Perché frutta al Paese il 5,4% del Pil e dà lavoro a 1,4 milioni di persone, pari al 5,6% del totale degli occupati (dati Fondazione Symbola).
È questa la riflessione che sta al centro di Venezia 2019 - Salone Europeo della Cultura che si terrà dal 23 al 25 novembre 2012 a Venezia, nell’area magazzini Ligabue (nei pressi del terminal San Basilio). Oltre 50 eventi e 150 relatori per la manifestazione che si presenta con un format completamente rinnovato e una nuova location.
Il Salone Europeo della Cultura si articolerà quest’anno in 4 sezioni che esprimono, con diversi linguaggi che si intrecciano, le nuove tendenze della cultura contemporanea. Si tratta di due iniziative già esistenti, il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro, Open Design Italia, e due novità assolute, Nuove tecnologie digitali per la cultura e Restauri Aperti. Il tutto nell’ottica di promuovere la “rete” e individuare un possibile orizzonte di sviluppo per Venezia e il Nordest.
Fil rouge tra le 4 diverse sezioni del Salone Europeo della Cultura di Venezia sarà Venezia#Berlin.
Dopo Parigi nel 2011, il confronto ravvicinato sarà con la capitale tedesca, protagonista nell’ultimo trentennio di una rinascita culturale che vede nei giovani artisti e designer i suoi attori principali. In un anno in cui la Germania è stata ago della bilancia in Europa, il Salone vedrà confrontarsi sull’identità e sul futuro dell’Europa i grandi protagonisti del dibattito culturale ed economico dei due Paesi, in un momento strategico per la stessa Unione Europea.
Tra i temi al centro della tre giorni, anche l’impatto degli eventi culturali sull’economia, il binomio cultura-turismo, le sinergie pubblico-privato, l’umanesimo e il rapporto tra religione e società.
Tra gli ospiti che arriveranno in laguna, Wolfgang Munchau vice direttore del Financial Times, Thomas Mayer senior advisor Deutsche Bank, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo, il presidente di Banca Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli i docenti universitari Francesco Botturi, Christoph Wulf, il giornalista Aldo Cazzullo, Martina Nibbeling-Wrießing ministro plenipotenziario di Germania in Italia, l’architetto Hans Kollhof, il direttore del DMY-International Design Festival di Berlino Jörg S?rmann. Ma anche Dieter Haselbach, sociologo e co-autore di Der Kulturinfarkt, L’infarto della cultura, la cui versione italiana edita da Marsilio sarà presentata in anteprima proprio nella tre giorni del Salone.
Sabato 24 novembre il Salone sarà la sede degli Stati Generali della Cultura delle Venezie, un’intera giornata in cui istituzioni, personalità e cittadini potranno confrontarsi e fare proposte sul futuro della cultura nel territorio e del progetto di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.
Nella giornata di apertura del Salone, venerdì 23 novembre, inoltre, sarà assegnato il Premio Venezia alla Comunicazione Culturale. Il riconoscimento, giunto alla quattordicesima edizione, vuole segnalare le migliori e più significative azioni di comunicazione finalizzate alla valorizzazione e divulgazione dei beni e delle attività culturali. Nel 2012 saranno premiati Giovanni Bazoli, in qualità di presidente Fondazione Cini, Nicole Bru presidente Palazzetto Bru Zane Centre de Musique Romantique Française, Renata Codello Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Claudio Magris scrittore e germanista.
Spazi espositivi, workshop e convegni animeranno la tre giorni che si terrà in un luogo simbolo della nuova Venezia, l’area dei magazzini Ligabue, costruiti negli anni ’20 durante la realizzazione dell’area portuale di Santa Marta, per le attività di catering delle compagnie di navigazione di Anacleto Ligabue.
