Veneziano Pop. Luciano Zarotti e Ca' Pesaro negli anni '70-'80

Luciano Zarotti, La stanza, 1974, Tempera magra su tela, 200 x 175 cm

 

Dal 20 Gennaio 2018 al 18 Febbraio 2018

Venezia

Luogo: Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Indirizzo: Santa Croce 2076

Orari: Mar - Dom 10 - 17 | Biglietteria 10 - 16

Curatori: Stefano Annibaletto, Marina Wallace

Costo del biglietto: Valido per Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna + Museo d’Arte Orientale: Intero 10 € | Ridotto 7.50 € | Gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide turistiche abilitate e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali, per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo con prenotazione); docenti accompagnatori di gruppi scolastici e altre categorie secondo normativa

Telefono per informazioni: +39 041 721127

E-Mail info: capesaro@fmcvenezia.it

Sito ufficiale: http://capesaro.visitmuve.it



Il progetto intende riconsiderare, con uno sguardo retrospettivo, una fase nodale del lavoro di Luciano Zarotti, situata tra i primi anni ‘70 e la fine degli anni ’80, coincidente con la sua attività nell’ambito della Fondazione Bevilacqua La Masa.  
La seconda metà degli anni ’60 vede a Venezia una forte apertura alla pop art. Nel 1964 Robert Rauschenberg viene premiato alla Biennale d’arte, edizione che presenta anche le ricerche della nuova figurazione italiana. Da questi fermenti, che cominciano a circolare tra i giovani artisti che espongono alle collettive della Bevilacqua La Masa, Zarotti trae le basi per imprimere una nuova direzione alla sua pittura, avviata nel solco della grande tradizione figurativa veneta.

Da qui alla fine degli anni ’80 Zarotti fonde in un personale visione pittorica i molti stimoli provenienti dalle esperienze contemporanee, a partire da quelle inglesi (da Sutherland a Hockney), mantenendo al centro del suo racconto l’indagine sul mistero dell’esperienza umana e affiancando a una nuova sintassi compositiva il tonalismo, la tavolozza, la tecnica e le materie, l’attenzione alla luce appresi dai maestri veneziani del passato. Il percorso espositivo si svilupperà attraverso alcune tele di grandi dimensioni, esposte al secondo piano del museo, mentre una selezione di incisioni sarà allestita nelle salette al piano terra, dove sarà proiettato anche un film documentario di Pierantonio Tanzola, prodotto in occasione della mostra.

Luciano Zarotti è nato a Venezia nel 1942. Ha studiato all’Académie des Beaux-Arts di Parigi e alla Scuola libera del nudo dell’Accademia di belle arti di Venezia sotto la guida di Luigi Tito, di cui è divenuto in seguito assistente, subentrandogli infine come titolare alle cattedre di Tecniche pittoriche e Affresco. Ha insegnato per quarant’anni. Dalla fine degli anni ‘60 collabora con la Fucina degli Angeli di Egidio Costantini ed è membro dell’Associazione Incisori Veneti. Ha esposto in oltre trecento tra personali e collettive, ricevendo premi nazionali e internazionali. Sue opere figurano al Museo d’arte moderna di Ca’ Pesaro, al Pushkin Museum di Mosca, al Gabinetto delle stampe di Firenze e in importanti collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Venezia e Montemassi (Grosseto).


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