Dal 3 settembre 2016 all'8 gennaio 2017
La Maddalena nella storia dell'arte
Carlo Crivelli, Santa Maria Maddalena, 1470-1473, Polittico di Montfiore (Particolare), Montefiore dell'As, Ascoli Piceno
L.Sanfelice
30/08/2016
Ancona - La programmazione culturale dedicata al Giubileo della Misericordia giunge ad uno dei suoi capitoli più interessanti con l'inaugurazione, presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, della mostra “La Maddalena, tra peccato e penitenza”.
La memoria della santa, prima testimone e messaggera della resurrezione di Cristo, ha riacquistato solennità con la recente decisione di Papa Francesco di elevarla al pari degli apostoli.
Il percorso, curato da Vittorio Sgarbi con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, trova pertanto ancor più opportuna collocazione all'interno del palinsesto per l'Anno Santo e raccoglie una quarantina di opere ispirate agli episodi della vita della Maddalena che nel corso dei secoli sedusse molti artisti dando luogo ad una ricca iconografia e ad opere sublimi come la tavola di Carlo Crivelli. Proprio questo dipinto segna l'inizio del cammino per i visitatori e introduce i temi del peccato che lampeggia nello sguardo ammaliatore di Maria di Magdala e della conversione simbolicamente rappresentata nella fenice che decora la manica del suo abito.
Tanto unica e intrigante fu la sua figura che all'epoca della controriforma la sua fortuna crebbe e nel tempo persino artisti meno sensibili ai temi sacri come Canova non poterono resistere al potere del suo ravvedimento.
La memoria della santa, prima testimone e messaggera della resurrezione di Cristo, ha riacquistato solennità con la recente decisione di Papa Francesco di elevarla al pari degli apostoli.
Il percorso, curato da Vittorio Sgarbi con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, trova pertanto ancor più opportuna collocazione all'interno del palinsesto per l'Anno Santo e raccoglie una quarantina di opere ispirate agli episodi della vita della Maddalena che nel corso dei secoli sedusse molti artisti dando luogo ad una ricca iconografia e ad opere sublimi come la tavola di Carlo Crivelli. Proprio questo dipinto segna l'inizio del cammino per i visitatori e introduce i temi del peccato che lampeggia nello sguardo ammaliatore di Maria di Magdala e della conversione simbolicamente rappresentata nella fenice che decora la manica del suo abito.
Tanto unica e intrigante fu la sua figura che all'epoca della controriforma la sua fortuna crebbe e nel tempo persino artisti meno sensibili ai temi sacri come Canova non poterono resistere al potere del suo ravvedimento.
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