Gli angeli del Vaticano volano alla Reggia

Reggia di Caserta, veduta aerea
a cura della Redazione di Arte.it
25/06/2013
Caserta - "Dal Vaticano a Caserta: Vanvitelli e i suoi angeli" è il titolo della mostra che sarà inaugurata il 3 luglio presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta. L'esposizione è organizzata grazie alla collaborazione della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, dalla Soprintendenza BAPSAE di Caserta e Benevento e dal Centro Europeo per il Turismo e Cultura.
In mostra ci saranno due grandi angeli dipinti tra il 1742 e il 1748 dal modenese Giacomo Zoboli come cartoni per i mosaici della cappella di Santa Maria della Colonna, una delle sette cappelle privilegiate della Basilica di San Pietro. Questi angeli saranno posti idealmente in dialogo con quelli in marmo e stucco che ornano la Cappella Palatina, uno degli ambienti più interessanti della reggia vanvitelliana.
Un incontro, quello tra gli angeli di San Pietro e quelli casertani, dal momento che era stato proprio il Vanvitelli - che all'epoca di Zoboli era architetto della Fabbrica di San Pietro, ed in gioventù si era impegnato come cartonista al Vaticano - a collaudare in una fase intermedia, il 22 settembre del 1747, il lavoro dell'artista modenese per la cappella di Santa Maria della Colonna.
Per l'occasione saranno esposti anche i pregiati paramenti sacri conservati nella reggia: pianete e dalmatiche in dotazione alla Cappella Palatina o probabilmente provenienti dalle residenze reali del territorio come San Leucio e Carditello. Sarà inoltre riaperto al pubblico il piccolo Museo degli Argenti annesso alla Cappella Palatina e saranno resi percorribili il loggiato al primo piano e la tribuna reale.
La preparazione della mostra è stata anche l'occasione fortuita di due interessanti scoperte. La prima è quella di un dipinto inedito raffigurante i lavori in corso nella cava di Castronovo di Sicilia che fornì una serie di colonne per la Cappella Palatina e che denota nei personaggi una mano assai vicina a quella di Antonio Joli. Il quadro, ritrovato in condizioni di grave degrado in uno dei depositi della Reggia, è stato sottoposto ad intervento di restauro nei laboratori della Soprintendenza. Sempre qui sarà restaurata anche la testa di putto in marmo bianco di Carrara, rinvenuta nella canna fumaria di uno dei camini del palazzo reale. La scultura, che sembra molto simile a quelle presenti nella Cappella, potrebbe essere l'originaria testa di uno dei due putti del Portale d'accesso realizzati da Gaetano Salomone. Uno di essi, infatti, era stato reso acefalo dal bombardamento del settembre del 1943.
N.S.
In mostra ci saranno due grandi angeli dipinti tra il 1742 e il 1748 dal modenese Giacomo Zoboli come cartoni per i mosaici della cappella di Santa Maria della Colonna, una delle sette cappelle privilegiate della Basilica di San Pietro. Questi angeli saranno posti idealmente in dialogo con quelli in marmo e stucco che ornano la Cappella Palatina, uno degli ambienti più interessanti della reggia vanvitelliana.
Un incontro, quello tra gli angeli di San Pietro e quelli casertani, dal momento che era stato proprio il Vanvitelli - che all'epoca di Zoboli era architetto della Fabbrica di San Pietro, ed in gioventù si era impegnato come cartonista al Vaticano - a collaudare in una fase intermedia, il 22 settembre del 1747, il lavoro dell'artista modenese per la cappella di Santa Maria della Colonna.
Per l'occasione saranno esposti anche i pregiati paramenti sacri conservati nella reggia: pianete e dalmatiche in dotazione alla Cappella Palatina o probabilmente provenienti dalle residenze reali del territorio come San Leucio e Carditello. Sarà inoltre riaperto al pubblico il piccolo Museo degli Argenti annesso alla Cappella Palatina e saranno resi percorribili il loggiato al primo piano e la tribuna reale.
La preparazione della mostra è stata anche l'occasione fortuita di due interessanti scoperte. La prima è quella di un dipinto inedito raffigurante i lavori in corso nella cava di Castronovo di Sicilia che fornì una serie di colonne per la Cappella Palatina e che denota nei personaggi una mano assai vicina a quella di Antonio Joli. Il quadro, ritrovato in condizioni di grave degrado in uno dei depositi della Reggia, è stato sottoposto ad intervento di restauro nei laboratori della Soprintendenza. Sempre qui sarà restaurata anche la testa di putto in marmo bianco di Carrara, rinvenuta nella canna fumaria di uno dei camini del palazzo reale. La scultura, che sembra molto simile a quelle presenti nella Cappella, potrebbe essere l'originaria testa di uno dei due putti del Portale d'accesso realizzati da Gaetano Salomone. Uno di essi, infatti, era stato reso acefalo dal bombardamento del settembre del 1943.
N.S.
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