Nella zona dove sorgono i magazzini, restaurati a cura dell’isP, l’ultimo lembo di Nordest tocca e collega la laguna all’entroterra, hanno sede le due università veneziane (Ca’ Foscari e Iuav), l’architettura moderna incrocia i palazzi veneziani del canale della Giudecca e il porto connette traffici di merci e persone. Un luogo simbolo di una Venezia di frontiera, della connessione che il Salone vuole esprimere tra antico e moderno, con uno sguardo al futuro verso cui Venezia e il Nordest intendono proiettarsi.
LE 4 “ANIME” DI VENEZIA 2019 -SALONE EUROPEO DELLA CULTURA
Salone dei Beni e delle Attività Culturali
Il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro - alla 16ˆ edizione - racconterà tutte le nuove esperienze di valorizzazione della cultura e, in particolare, delle nuove forme di messa in rete dei beni culturali. Il Padiglione ospiterà enti, istituzioni e operatori con l’obiettivo di valorizzare quegli spazi espositivi italiani, europei e mondiali, che evidenziano sinergie tra territori, istituzioni e ambiti della vita culturale. In continuità con le edizioni passate l’area espositiva affiancherà quella convegnistica e forti saranno i legami con il mondo universitario e della ricerca. Il palcoscenico ideale dove illustrare progetti, iniziative ed eventi rivolti ad un pubblico specializzato e agli operatori del settore.
Open Design Italia
È il concorso-mostra-mercato che promuove la pratica degli autoproduttori, figure ibride a cavallo fra designer e artigiani di nuova generazione.
La manifestazione, ideata e curata da Elena Santi e Laura Succini, main partner Fiera di Vicenza, giunta alla sua terza edizione, sarà la vetrina ideale per oltre 70 designer provenienti da Italia, Germania, Brasile, Argentina e Hong Kong, selezionati tra oltre 200, che esporranno le loro creazioni, entrando in contatto diretto con l’utente finale. Ridurre la filiera ha in questo caso un duplice vantaggio: per i visitatori e gli appassionati, la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero; per le aziende l’opportunità di “sbirciare” le nuove tendenze e magari individuare un prototipo per la produzione su larga scala. I progetti saranno valutati da una giuria internazionale. Tra le sezioni speciali fuori concorso, quella promossa dalla Regione Emilia Romagna che vede protagonisti 10 designer provenienti dalle zone colpite dal sisma.
Nuove tecnologie digitali per la cultura
La sezione Nuove tecnologie digitali per la cultura, a cura di Fondazione di Venezia - M9, metterà in evidenza, in una serie di dibattiti, tutte le nuove forme con le quali la cultura si trasmette e con le quali alla cultura si può accedere e si può farne esperienza.
Il pubblico, soprattutto quello dei più giovani, potrà visualizzare e sperimentare quanto le nuove tecnologie aprano orizzonti nuovi e creino opportunità per un nuovo approccio alla cultura.
Tecnologia e cultura, insomma, è un binomio che deve avere come obiettivo la formazione permanente del cittadino e può trovare applicazione nei sette settori al centro della sezione: turismo, editoria, exhibition e interaction design, formazione, social media, smart cities, high tech.
Restauri Aperti
Novità assoluta di questa edizione è un itinerario curioso e inedito alla scoperta delle tecniche innovative che permettono all’arte e alla cultura di continuare a vivere.
Restauri Aperti, ideato e curato da Anna Scavezzon, presidente nazionale di Confartigianato Restauro, si articolerà in una sezione “in” all’interno dei Magazzini Ligabue dove verranno ospitati convegni e seminari specialistici, e una sezione “off” dove, per la prima volta, il pubblico degli addetti ai lavori (architetti, restauratori, imprenditori etc) e i giornalisti avranno la possibilità di partecipare a visite guidate in alcuni tra i cantieri di restauro più all’avanguardia attualmente attivi in laguna. Tra questi, Palazzo Papadopoli, Chiesa dei Gesuiti, Gritti Palace.
