Due Veronese sul Lago Maggiore. Storia di una collezione
Dal 08 Luglio 2023 al 25 Febbraio 2024
Verbania | Verbano-Cusio-Ossola
Luogo: Museo del Paesaggio - Palazzo Viani Dugnani
Indirizzo: Via Ruga 44
Costo del biglietto: intero 8 €, ridotto 5 €
Dall’8 luglio 2023 al 25 febbraio 2024 a Palazzo Viani Dugnani di Verbania saranno esposti due sommi Capolavori cinquecenteschi di Paolo Veronese nella Mostra “Due Veronese sul Lago Maggiore. Storia di una collezione” arricchiti da un importante storytelling sul loro ritrovamento, sul luogo di provenienza - ovvero Villa San Remigio - di proprietà del Marchese Silvio della Valle di Casanova e di sua moglie Sophie Browne.
Il complesso di San Remigio comprende un ampio giardino disposto su terrazze e una villa su due piani. Il piano rialzato dell’abitazione richiama una dimora signorile del cinquecento: gli ambienti interni, gli arredi e le opere d’arte alle pareti sono caratterizzati da un forte gusto neorinascimentale quasi quanto l’importante Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano. Nel 1977 la Villa viene destinata alla Regione Piemonte. Cristina Moro, nel 2014 ritrova due opere di soggetto allegorico attribuite alla “Scuola di Veronese” che ad un più attento esame si mostrano riconducibili alla mano del Maestro stesso.
Proprio da qui parte la Mostra al Museo del Paesaggio di Verbania, dai capolavori dell’Artista, che non ha bisogno di presentazioni, Paolo Caliari detto il VERONESE.
Le opere del Veronese potrebbero essere state inserite nella Collezione dei Della Valle Casanova Browne intorno ai primi del Novecento: infatti spesso vengono citate in articoli dell'epoca insieme alla maestosa opera di Palma il Giovane raffigurante la Battaglia di Lepanto. Successivamente, per inspiegabili motivi, nel corso del tempo, le due opere sono state dimenticate.
Le due importanti Allegorie di Paolo Veronese (Verona 1528 - Venezia 1588) ritrovate, hanno consentito di ricostruire una serie andata dispersa nel tempo e nota solo attraverso copie. Nel Los Angeles County Museum of Art (LACMA) sono infatti presenti altre due Allegorie che fanno parte dello stesso gruppo, non documentato dalle fonti e di provenienza incerta, forse il vestibolo della Libreria Marciana di Venezia. La monumentalità delle figure, di evidente richiamo michelangiolesco, le tonalità smorzate e il gusto per le rovine, molto diverse dalle architetture palladiane del Veronese maturo, inducono a ritenerle opere giovanili del Maestro. Le due tele verbanesi rappresentano l’Allegoria della Scultura e l’Allegoria con la sfera armillare (Astronomia?) e sono databili al 1553 circa.
Dopo la riscoperta, le opere sono state mandate in restauro a Venaria Reale e poi esposte al pubblico da luglio a ottobre 2014 al Palladio Museum di Vicenza insieme alle due “gemelle” americane.
Le due opere del Veronese, fulcro dell’Esposizione, sono corredate da un video documentario sul loro ritrovamento intitolato “Diario di una scoperta” a cura di Cristina Moro con la regia di Francesco Clerici e un catalogo di approfondimento a cura di Federica Rabai, Direttore del Museo, e Stefano Martinella: di taglio divulgativo, il volume racconterà al pubblico l’importante storia della Collezione di Villa San Remigio, dei loro proprietari e del fermento culturale vivo sul lago Maggiore tra Otto e Novecento.
I contributi porteranno a svelare il contesto nel quale i due Veronese sono giunti sul Lago Maggiore all’epoca e quindi l’importanza di questo grande ritorno nel 2023. Alla presentazione del volume sarà dedicato un evento speciale nel mese di Settembre.
A dieci anni dalla scoperta infatti, le due tele con le Allegorie di Paolo Veronese tornano a Verbania, dopo aver viaggiato tra Torino, Vicenza e Los Angeles. Il documentario racconta, attraverso salti temporali, documenti d’archivio e ricordi personali, le tappe di questo felice ritrovamento, avvenuto durante le ricerche della tesi in storia e critica dell’arte di Cristina Moro, dedicate a ricostruire la collezione Della Valle - Casanova, assemblata tra Otto e Novecento nella Villa San Remigio a Pallanza.
Le tappe del racconto sono intervallate da materiali d’archivio e da fotografie che documentano la storia dei collezionisti, Silvio Della Valle di Casanova e Sophie Browne, e il contesto culturale nel quale si muovevano, in una residenza in stile neorinascimentale, circondati da personaggi legati al mondo dell’arte e della musica e da un giardino costruito in ogni dettaglio.
Il Museo del Paesaggio ha storicamente un legame importante con Villa San Remigio e i coniugi Della Valle Casanova: alcune delle opere più significative delle sue collezioni sono infatti frutto della donazione della famiglia, uno tra tutti il colossale dipinto di Arnaldo Ferraguti “Alla Vanga”.
