Dante nel Viaggio
J.B. Carpeaux, Conte Ugolino e figli
Dal 20 December 2021 al 20 December 2021
Viterbo
Luogo: Museo della Ceramica della Tuscia
Indirizzo: Via Cavour 67
Costo del biglietto: ingresso libero ad esaurimento posti su prenotazione; è obbligatorio presentare il green pass rafforzato all’ingresso e indossare la mascherina
Telefono per informazioni: +39 0761 223674
E-Mail info: museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it,
Lunedì 20 dicembre 2021 alle ore 16:45, presso il Museo della Ceramica della Tuscia, verrà inaugurata la mostra temporanea “Dante nel Viaggio” che vedrà l’esposizione al pubblico dell’opera “Il Conte Ugolino e i suoi figli” di Jean Baptiste Carpeaux: un gruppo scultoreo di grande intensità, suggestivo e tormentato in cui viene immortalato l’angosciato padre mentre resiste all’offerta dei suoi figli che vorrebbero dargli in pasto il loro stesso corpo per sfamarlo.
Jean Baptiste Carpeaux durante il suo soggiorno a Roma (1854-1861) rimasto affascinato dall’arte e dalla letteratura italiana, in particolare da Dante, volle dedicare ad uno dei personaggi più interessanti della Divina Commedia una delle sue opere più conosciute. L’opera esposta al Museo della Ceramica della Tuscia rappresenta un modello in terracotta, o un ripresa, del famoso gruppo marmoreo esposto al Metropolitan Museum di New York e dell’opera in bronzo conservata al Museé D’Orsay a Parigi.
L’evento “Dante nel Viaggio” è realizzato dalla Fondazione Carivit con il contributo della Regione Lazio,per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e sarà introdotto dal Prof. Filippo Grazzini, Professore Associato di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi della Tuscia - Dipartimento Scienze Umanistiche e Comunicazione, con un intervento dal titolo “L’uomo, la bestia e la pietà: considerazioni sul canto del conte Ugolino”. Interverranno il Presidente della Fondazione Carivit Dott. Marco Lazzari, l’Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo Dott. Marco De Carolis e il Direttore del Museo della Ceramica della Tuscia Dott.ssa Elisabetta De Minicis.
Jean Baptiste Carpeaux durante il suo soggiorno a Roma (1854-1861) rimasto affascinato dall’arte e dalla letteratura italiana, in particolare da Dante, volle dedicare ad uno dei personaggi più interessanti della Divina Commedia una delle sue opere più conosciute. L’opera esposta al Museo della Ceramica della Tuscia rappresenta un modello in terracotta, o un ripresa, del famoso gruppo marmoreo esposto al Metropolitan Museum di New York e dell’opera in bronzo conservata al Museé D’Orsay a Parigi.
L’evento “Dante nel Viaggio” è realizzato dalla Fondazione Carivit con il contributo della Regione Lazio,per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e sarà introdotto dal Prof. Filippo Grazzini, Professore Associato di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi della Tuscia - Dipartimento Scienze Umanistiche e Comunicazione, con un intervento dal titolo “L’uomo, la bestia e la pietà: considerazioni sul canto del conte Ugolino”. Interverranno il Presidente della Fondazione Carivit Dott. Marco Lazzari, l’Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo Dott. Marco De Carolis e il Direttore del Museo della Ceramica della Tuscia Dott.ssa Elisabetta De Minicis.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 December 2025 al 20 April 2026
Caserta | Reggia di Caserta
Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa
-
Dal 19 December 2025 al 23 March 2026
Torino | Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Il castello ritrovato. Palazzo Madama dall’età romana al medioevo
-
Dal 17 December 2025 al 19 January 2026
Roma | Palazzo della Cancelleria
De Humana Mensura di Linda Karshan
-
Dal 18 December 2025 al 12 April 2026
Firenze | Gallerie degli Uffizi
Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee
-
Dal 11 December 2025 al 9 April 2026
Firenze | Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Icone di Potere e Bellezza
-
Dal 11 December 2025 al 11 January 2026
Roma | Palazzo Esposizioni Roma
Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l’eredità di Enrico Mattei