Per scoprire che Venezia non è “una bella addormentata” come in molti tendono a credere, ma una fucina di innovazione, anche in settori considerati di solito più tradizionali come la conservazione dei beni culturali e il restauro.
A VENEZIA 2019 IMPRESA E CULTURA SI INCONTRANO
Venezia 2019 - Salone Europeo della Cultura vede anche strette sinergie con il mondo economico e imprenditoriale. Alla Lago Spa, azienda di mobili di Villa del Conte (Pd) , è affidata la personalizzazione di un’area del padiglione “Le Venezie”. I designer e creativi di Lago interpreteranno a loro modo i percorsi culturali del Nordest. Un’iniziativa che vuole inaugurare una fase di coinvolgimento attivo delle imprese nel percorso di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019 che si esprimerà ogni anno al Salone.
Strategica si è rivelata la partnerhip che Expo Venice, tra i promotori dell’evento, ha attivato con Fiera di Vicenza, in un’ottica di partecipazione e “rete” tra i sistemi fieristici della regione.
La stessa sezione Restauri Aperti tende ad intrecciare il mondo delle imprese con il recupero architettonico, attraverso il coinvolgimento di Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Camera di Commercio di Venezia, Carron Spa, Dottor Group, Fondazione Prada, R&S Engineering, Starwoodhotels.
Il Salone, inoltre, conta due sponsor di eccezione, aziende che hanno una forte mission nel territorio e che hanno condiviso i contenuti e le finalità del progetto: Save Spa, il gruppo che gestisce il Sistema Aeroportuale Venezia-Treviso (9,6 milioni di passeggeri nel 2011) e Grafica Veneta, azienda di Trebaseleghe (Pd) diventata in 10 anni un colosso dell’editoria con una crescita del 30% annuo e 200 milioni di copie stampate.
Oltre 50 eventi e 150 relatori in un format completamente nuovo per la vetrina internazionale di beni culturali, design autoprodotto, nuove tecnologie digitali e restauro con visite guidate ai cantieri della laguna.
Al Salone anche gli Stati Generali della Cultura delle Venezie.
La cultura può e deve diventare un fattore strategico di crescita e sviluppo del Nordest e dell’Italia. Perché frutta al Paese il 5,4% del Pil e dà lavoro a 1,4 milioni di persone, pari al 5,6% del totale degli occupati (dati Fondazione Symbola).
È questa la riflessione che sta al centro di Venezia 2019 - Salone Europeo della Cultura che si terrà dal 23 al 25 novembre 2012 a Venezia, nell’area magazzini Ligabue (nei pressi del terminal San Basilio). Oltre 50 eventi e 150 relatori per la manifestazione che si presenta con un format completamente rinnovato e una nuova location.
Il Salone Europeo della Cultura si articolerà quest’anno in 4 sezioni che esprimono, con diversi linguaggi che si intrecciano, le nuove tendenze della cultura contemporanea. Si tratta di due iniziative già esistenti, il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro, Open Design Italia, e due novità assolute, Nuove tecnologie digitali per la cultura e Restauri Aperti. Il tutto nell’ottica di promuovere la “rete” e individuare un possibile orizzonte di sviluppo per Venezia e il Nordest.
Fil rouge tra le 4 diverse sezioni del Salone Europeo della Cultura di Venezia sarà Venezia#Berlin.
Dopo Parigi nel 2011, il confronto ravvicinato sarà con la capitale tedesca, protagonista nell’ultimo trentennio di una rinascita culturale che vede nei giovani artisti e designer i suoi attori principali. In un anno in cui la Germania è stata ago della bilancia in Europa, il Salone vedrà confrontarsi sull’identità e sul futuro dell’Europa i grandi protagonisti del dibattito culturale ed economico dei due Paesi, in un momento strategico per la stessa Unione Europea.
Tra i temi al centro della tre giorni, anche l’impatto degli eventi culturali sull’economia, il binomio cultura-turismo, le sinergie pubblico-privato, l’umanesimo e il rapporto tra religione e società.
