Andrea Morucchio in mostra con "Enjoy the silence"
Andrea Morucchio, La Habana #04, 2009
26/03/2012
Bergamo - Alla Shots Gallery di Bergamo è in corso, sino al 3 maggio, l'esposizione di Andrea Morucchio "Enjoy the silence".
In mostra saranno presentate 15 immagini che raccontano il "silenzio dell'architettura". Cesare Colombo, nel testo critico elaborato per l'occasione scrive: “L’indagine urbana che fotografi autori, in tutto il mondo, stanno oggi conducendo, è un’ indagine artistica e contemporaneamente esistenziale... L’uomo è qui assente ma presente, tutto appare artificiale, eppure vissuto. Tutto è manufatto. A Cuba come a Venezia, o in Sicilia... Queste fotografie non sono decorative, malgrado tutto. Sono il frutto di un recupero raffinato di forme, dentro cui stanno però chiusi dei pezzi della nostra vita. Vicende non facilmente narrabili, enigmi privati e sociali. Sono fotografie che si possono leggere in modo veloce, occhiate piene di dinamismo. Ma che si può tentare anche di decifrare con lentezza e rispetto. Noi possiamo trovare qui l’eco di nostre emozioni, di lontane esperienze, di ricordi dolcissimi o di oscure tensioni. Alla fine, c’è un po’ di noi stessi in ognuna.” Andrea Morucchio (Venezia 1967) inizia l’attività di fotografo nel 1989, realizzando alla metà degli anni ‘90 un importante ciclo di lavori legati alle permanenze a Cuba e in Nepal. Dalla fine degli anni ‘90 amplia la propria ricerca linguistica - sovente supportata da riflessioni di carattere politico-sociale - su diversi fronti, dalla scultura all’installazione, dal video alla fotografia, alla performance. Nel 2007, in concomitanza con la 52^ Biennale di Venezia, presenta un’articolata installazione multimediale site-specific intitolata Laudes Regiae nell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca (Venezia). Nel 2008 ha avuto una personale al Centro Culturale Candiani, Mestre, dedicata al lavoro fotografico svolto a Cuba nel ‘95 (Cuba, un Popolo una Nazione). Nel 2009 partecipa alla collettiva Krossing, evento collaterale della 53^ Biennale di Venezia, con il trittico fotografico Improvviso terrore mi sospende il fiato e allarga nella notte gli occhi, Forte Marghera, Venezia. Nel 2011 durante la 54^ Biennale di Venezia allestisce nella Sala 10 della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia la personale Back in Black. In mostra una selezione di opere particolarmente rappresentative del percorso artistico di Andrea Morucchio il cui legame formale più evidente è il colore nero. Sue opere sono conservate presso il Museo del Vetro di Murano e il Museum of Old and New Art di Hobart, Australia.
In mostra saranno presentate 15 immagini che raccontano il "silenzio dell'architettura". Cesare Colombo, nel testo critico elaborato per l'occasione scrive: “L’indagine urbana che fotografi autori, in tutto il mondo, stanno oggi conducendo, è un’ indagine artistica e contemporaneamente esistenziale... L’uomo è qui assente ma presente, tutto appare artificiale, eppure vissuto. Tutto è manufatto. A Cuba come a Venezia, o in Sicilia... Queste fotografie non sono decorative, malgrado tutto. Sono il frutto di un recupero raffinato di forme, dentro cui stanno però chiusi dei pezzi della nostra vita. Vicende non facilmente narrabili, enigmi privati e sociali. Sono fotografie che si possono leggere in modo veloce, occhiate piene di dinamismo. Ma che si può tentare anche di decifrare con lentezza e rispetto. Noi possiamo trovare qui l’eco di nostre emozioni, di lontane esperienze, di ricordi dolcissimi o di oscure tensioni. Alla fine, c’è un po’ di noi stessi in ognuna.” Andrea Morucchio (Venezia 1967) inizia l’attività di fotografo nel 1989, realizzando alla metà degli anni ‘90 un importante ciclo di lavori legati alle permanenze a Cuba e in Nepal. Dalla fine degli anni ‘90 amplia la propria ricerca linguistica - sovente supportata da riflessioni di carattere politico-sociale - su diversi fronti, dalla scultura all’installazione, dal video alla fotografia, alla performance. Nel 2007, in concomitanza con la 52^ Biennale di Venezia, presenta un’articolata installazione multimediale site-specific intitolata Laudes Regiae nell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca (Venezia). Nel 2008 ha avuto una personale al Centro Culturale Candiani, Mestre, dedicata al lavoro fotografico svolto a Cuba nel ‘95 (Cuba, un Popolo una Nazione). Nel 2009 partecipa alla collettiva Krossing, evento collaterale della 53^ Biennale di Venezia, con il trittico fotografico Improvviso terrore mi sospende il fiato e allarga nella notte gli occhi, Forte Marghera, Venezia. Nel 2011 durante la 54^ Biennale di Venezia allestisce nella Sala 10 della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia la personale Back in Black. In mostra una selezione di opere particolarmente rappresentative del percorso artistico di Andrea Morucchio il cui legame formale più evidente è il colore nero. Sue opere sono conservate presso il Museo del Vetro di Murano e il Museum of Old and New Art di Hobart, Australia.
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