Su #bresciamusei le collezioni si raccontano
Le iniziative digitali dei Musei di Brescia: un viaggio nella bellezza in attesa della rinascita
La Vittoria Alata di Brescia, Bronzo, 250 a.C., Museo Santa Gulia | Courtesy © Turismo Brescia
Samantha De Martin
19/03/2020
Brescia - È la città più colpita, assieme a Bergamo, dal drammatico effetto domino del contagio da Covid-19. Ma Brescia non perde la forza di lottare e affida alla bellezza dei suoi Musei il compito di regalare agli animi un’ancora di salvezza e, si spera prestissimo, di rinascita.
Fondazione Brescia Musei ha, per questo motivo, approntato un palinsesto digitale ricco di iniziative, destinato a riempire le prossime tre settimane, durante le quali i Musei bresciani, come d’altra parte quelli di tutta Italia, rimarranno chiusi.
D’accordo, nessuna idea potrà essere talmente geniale da rimpiazzare un’opera d’arte “dal vero”, come il magnifico Redentore benedicente, l’Angelo di Raffaello, o ancora la sublime Vittoria Alata custodita nel Museo di Santa Giulia.
Ma in ogni sua forma, l'arte, anche se a distanza, può rendere meno dure le giornate, con i "soavi licor" emanati da capolavori senza tempo.
Il viaggio virtuale alla scoperta delle collezioni e dei tesori bresciani ha inizio tutti i giorni alle 8. Si prosegue, alle 13, con #l’opera del mese, un video di presentazione del format di successo l'Opera del Mese. Da non perdere, domenica 29 marzo alle 15.30, l’approfondimento, a cura dell’archeologo Sergio Fontana, sulla splendida anfora di Psiax-Ercole datata 510 a.C.
Tutti i giorni alle 20, grazie all’iniziativa #cartoline dalla città, Brescia si racconta attraverso le più belle immagini inviate dagli Instagramers.
Il palinsesto digital dei Musei di Brescia non trascura i bambini. Il giovedì e il sabato alle 16, tutti sintonizzati sui canali social #bresciamusei per seguire la rubrica che suggerisce a grandi e piccini una serie di sperimentazioni artistiche che prendono spunto dai capolavori dei Musei cittadini.
Le giornate di Sabato 21 e di domenica 22 marzo saranno dedicate ai capolavori della Pinacoteca Tosio Martinengo, per festeggiare virtualmente il suo secondo compleanno. Con la sua importante collezione di opere - da Raffaello a Lotto, da Hayez a Canova e Thorvaldsen - la biblioteca è stata riorganizzata attraverso un nuovo percorso espositivo in 21 sale concepito per restituire al visitatore la complessità del Museo. Ma anche delle sue collezioni, attraverso una riflessione sulla loro storia e sugli orientamenti critici che ne hanno determinato la fisionomia dal tardo-gotico al primo Ottocento.
L’agenda virtuale dei Musei di Brescia prosegue, il lunedì e il mercoledì alle 16, con #CARTA D’IDENTITÀ DI UN'OPERA. Si tratta di brevi podcast nei quali cui a parlare saranno direttamente le opere attraverso la voce dei curatori delle collezioni.
Il martedì e il venerdì, invece, sempre alle 16, toccherà agli operatori dei Servizi Educativi, che vivono tutti i giorni a contatto con queste straordinarie bellezze, scegliere e descrivere la loro opera del cuore.
Ma forse l’appuntamento più atteso è quello che precederà la riapertura. È ora di alzarsi si intitola e sarà un’occasione per raccontare, in modo ironico e poetico, come i Musei si preparano a riabbracciare il loro pubblico.
Avremo anche giorni migliori si intitolava la commovente mostra che accoglieva fino a qualche settimana fa, nella cornice del Museo di Santa Giulia, la drammatica esperienza dell’artista e giornalista curda Zehra Doğan. Certo, una storia diversa da quella che viviamo noi adesso. Ma oggi, più che mai, potremmo fare nostro questo auspicio, che risuona come una certezza, di pace e di speranza per tutti.
Leggi anche:
• "La cultura in casa": il palinsesto digitale dei Musei di Roma
Fondazione Brescia Musei ha, per questo motivo, approntato un palinsesto digitale ricco di iniziative, destinato a riempire le prossime tre settimane, durante le quali i Musei bresciani, come d’altra parte quelli di tutta Italia, rimarranno chiusi.
D’accordo, nessuna idea potrà essere talmente geniale da rimpiazzare un’opera d’arte “dal vero”, come il magnifico Redentore benedicente, l’Angelo di Raffaello, o ancora la sublime Vittoria Alata custodita nel Museo di Santa Giulia.
Ma in ogni sua forma, l'arte, anche se a distanza, può rendere meno dure le giornate, con i "soavi licor" emanati da capolavori senza tempo.
Il viaggio virtuale alla scoperta delle collezioni e dei tesori bresciani ha inizio tutti i giorni alle 8. Si prosegue, alle 13, con #l’opera del mese, un video di presentazione del format di successo l'Opera del Mese. Da non perdere, domenica 29 marzo alle 15.30, l’approfondimento, a cura dell’archeologo Sergio Fontana, sulla splendida anfora di Psiax-Ercole datata 510 a.C.
Tutti i giorni alle 20, grazie all’iniziativa #cartoline dalla città, Brescia si racconta attraverso le più belle immagini inviate dagli Instagramers.
Il palinsesto digital dei Musei di Brescia non trascura i bambini. Il giovedì e il sabato alle 16, tutti sintonizzati sui canali social #bresciamusei per seguire la rubrica che suggerisce a grandi e piccini una serie di sperimentazioni artistiche che prendono spunto dai capolavori dei Musei cittadini.
Le giornate di Sabato 21 e di domenica 22 marzo saranno dedicate ai capolavori della Pinacoteca Tosio Martinengo, per festeggiare virtualmente il suo secondo compleanno. Con la sua importante collezione di opere - da Raffaello a Lotto, da Hayez a Canova e Thorvaldsen - la biblioteca è stata riorganizzata attraverso un nuovo percorso espositivo in 21 sale concepito per restituire al visitatore la complessità del Museo. Ma anche delle sue collezioni, attraverso una riflessione sulla loro storia e sugli orientamenti critici che ne hanno determinato la fisionomia dal tardo-gotico al primo Ottocento.
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Il martedì e il venerdì, invece, sempre alle 16, toccherà agli operatori dei Servizi Educativi, che vivono tutti i giorni a contatto con queste straordinarie bellezze, scegliere e descrivere la loro opera del cuore.
Ma forse l’appuntamento più atteso è quello che precederà la riapertura. È ora di alzarsi si intitola e sarà un’occasione per raccontare, in modo ironico e poetico, come i Musei si preparano a riabbracciare il loro pubblico.
Avremo anche giorni migliori si intitolava la commovente mostra che accoglieva fino a qualche settimana fa, nella cornice del Museo di Santa Giulia, la drammatica esperienza dell’artista e giornalista curda Zehra Doğan. Certo, una storia diversa da quella che viviamo noi adesso. Ma oggi, più che mai, potremmo fare nostro questo auspicio, che risuona come una certezza, di pace e di speranza per tutti.
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