Mostra Patrick Mimran. Out of focus a Venezia. Le informazioni sulla mostra Patrick Mimran. Out of focus, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Patrick Mimran. Out of focus del museo Le Stanze della Fotografia di Venezia.

© Patrick Mimran

© Patrick Mimran

Mappa

  • Città: Venezia
  • Provincia: Venezia
  • Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
  • Telefono: +39 041 2412330
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Patrick Mimran. Out of focus

Patrick Mimran


  • Luogo: Le Stanze della Fotografia
  • Città: Venezia
  • Provincia: Venezia
  • Data inizio: 28 Marzo 2024
  • Data fine: 11 Agosto 2024
  • Telefono per informazioni: +39 041 2412330
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Dal 28 marzo all’11 agosto 2024 aprirà al pubblico la mostra Out of focus, che presenta gli ultimi dieci anni di ricerca fotografica dell’artista Patrick Mimran attraverso 30 fotografie inedite e mai esposte in Italia. 

Nato a Parigi nel 1956, Patrick Mimran è un artista pluridisciplinare. Dagli anni Ottanta ha realizzato opere e installazioni utilizzando quasi tutti i mezzi e i supporti possibili, spaziando dalla fotografia alla tecnologiadalla musica alla multimedialità.



In Out of focus, l’artista ha lavorato principalmente sulla mancanza di nitidezza, non solo dei contorni, ma dell’intera immagine. Se inizialmente l’immagine appare astratta, più la si guarda più si colgono quei dettagli che l’avvicinano al reale. Questo aspetto contrasta con la nitidezza delle immagini a colori in formato più piccolo che accompagnano e definiscono le grandi fotografie.
 
Se lo strumento fotografico è stato progettato per rappresentare la realtà così com’è, Mimran pare utilizzarlo al contrario. Per l’artista il modo migliore per catturare un soggetto, vivente o inanimato, non è quello di rappresentarlo il più fedelmente possibile, ma di allontanarsene fino all’astrazione.
 


«Ci troviamo nella dimensione dell’inconscio, in un perpetuo fluire iconografico di figure indefinibili, che sfidano l’occhio del pubblico a rintracciare la geometria originaria. Si direbbe un’opera costruita unicamente per lasciare spazio all’ambiguità, perché la fotografia, contrariamente alla sua compostezza strumentale, è pura menzogna. Ecco allora che Mimran raccoglie i frutti di quella illusione di verità e prende per mano una dimensione fiabesca e la fa propria. Su questo limite incontrollabile viene restituita all’osservatore la sovranità di interpretare liberamente questa rielaborazione della realtà».
Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia