Sezione VIII.1-2, la moneta di Diocleziano
Guida Aquileia
Con la barba ben curata e una corona d’alloro intorno alla testa, l’imperatore Diocleziano brilla sulla superficie di una preziosa moneta d’oro conservata al Museo Archeologico.
Fu proprio il sovrano di origine dalmata a istituire la zecca di Aquileia: a partire dal 295 d.C. in città furono attive tre officine, il cui simbolo era segnato sul rovescio di ogni moneta. L’esemplare di cui parliamo, tuttavia, risale a circa dieci anni prima e arriva dalla Capitale, legata ad Aquileia da un continuo traffico di merci e di persone.
Questo è solo un esempio delle migliaia di monete antiche conservate al Museo Archeologico, ritrovate tutte nel territorio aquileiese: dall’Impero romano al Medioevo, la storia si racconta attraverso esemplari in bronzo, oro e argento datati a partire dal IV secolo a.C.
Fu proprio il sovrano di origine dalmata a istituire la zecca di Aquileia: a partire dal 295 d.C. in città furono attive tre officine, il cui simbolo era segnato sul rovescio di ogni moneta. L’esemplare di cui parliamo, tuttavia, risale a circa dieci anni prima e arriva dalla Capitale, legata ad Aquileia da un continuo traffico di merci e di persone.
Questo è solo un esempio delle migliaia di monete antiche conservate al Museo Archeologico, ritrovate tutte nel territorio aquileiese: dall’Impero romano al Medioevo, la storia si racconta attraverso esemplari in bronzo, oro e argento datati a partire dal IV secolo a.C.