Chiesa di San Domenico
Matera, Piazza Vittorio Veneto
- Dove: Matera, Piazza Vittorio Veneto
- Realizzazione: 1230
- Indirizzo: Piazza Vittorio Veneto
- E-Mail: info@prolocosassidimatera.it
- Telefono: +39 0835 332908
DESCRIZIONE:
La Chiesa sorge nella piazza principale della città dei Sassi, all’epoca della costruzione ai margini del centro abitato. Fu edificata nel 1230 insieme al convento domenicano, oggi è sede della Prefettura.
La facciata romanico pugliese ha conservato l’aspetto originario a eccezione della cuspide, tagliata nel XVII secolo. È dominata dalla Ruota della Fortuna, sormontata dall’Arcangelo Michele che uccide il drago. All’interno, a croce latina con tre navate, prevale un Barocco chiaro e luminoso.
Fra il Seicento e il Settecento, la copertura a capriate fu sostituita con una volta a botte e apparvero gli stucchi sulle pareti. La cappella del Rosario, con la pregevole cupola dipinta a cassettoni, fu costruita come ringraziamento alla Madonna dopo la peste del 1630.
Sono degni di nota il sepolcro di Orazio Persio e la cappella della sua famiglia (XVII secolo), le tele di Giovanni Donato Oppido (XVII secolo) e Vito Antonio Conversi (XVIII secolo), le statue cinquecentesche in pietra della Madonna della Sanità e San Pietro da Verona, di Stefano da Putignano. Nella cantoria è custodito un bellissimo organo settecentesco.
La Chiesa sorge nella piazza principale della città dei Sassi, all’epoca della costruzione ai margini del centro abitato. Fu edificata nel 1230 insieme al convento domenicano, oggi è sede della Prefettura.
La facciata romanico pugliese ha conservato l’aspetto originario a eccezione della cuspide, tagliata nel XVII secolo. È dominata dalla Ruota della Fortuna, sormontata dall’Arcangelo Michele che uccide il drago. All’interno, a croce latina con tre navate, prevale un Barocco chiaro e luminoso.
Fra il Seicento e il Settecento, la copertura a capriate fu sostituita con una volta a botte e apparvero gli stucchi sulle pareti. La cappella del Rosario, con la pregevole cupola dipinta a cassettoni, fu costruita come ringraziamento alla Madonna dopo la peste del 1630.
Sono degni di nota il sepolcro di Orazio Persio e la cappella della sua famiglia (XVII secolo), le tele di Giovanni Donato Oppido (XVII secolo) e Vito Antonio Conversi (XVIII secolo), le statue cinquecentesche in pietra della Madonna della Sanità e San Pietro da Verona, di Stefano da Putignano. Nella cantoria è custodito un bellissimo organo settecentesco.
COMMENTI
Mappa