Nella Valle dei Templi dal 26 luglio

Da Botticelli a Balla, i Tesori d’Italia ad Agrigento Capitale della Cultura

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma | Giacomo Balla, Un'onda di luce, 1943. 
 

Francesca Grego

17/07/2024

Agrigento - Sessanta capolavori realizzati dal XV al XX secolo, rappresentativi delle venti regioni della penisola, ciascuna con i suoi artisti e i suoi musei: sono i Tesori d’Italia selezionati per la grande mostra che apre la stagione di Agrigento Capitale della Cultura 2025. In prestito da collezioni pubbliche e private distribuite in tutto il paese, comporranno il mosaico ricco e sfaccettato di una realtà artistica unica come quella italiana, dove ogni territorio ha avuto scuole, tradizioni e specificità proprie. Un racconto lungo 18 mesi, dal 26 luglio 2024 a dicembre 2025, che vedrà dipinti e sculture ruotare in gruppi di venti restituendo ogni volta un nuovo ritratto dell’arte del Belpaese. 


Guido Cagnacci, Allegoria del tempo (la vita umana), 1650. Fondazione Cavallini Sgarbi

A fare gli onori di casa è il Parco Archeologico della Valle dei Templi, promotore del progetto, nella cornice della Villa Aurea, storica residenza di Sir Alexander Hardcastle, il nobile britannico innamorato dell’archeologia che negli anni Venti del Novecento finanziò scavi e restauri cruciali per il futuro del sito, all’epoca ridotto a una distesa di sterpaglie. Incastonata tra il Tempio della Concordia e quello di Ercole, e costruita proprio accanto alla porta di antichissime fortificazioni, oggi la Villa Aurea diventa lo scenario di un lungo viaggio nella storia dell’arte italiana, tra opere celebri e gioielli da riscoprire. 


Giovanni Girolamo Savoldo, Annunciazione. Olio su tela. Gallerie dell'Accademia, Venezia

A cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano e prodotta da Consorzio Progetto Museo con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, nella sua prima tappa (luglio - novembre 2024) Tesori d’Italia - I grandi capolavori dell’arte sarà l’occasione per ammirare dipinti come il San Sebastiano del Perugino (Umbria), la Madonna in adorazione di Filippo Lippi e Sandro Botticelli (Toscana), l’Allegoria del tempo di Guido Cagnacci (Emilia Romagna), l’Annunciazione di Girolamo Savoldo (Lombardia), la Benedizione di Giacobbe di Bernardo Strozzi (Liguria), accanto a importanti testimonianze del Novecento come l’Autoritratto con il fiore in bocca di Pier Paolo Pasolini (Friuli Venezia Giulia) e a gemme dell’arte moderna come Un’onda di luce di Giacomo Balla (Lazio). 


Luigi Bonazza, Notte d'estate, 1928. Mart, Rovereto