Mostra Una mostra impossibile a Napoli. Le informazioni sulla mostra Una mostra impossibile, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Una mostra impossibile del museo San Domenico Maggiore di Napoli.

Raffaello Sanzio, La Madonna di Foligno, olio su tavola trasportata su tela, 1511-1512, 320 × 194 cm, Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano.

Raffaello Sanzio, La Madonna di Foligno,  olio su tavola trasportata su tela, 1511-1512, 320 × 194 cm, Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano.

Mappa

  • Città: Napoli
  • Provincia: Napoli
  • Indirizzo: vicolo San Domenico Maggiore 18
  • Telefono: +39 081 0102005
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Una mostra impossibile

Leonardo, Raffaello, Caravaggio


  • Luogo: San Domenico Maggiore
  • Enti promotori:
    • Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura e al Turismo
    • Associazione Pietrasanta - Polo Culturale
  • Città: Napoli
  • Provincia: Napoli
  • Data inizio: 01 Dicembre 2013
  • Data fine: 30 Giugno 2014
  • Costo del biglietto: intero € 5, gratuito bambini fino a 6 anni e gruppi scolastici organizzati, ridotto dai 6 ai 12 anni € 3
  • Telefono per informazioni: +39 081 0102005
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Il meraviglioso complesso monumentale di San Domenico Maggiore ospiterà per cinque mesi, dal 3 dicembre fino al 21 aprile 2014, la suggestiva esposizione Una mostra impossibile: 117 dipinti e affreschi dei tre grandi maestri di fama mondiale Leonardo, Raffaello e Caravaggio saranno esposti in un unico ambiente, in scala 1:1 e ad altissima risoluzione. A rendere possibile questa suggestiva ed incantevole “mostra impossibile” la tecnologia e le potenzialità della“riproducibilità digitale” per vantaggi soprattutto in termini di divulgazione.
Infatti, seppur trattandosi di copie e non degli originali, fino ad aprile sarà possibile recarsi nel convento di San Domenico Maggiore ed ammirare, in ordine cronologico, i capolavori più celebri della storia dell’arte, riprodotti su pannelli retroilluminati in dimensione reale, dall’effetto incredibilmente realistico che amplifica la percezione di un dipinto vero e proprio.
Il progetto Le Mostre Impossibili – L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale, è stato ideato e diretto da Renato Parancandolo, con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, sta girando l’Italia da qualche anno e anche tutto il mondo, da Chicago a Malta.
Questa mostra espone diciassette riproduzioni di dipinti di Leonardo, trentasette di Raffaello e ben sessantaquattro di Caravaggio, realizzate sulla base di procedimenti digitali sofisticatissimi, che non sarebbero stati pensabili, e ancor meno fattibili, anche soltanto quindici anni fa.
Già avviate nel 2003, con l’esposizione dedicata al Caravaggio negli spazi di Castel Sant’Elmo a Napoli, le “mostre impossibili” hanno cono- sciuto nell’arco di un decennio un considerevole successo. La nuova iniziativa, che si tiene, nella stessa città di avvio di tali rassegne, nel com- plesso conventuale di San Domenico Maggiore, raduna semplicemente i materiali finora oggetto di mostre monografiche dedicate a tre prota- gonisti della storia dell’arte in Italia in età moderna, senz’alcuna intenzio- ne di stabilire nessi tra gli stessi. Ciò non rientra, per il momento, nelle finalità delle “mostre impossibili”. Le tre unità della mostra vanno pertan- to considerate, secondo un ordine rigorosamente cronologico – comin- ciando dal più ristretto nucleo dedicato a Leonardo da Vinci, continuan- do con quello riservato a Raffaello Sanzio e concludendosi con la più folta sezione caravaggesca –, come momenti distinti e non comunicanti.
La sezione più corposa della mostra, dunque, è quella incentrata sul Caravaggio. E, in quanto include un numero amplissimo di opere del maestro, essa realizza una mostra dell’opera del Caravaggio senza precedenti; e non solo perché è molto più comprensiva di quanto non riuscirono a essere tutte le altre mostre organizzate durante l’ultimo mezzo secolo, a incominciare da quella foltissima e giustamente celebre del 1951 a Milano, bensì perché, a causa dei proibitivi impedimenti deri- vanti da ragioni diverse e intrecciate, quali lo stato di conservazione, la saldezza dei supporti, l’ampiezza delle dimensioni, la difficoltà della rimozione e i rischi del trasporto, una mostra di altrettante opere origina- li del Caravaggio era e resta impossibile in assoluto. Non per nulla, il sottotitolo dell’impresa del 2003 e di quella odierna parla appunto di “mostra impossibile”.