È nel Cinquecento che Venezia conquista e afferma definitivamente il ruolo di cerniera tra l’Oriente e l’Occidente, passando da essere semplice piattaforma per scambi di natura commerciale a luogo dove si mescolano culture, tradizioni, saperi.
Sfruttando l’imponente rete logistica della quale solo una città mercantile come Venezia poteva disporre, Manuzio riuscì a immaginare e realizzare il suo straordinario programma che per la prima volta prevedeva di rendere disponibili al pubblico degli studiosi e di letterati del suo tempo i grandi classici della cultura greca, da Omero ad Aristotele, da Sofocle a Euripide a Tucidide, per poi raccogliere i testi latini da Virgilio a Cicerone, da Orazio a Ovidio, a Catullo, a Properzio, Lucrezio, Giovenale, Marziale, e ancora ebraici e italiani della nuova letteratura in volgare.
Proprio grazie a Manuzio e alla sua collaborazione con Pietro Bembo, il volgare si affermava, accanto al latino, come la lingua della contemporaneità in tutta Europa, confermandosi tale secondo il canone che elesse Dante, Petrarca e Boccaccio come modelli.
La circolazione di questo patrimonio di testi e di idee non solo contribuì a creare una cultura comune europea, capace di integrare l’ambito classico greco-romano al mondo moderno e contemporaneo, ma favorì l’emergere di temi e motivi assolutamente nuovi anche nel campo delle arti figurative; maestri quali Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Jacopo de’ Barbari trassero decisa ispirazione dai testi della classicità greca e latina, ora finalmente fruibili con facilità anche da un pubblico laico.
Un’importante sezione del percorso espositivo sarà dedicata all’intenso rapporto che legò Aldo alla cultura del nord d’Europa e a Erasmo da Rotterdam. Il filosofo olandese - che per pubblicare la nuova e definitiva edizione dei suoi Adagia visse a Venezia, ospite della famiglia di Manuzio per quasi un anno - oltre ad apprezzare la cura delle edizioni aldine, riteneva che fosse di importanza fondamentale, per la circolazione e trasmissione del suo pensiero in tutta Europa, che i suoi lavori fossero stampati proprio da Manuzio.
La mostra non mancherà di proporre la Hypnerotomachia Poliphili, il libro illustrato più celebre e raffinato di Aldo Manuzio con fantasiose xilografie forse approntate su disegno del miniatore Benedetto Bordon.
Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia è promossa dal Comitato per il V Centenario della morte di Aldo Manuzio e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, principale donor partner World Monuments Fund, in memoria di George e Vera Kaestlin-Bock.
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FOTO: Aldo Manuzio e la nascita di una nuova Europa
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