Tra gli ospiti che arriveranno in laguna, Wolfgang Munchau vice direttore del Financial Times, Thomas Mayer senior advisor Deutsche Bank, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo, il presidente di Banca Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli i docenti universitari Francesco Botturi, Christoph Wulf, il giornalista Aldo Cazzullo, Martina Nibbeling-Wrießing ministro plenipotenziario di Germania in Italia, l’architetto Hans Kollhof, il direttore del DMY-International Design Festival di Berlino Jörg S?rmann. Ma anche Dieter Haselbach, sociologo e co-autore di Der Kulturinfarkt, L’infarto della cultura, la cui versione italiana edita da Marsilio sarà presentata in anteprima proprio nella tre giorni del Salone.
Sabato 24 novembre il Salone sarà la sede degli Stati Generali della Cultura delle Venezie, un’intera giornata in cui istituzioni, personalità e cittadini potranno confrontarsi e fare proposte sul futuro della cultura nel territorio e del progetto di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.
Nella giornata di apertura del Salone, venerdì 23 novembre, inoltre, sarà assegnato il Premio Venezia alla Comunicazione Culturale. Il riconoscimento, giunto alla quattordicesima edizione, vuole segnalare le migliori e più significative azioni di comunicazione finalizzate alla valorizzazione e divulgazione dei beni e delle attività culturali. Nel 2012 saranno premiati Giovanni Bazoli, in qualità di presidente Fondazione Cini, Nicole Bru presidente Palazzetto Bru Zane Centre de Musique Romantique Française, Renata Codello Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Claudio Magris scrittore e germanista.
Spazi espositivi, workshop e convegni animeranno la tre giorni che si terrà in un luogo simbolo della nuova Venezia, l’area dei magazzini Ligabue, costruiti negli anni ’20 durante la realizzazione dell’area portuale di Santa Marta, per le attività di catering delle compagnie di navigazione di Anacleto Ligabue.
Nella zona dove sorgono i magazzini, restaurati a cura dell’isP, l’ultimo lembo di Nordest tocca e collega la laguna all’entroterra, hanno sede le due università veneziane (Ca’ Foscari e Iuav), l’architettura moderna incrocia i palazzi veneziani del canale della Giudecca e il porto connette traffici di merci e persone. Un luogo simbolo di una Venezia di frontiera, della connessione che il Salone vuole esprimere tra antico e moderno, con uno sguardo al futuro verso cui Venezia e il Nordest intendono proiettarsi.
LE 4 “ANIME” DI VENEZIA 2019 -SALONE EUROPEO DELLA CULTURA
Salone dei Beni e delle Attività Culturali
Il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro - alla 16ˆ edizione - racconterà tutte le nuove esperienze di valorizzazione della cultura e, in particolare, delle nuove forme di messa in rete dei beni culturali. Il Padiglione ospiterà enti, istituzioni e operatori con l’obiettivo di valorizzare quegli spazi espositivi italiani, europei e mondiali, che evidenziano sinergie tra territori, istituzioni e ambiti della vita culturale. In continuità con le edizioni passate l’area espositiva affiancherà quella convegnistica e forti saranno i legami con il mondo universitario e della ricerca. Il palcoscenico ideale dove illustrare progetti, iniziative ed eventi rivolti ad un pubblico specializzato e agli operatori del settore.
Open Design Italia
È il concorso-mostra-mercato che promuove la pratica degli autoproduttori, figure ibride a cavallo fra designer e artigiani di nuova generazione.
