Jacopo Torriti

Roma 1250 - Roma 1350

© Arte.it | Jacopo Torriti, Il Volto del Creatore, sinopia dalla Creazione di Adamo, 1250 circa, Assisi, Basilica superiore di San Francesco

Con Rusuti e Cavallini costituisce la principale triade di pittori a cavallo tra '200 e '300 a Roma. Fu un frate francescano e deve probabilmente il suo nome alla provenienza da Torrita di Siena, secondo un'interpretazione tutta ancora da confermare. Si formò a Roma, ma ebbe tra i suoi principali maestri Cimabue, presente a Roma nel 1272, con il quale certamente collaborò; nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi dove dipinse alcune delle Storie dell'Antico Testamento e della Vita di Cristo. A Roma il primo grande lavoro fu il mosaico absidale per San Giovanni in Laterano con la Croce Mistica tra Vergine, Battista e Santi (1291), profondamente compromesso dalla sua ricollocazione nella nuova abside nel 1878, ma firmato dall'artista che inserì anche il suo autoritratto. Seguì la committenza di papa Niccolò IV per l'abside di Santa Maria Maggiore, raffigurante l'Incoronazione della Vergine e Storie di Maria (1295-96), anch'esse firmate e datate in basso. Tra le opere attribuitegli vanno ricordati gli affreschi della Cappella di Santa Rosa da Viterbo in Santa Maria in Aracoeli, le scene con i Martiri dei Santi del Sancta Sanctorum lateranense e una parte delle Allegorie dell'Aula Gotica dei Santi Quattro Coronati.

Biografia di Gianni Pittiglio



Le opere