Le vie dell'Expo
Asti siede a tavola con le antiche civiltà
Casa dei Casti Amanti, Pompei
L.S.
26/01/2015
Asti - Le abitudini alimentari nell’antichità, tramandate per mezzo di testimonianze artistiche e letterarie saranno oggetto di indagine nell’esposizione “Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell'Italia antica”, in programma al Palazzo Mazzetti di Asti dal 7 marzo al 5 luglio.
Il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” è la fonte di ispirazione della mostra che siederà a tavola con Greci, Etruschi, Romani per riflettere sul ruolo del cibo nella creazione dell’identità culturale di un popolo, anche attraverso il peso da esso esercitato nelle sfere sociali e religiose.
Il visitatore invitato ad un banchetto di età romana, si troverà coinvolto in un percorso a ritroso che lavorando sulla combinazione di tecnologia e archeologia, proporrà la ricostruzione delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani e di quelle relative ad altre grandi civiltà che ne precedettero la fondazione.
Tra le fonti storiche oltre a numerosi testi scritti come il manuale di ricette di Apicio e la cena di Trimalcione descritta nel Satyricon, un ruolo fondamentale è svolto dai dati raccolti nell’area vesuviana di Pompei, Ercolano e Stabia dove l’eruzione del 79 d.C. fermò il tempo immortalando ambienti arredati, impronte di coltivazioni, reperti botanici e zoologici, e carbonizzando anche il cibo.
Il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” è la fonte di ispirazione della mostra che siederà a tavola con Greci, Etruschi, Romani per riflettere sul ruolo del cibo nella creazione dell’identità culturale di un popolo, anche attraverso il peso da esso esercitato nelle sfere sociali e religiose.
Il visitatore invitato ad un banchetto di età romana, si troverà coinvolto in un percorso a ritroso che lavorando sulla combinazione di tecnologia e archeologia, proporrà la ricostruzione delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani e di quelle relative ad altre grandi civiltà che ne precedettero la fondazione.
Tra le fonti storiche oltre a numerosi testi scritti come il manuale di ricette di Apicio e la cena di Trimalcione descritta nel Satyricon, un ruolo fondamentale è svolto dai dati raccolti nell’area vesuviana di Pompei, Ercolano e Stabia dove l’eruzione del 79 d.C. fermò il tempo immortalando ambienti arredati, impronte di coltivazioni, reperti botanici e zoologici, e carbonizzando anche il cibo.
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