Antonio di Giovanni de Antonio (Antonello da Messina)

Messina 1430 ca - Messina 02/1479

© Arte.it | Antonello da Messina, Ritratto d'uomo (Michele Vianello?), 1475 circa, Tempera e olio su tavola, 25.2 x 31 cm, Galleria Borghese, Roma | Foto: © 2018 Foto Scala, Firenze

Principale esponente della pittura siciliana del XV secolo, riuscì a coniugare la luce e l'attenzione per il dettaglio della pittura fiamminga alla spazialità tipica della pittura italiana. I suoi ritratti sono famosi per la profondità psicologica.

Le scarse notizie circa la vita di questo artista riferiscono alla sua attività in Sicilia e in Calabria a partire dal 1457. E' noto anche un soggiorno a Venezia e a Milano (1475-76). La formazione si svolse tra il 1450 e il 1460 a Napoli, come apprendista nella bottega di Colantonio. Qui entrò in contatto con la pittura fiamminga, spagnola e provenzale.

Tra le prime opere Abramo visitato dagli angeli e S. Gerolamo di Reggio Calabria e Crocifissione di Sibiu, risentono degli influssi della pittura straniera che si operavano alla corte angioina di Napoli. Nelle opere successive, Il Cristo benedicente del 1465 (Londra), la Crocifissione di Aversa (1475) e l'Annunciazione di Siracusa (1475) le forme diventano semplici e quasi astratte, con una luce purissima, mentre è del 1476 il massimo esempio della sua arte, il San Sebastiano del Museo di Dresda.

Nello stesso anno realizzò l'Annunciata di Palermo: l'opera rappresenta uno dei traguardi fondamentali della pittura rinascimentale italiana, grazie alla sua assolutezza formale. Sempre nel 1476 dipinse il Ritratto d'uomo, detto Ritratto Trivulzio, del Museo Civico d'Arte Antica di Torino.



Le opere