La manifestazione, ideata e curata da Elena Santi e Laura Succini, main partner Fiera di Vicenza, giunta alla sua terza edizione, sarà la vetrina ideale per oltre 70 designer provenienti da Italia, Germania, Brasile, Argentina e Hong Kong, selezionati tra oltre 200, che esporranno le loro creazioni, entrando in contatto diretto con l’utente finale. Ridurre la filiera ha in questo caso un duplice vantaggio: per i visitatori e gli appassionati, la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero; per le aziende l’opportunità di “sbirciare” le nuove tendenze e magari individuare un prototipo per la produzione su larga scala. I progetti saranno valutati da una giuria internazionale. Tra le sezioni speciali fuori concorso, quella promossa dalla Regione Emilia Romagna che vede protagonisti 10 designer provenienti dalle zone colpite dal sisma.
Nuove tecnologie digitali per la cultura
La sezione Nuove tecnologie digitali per la cultura, a cura di Fondazione di Venezia - M9, metterà in evidenza, in una serie di dibattiti, tutte le nuove forme con le quali la cultura si trasmette e con le quali alla cultura si può accedere e si può farne esperienza.
Il pubblico, soprattutto quello dei più giovani, potrà visualizzare e sperimentare quanto le nuove tecnologie aprano orizzonti nuovi e creino opportunità per un nuovo approccio alla cultura.
Tecnologia e cultura, insomma, è un binomio che deve avere come obiettivo la formazione permanente del cittadino e può trovare applicazione nei sette settori al centro della sezione: turismo, editoria, exhibition e interaction design, formazione, social media, smart cities, high tech.
Restauri Aperti
Novità assoluta di questa edizione è un itinerario curioso e inedito alla scoperta delle tecniche innovative che permettono all’arte e alla cultura di continuare a vivere.
Restauri Aperti, ideato e curato da Anna Scavezzon, presidente nazionale di Confartigianato Restauro, si articolerà in una sezione “in” all’interno dei Magazzini Ligabue dove verranno ospitati convegni e seminari specialistici, e una sezione “off” dove, per la prima volta, il pubblico degli addetti ai lavori (architetti, restauratori, imprenditori etc) e i giornalisti avranno la possibilità di partecipare a visite guidate in alcuni tra i cantieri di restauro più all’avanguardia attualmente attivi in laguna. Tra questi, Palazzo Papadopoli, Chiesa dei Gesuiti, Gritti Palace.
Per scoprire che Venezia non è “una bella addormentata” come in molti tendono a credere, ma una fucina di innovazione, anche in settori considerati di solito più tradizionali come la conservazione dei beni culturali e il restauro.
A VENEZIA 2019 IMPRESA E CULTURA SI INCONTRANO
Venezia 2019 - Salone Europeo della Cultura vede anche strette sinergie con il mondo economico e imprenditoriale. Alla Lago Spa, azienda di mobili di Villa del Conte (Pd) , è affidata la personalizzazione di un’area del padiglione “Le Venezie”. I designer e creativi di Lago interpreteranno a loro modo i percorsi culturali del Nordest. Un’iniziativa che vuole inaugurare una fase di coinvolgimento attivo delle imprese nel percorso di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019 che si esprimerà ogni anno al Salone.
Strategica si è rivelata la partnerhip che Expo Venice, tra i promotori dell’evento, ha attivato con Fiera di Vicenza, in un’ottica di partecipazione e “rete” tra i sistemi fieristici della regione.
La stessa sezione Restauri Aperti tende ad intrecciare il mondo delle imprese con il recupero architettonico, attraverso il coinvolgimento di Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Camera di Commercio di Venezia, Carron Spa, Dottor Group, Fondazione Prada, R&S Engineering, Starwoodhotels.
Il Salone, inoltre, conta due sponsor di eccezione, aziende che hanno una forte mission nel territorio e che hanno condiviso i contenuti e le finalità del progetto: Save Spa, il gruppo che gestisce il Sistema Aeroportuale Venezia-Treviso (9,6 milioni di passeggeri nel 2011) e Grafica Veneta, azienda di Trebaseleghe (Pd) diventata in 10 anni un colosso dell’editoria con una crescita del 30% annuo e 200 milioni di copie stampate.
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