Le opere donate dall’importante famiglia al Museo costituiranno, in un percorso di visita lungo le sale del piano nobile di Palazzo Viani Dugnani, il filo rosso che condurrà il pubblico, poco a poco, a scoprire le due grandi allegorie e la loro storia.
La mostra ha ricevuto il patrocinio della Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero, della Regione Piemonte e della Città di Verbania e il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione CRT.
Il complesso di San Remigio comprende un ampio giardino disposto su terrazze e una villa su due piani. Il piano rialzato dell’abitazione richiama una dimora signorile del cinquecento: gli ambienti interni, gli arredi e le opere d’arte alle pareti sono caratterizzati da un forte gusto neorinascimentale quasi quanto l’importante Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano. Nel 1977 la Villa viene destinata alla Regione Piemonte. Cristina Moro, nel 2014 ritrova due opere di soggetto allegorico attribuite alla “Scuola di Veronese” che ad un più attento esame si mostrano riconducibili alla mano del Maestro stesso.
Proprio da qui parte la Mostra al Museo del Paesaggio di Verbania, dai capolavori dell’Artista, che non ha bisogno di presentazioni, Paolo Caliari detto il VERONESE.
Le opere del Veronese potrebbero essere state inserite nella Collezione dei Della Valle Casanova Browne intorno ai primi del Novecento: infatti spesso vengono citate in articoli dell'epoca insieme alla maestosa opera di Palma il Giovane raffigurante la Battaglia di Lepanto. Successivamente, per inspiegabili motivi, nel corso del tempo, le due opere sono state dimenticate.
Le due importanti Allegorie di Paolo Veronese (Verona 1528 - Venezia 1588) ritrovate, hanno consentito di ricostruire una serie andata dispersa nel tempo e nota solo attraverso copie. Nel Los Angeles County Museum of Art (LACMA) sono infatti presenti altre due Allegorie che fanno parte dello stesso gruppo, non documentato dalle fonti e di provenienza incerta, forse il vestibolo della Libreria Marciana di Venezia. La monumentalità delle figure, di evidente richiamo michelangiolesco, le tonalità smorzate e il gusto per le rovine, molto diverse dalle architetture palladiane del Veronese maturo, inducono a ritenerle opere giovanili del Maestro. Le due tele verbanesi rappresentano l’Allegoria della Scultura e l’Allegoria con la sfera armillare (Astronomia?) e sono databili al 1553 circa.
Dopo la riscoperta, le opere sono state mandate in restauro a Venaria Reale e poi esposte al pubblico da luglio a ottobre 2014 al Palladio Museum di Vicenza insieme alle due “gemelle” americane.
Le due opere del Veronese, fulcro dell’Esposizione, sono corredate da un video documentario sul loro ritrovamento intitolato “Diario di una scoperta” a cura di Cristina Moro con la regia di Francesco Clerici e un catalogo di approfondimento a cura di Federica Rabai, Direttore del Museo, e Stefano Martinella: di taglio divulgativo, il volume racconterà al pubblico l’importante storia della Collezione di Villa San Remigio, dei loro proprietari e del fermento culturale vivo sul lago Maggiore tra Otto e Novecento.
I contributi porteranno a svelare il contesto nel quale i due Veronese sono giunti sul Lago Maggiore all’epoca e quindi l’importanza di questo grande ritorno nel 2023. Alla presentazione del volume sarà dedicato un evento speciale nel mese di Settembre.
A dieci anni dalla scoperta infatti, le due tele con le Allegorie di Paolo Veronese tornano a Verbania, dopo aver viaggiato tra Torino, Vicenza e Los Angeles. Il documentario racconta, attraverso salti temporali, documenti d’archivio e ricordi personali, le tappe di questo felice ritrovamento, avvenuto durante le ricerche della tesi in storia e critica dell’arte di Cristina Moro, dedicate a ricostruire la collezione Della Valle - Casanova, assemblata tra Otto e Novecento nella Villa San Remigio a Pallanza.
Le tappe del racconto sono intervallate da materiali d’archivio e da fotografie che documentano la storia dei collezionisti, Silvio Della Valle di Casanova e Sophie Browne, e il contesto culturale nel quale si muovevano, in una residenza in stile neorinascimentale, circondati da personaggi legati al mondo dell’arte e della musica e da un giardino costruito in ogni dettaglio.
Il Museo del Paesaggio ha storicamente un legame importante con Villa San Remigio e i coniugi Della Valle Casanova: alcune delle opere più significative delle sue collezioni sono infatti frutto della donazione della famiglia, uno tra tutti il colossale dipinto di Arnaldo Ferraguti “Alla Vanga”.
Le opere donate dall’importante famiglia al Museo costituiranno, in un percorso di visita lungo le sale del piano nobile di Palazzo Viani Dugnani, il filo rosso che condurrà il pubblico, poco a poco, a scoprire le due grandi allegorie e la loro storia.
La mostra ha ricevuto il patrocinio della Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero, della Regione Piemonte e della Città di Verbania e il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione CRT.
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