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Trastevere, Gianicolo, Testaccio

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Tra le primissime opere romane dell’artista fiorentino, che si stabilì in città nel 1531, risente di un’ambientazione architettonica desunta dalla pittura dell’ultimo Raffaello e delle figure in torsione con panneggi classicisti tipici di Giulio Romano e Penni. Nella tavola c’è già la grande capacità del pittore di rendere “leggero” ogni tipo di soggetto, sacro o profano che sia.