L’edificio apparteneva a un ramo della famiglia Albizi, due membri del quale chiesero alla Signoria di mutare il proprio nome in Alessandri (1372), per prendere le distanze dalle posizioni politiche del resto della famiglia. Il palazzo fu dato alle fiamme e saccheggiato durante la rivolta dei Ciompi del 1348. L’aspetto esterno risale all’intervento di restauro realizzato nei primi anni del XV secolo sebbene la parte inferiore, caratterizzata da un bugnato con blocchi di grandezza irregolare, risalga al Trecento.

DA SAPERE: Il senatore Giovanni Albizi, presidente dell’Accademia di Belle Arti e direttore degli Uffizi, vi lasciò soggiornare in più occasioni lo scultore Antonio Canova, cui era legato da profonda amicizia.