Dall’Italia ad Auschwitz
Dal 30 Maggio 2024 al 04 Giugno 2024
Verona
Luogo: Liceo statale Galileo Galilei
Indirizzo: Via San Giacomo 11
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.museodellashoah.it
Il 27 maggio 2024 alle ore 10.00, nella prestigiosa sala convegni del piano Nobile della Gran Guardia di Verona, la Fondazione Museo della Shoah, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Verona, presenterà la mostra itinerante “Dall’Italia ad Auschwitz”. L’esposizione sarà successivamentevisitabile dal 30 maggio al 4 giugno presso il liceo statale Galileo Galilei di Verona.
L'evento sarà aperto dall'Assessore alle politiche giovanili e di partecipazione, pari opportunità, innovazione, Memoria Storica e Diritti Umani, Jacopo Buffolo, con i saluti istituzionali. Seguiranno un video messaggio del Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, e i saluti della Presidente della Comunità Ebraica di Verona, Anna Maria Trenti Kaufman.
Quella di Verona rappresenta l’ultima tappa dell’anno per questa mostra, che ha viaggiato attraverso sei regioni italiane, da nord a sud e isole comprese. Le città precedenti che hanno ospitato l’esposizione sono state: Palermo, Cagliari, Perugia, Casale Monferrato, Roma e Firenze.
Il progetto è stato realizzato grazie al supporto dell’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di creare un percorso culturale che ha permesso a moltissimi studenti e visitatori di ripercorrere le tappe della deportazione degli ebrei italiani.
La mostra racconta la storia delle persone arrestate tra il 1943 e il 1944 nel territorio italiano e deportate nel complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. Essa descrive in particolare le vicende delle persone di origini ebraiche, compresi gli ebrei stranieri rifugiatisi in Italia e gli ebrei delle isole del Dodecaneso. Inoltre, grazie a recenti indagini storiografiche, emerge una realtà più ampia della deportazione “politica”, che coinvolse soprattutto donne residenti nel Litorale Adriatico (Adriatisches Küstenland), e include anche un piccolo numero di rom, fino ad oggi poco noto.
Durante la presentazione, verranno premiati alcuni studenti particolarmente meritevoli per i lavori svolti nell’ambito del Social Book Club, un concorso didattico che combina la lettura con l’uso sano e consapevole dei social media., con la presenza di 150 studenti.
L'evento sarà aperto dall'Assessore alle politiche giovanili e di partecipazione, pari opportunità, innovazione, Memoria Storica e Diritti Umani, Jacopo Buffolo, con i saluti istituzionali. Seguiranno un video messaggio del Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, e i saluti della Presidente della Comunità Ebraica di Verona, Anna Maria Trenti Kaufman.
Quella di Verona rappresenta l’ultima tappa dell’anno per questa mostra, che ha viaggiato attraverso sei regioni italiane, da nord a sud e isole comprese. Le città precedenti che hanno ospitato l’esposizione sono state: Palermo, Cagliari, Perugia, Casale Monferrato, Roma e Firenze.
Il progetto è stato realizzato grazie al supporto dell’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di creare un percorso culturale che ha permesso a moltissimi studenti e visitatori di ripercorrere le tappe della deportazione degli ebrei italiani.
La mostra racconta la storia delle persone arrestate tra il 1943 e il 1944 nel territorio italiano e deportate nel complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. Essa descrive in particolare le vicende delle persone di origini ebraiche, compresi gli ebrei stranieri rifugiatisi in Italia e gli ebrei delle isole del Dodecaneso. Inoltre, grazie a recenti indagini storiografiche, emerge una realtà più ampia della deportazione “politica”, che coinvolse soprattutto donne residenti nel Litorale Adriatico (Adriatisches Küstenland), e include anche un piccolo numero di rom, fino ad oggi poco noto.
Durante la presentazione, verranno premiati alcuni studenti particolarmente meritevoli per i lavori svolti nell’ambito del Social Book Club, un concorso didattico che combina la lettura con l’uso sano e consapevole dei social media., con la presenza di 150 studenti.
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