Tutela del patrimonio e creazione di un museo diffuso

In mostra a Cagliari cento tesori trafugati e ritrovati

Raffaello, La Muta. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
 

Ludovica Sanfelice

15/07/2015

Cagliari - Alla presenza del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, del comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, del comandante del nucleo tutela patrimonio artistico Mariano Mosca e del presidente della Regione Francesco Pigliaru è stata inaugurato il percorso espositivo “La Memoria ritrovata. L’arma e lo scrigno dei tesori recuperati” che presenta una raccolta di cento opere trafugate da musei e collezioni, e rintracciate nel tempo grazie all’azione dei carabinieri.

Si tratta di una mostra itinerante che girerà l’Italia a cominciare dalla Sardegna dove rimarrà aperta al pubblico gratuitamente fino al 15 ottobre all’interno della Cittadella dei Musei a Cagliari.

L'allestimento curato dal Mibact, attraverso la soprintendenza regionale, fa parte dei Grandi eventi e delle iniziative per l'Expo finanziate dalla Regione, che per la mostra ha stanziato 150mila euro.

“I turisti stranieri in Italia sono cresciuti in modo esponenziale, l'anno scorso abbiamo superato i 50 milioni”, ha ricordato Franceschini, evidenziando la necessità di diminuire la concentrazione dei flussi in pochi luoghi simbolo come Venezia, Firenze e Roma attraverso la promozione di un turismo culturale più sostenibile e ben distribuito. La famosa creazione di un museo diffuso è insomma il concetto su cui torna ad insistere Franceschini invitando la Sardegna a sviluppare le proprie potenzialità e ad estenderne le capacità anche oltre la stagione turistica.

In una simile ottica, la mostra porta a Cagliari veri e propri tesori come “La Muta” di Raffaello, “Il giardiniere” di Van Gogh, “La Sacra Famiglia appare a San Clemente” attribuito al Tiepolo e la “Frutta su un tavolo” di Gauguin che esercitano un’ulteriore fascinazione per la loro natura di opere fantasma, a lungo sommerse.

Viva riconoscenza viene in questo caso espressa al nucleo dei carabinieri che con la sua attività investigativa costituisce un’eccellenza riconosciuta e presa a modello in tutto il mondo e una risorsa guida nella salvaguardia dei beni culturali che Franceschini vorrebbe estendere con la creazione dei Caschi Blu della cultura.