Costruita per i francescani alla metà del Duecento (1250-68) sopra il tempio di Giunone Moneta e del monastero benedettino dell’VIII secolo intitolato Santa Maria in Capitolio, deve il suo nome alla leggenda dell’apparizione della Vergine a Ottaviano Augusto. Alla progettazione partecipò Arnolfo di Cambio e l’abside, demolita da Pio IV nel 1564, venne affrescata da Pietro Cavallini. All’inizio dell’ ‘800, durante l’occupazione francese, fu sconsacrata e utilizzata come stalla

DA SAPERE: Il 1° febbraio 1994 venne rubato il cosiddetto “bambinello” dell’Aracoeli, scultura quattrocentesca e oggetto di straordinaria devozione popolare, che la tradizione vuole sia stata realizzata con il legno di uno degli ulivi del Getsemani evangelico.