Fabriano e il suo territorio protagoniste grazie alla cultura

Da Giotto a Gentile, la mostra chiude in bellezza

Gentile da Fabriano, Stimmate di San Francesco, tempera su tavola. Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani Rocca
 

L.S.

20/01/2015

Ancona - Dopo una proroga di due mesi, il 18 gennaio si è conclusa la mostra “Da Giotto a Gentile” che fino all’ultimo giorno ha registrato code all’ingresso. 75mila le presenze totali dal giorno dell’apertura al pubblico, avvenuta il 26 luglio scorso. Visitatori provenienti da tutta Italia che oltre ad ammirare le 100 opere esposte presso la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” hanno visitato la Chiesa di Sant’Agostino con le Cappelle Giottesche, la Chiesa di San Domenico con la Cappella di Sant’Orsola, la Cattedrale di San Venanzio, le Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce.

Come sottolineato in diverse occasioni dal curatore Vittorio Sgarbi, l’esposizione ha cambiato l’approccio alla storia dell’arte tra Due e Trecento riconoscendo nuova rilevanza alla scuola di Fabriano.

Al rigore scientifico dell’esposizione a cui è stato riconosciuto grande successo da parte di pubblico e critica, si somma la soddisfazione espressa dall’intera città di Fabriano e dal territorio circostante che attraverso la cultura hanno ottenuto risultati anche nel circuito turistico ed economico, ratificando la forza di un modello su cui il Sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, intende continuare a ragionare “incentrando ulteriori interventi sul grande patrimonio artistico e culturale del nostro territorio”.

“L’exploit straordinario della mostra - ha concluso il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca - rafforza la strategia del governo regionale che ha individuato nella cultura legata al turismo e al paesaggio, un nuovo motore di sviluppo per il nostro territorio”.

Già si rincorrono voci di una nuova possibile grande iniziativa museale per il 2016.


Consulta anche:
Fabriano meta obbligata con la mostra "Da Giotto a Gentile"