Cattedrale di Maria Santissima della Bruna e Sant’Eustachio
Matera, Piazza Duomo
- Dove: Matera, Piazza Duomo
- Realizzazione: 1270
- Indirizzo: Piazza duomo
- E-Mail: info@prolocosassidimatera.it
- Telefono: +39 0835 332908
- Apertura: Tutti i giorni: 9 - 19
DESCRIZIONE:
Riaperta nel 2016 dopo 13 anni di restauro, la Cattedrale si erge sulla città dei Sassi dal colle della Civita medievale.
L’esterno, in pietra calcarea, è in stile romanico pugliese. La facciata principale è decorata da un rosone, archetti ciechi e colonnine, oltre che dalle statue della Madonna e dei Santi Pietro, Paolo, Eustachio e Teopista. Sulla facciata destra spicca la Porta dei Leoni. Su tutto svetta il campanile a quattro piani.
L’interno, a croce latina, è un luminoso tripudio barocco. Non mancano preziose opere dei secoli precedenti, come il grande presepe cinquecentesco in pietra dura di Altobello Persio e Sannazaro di Alessano, la cappella rinascimentale dell’Annunziata di Giulio Persio, l’affresco duecentesco della Madonna della Bruna.
A destra dell’ingresso principale si trova un documento della decorazione originaria della chiesa, il Giudizio Finale di Rinaldo da Taranto, mentre alcuni dei capitelli istoriati raffigurano i committenti.
In fondo alla navata sinistra si intravedono, oltre il pavimento di vetro, gli ambienti affrescati di due cappelle preesistenti.
Riaperta nel 2016 dopo 13 anni di restauro, la Cattedrale si erge sulla città dei Sassi dal colle della Civita medievale.
L’esterno, in pietra calcarea, è in stile romanico pugliese. La facciata principale è decorata da un rosone, archetti ciechi e colonnine, oltre che dalle statue della Madonna e dei Santi Pietro, Paolo, Eustachio e Teopista. Sulla facciata destra spicca la Porta dei Leoni. Su tutto svetta il campanile a quattro piani.
L’interno, a croce latina, è un luminoso tripudio barocco. Non mancano preziose opere dei secoli precedenti, come il grande presepe cinquecentesco in pietra dura di Altobello Persio e Sannazaro di Alessano, la cappella rinascimentale dell’Annunziata di Giulio Persio, l’affresco duecentesco della Madonna della Bruna.
A destra dell’ingresso principale si trova un documento della decorazione originaria della chiesa, il Giudizio Finale di Rinaldo da Taranto, mentre alcuni dei capitelli istoriati raffigurano i committenti.
In fondo alla navata sinistra si intravedono, oltre il pavimento di vetro, gli ambienti affrescati di due cappelle preesistenti.
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