Ciclo "Eresie e magie tra Modena e Bologna": conferenza "I manuali dell'Inquisizione nell'Archivio di Stato di Modena e la formazione degli Inquisitori" a cura di Rosa Lupoli

18/03/2014

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Si svolgerà mercoledì 26 marzo dalle ore 16 alle ore 17, presso l'Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena (C.so Vittorio Emanuele. 59) la seconda conferenza del ciclo "Eresie e magie tra Modena e Bologna" dal titolo "I manuali dell'Inquisizione nell'Archivio di Stato di Modena e la formazione degli Inquisitori". La conferenza è a cura di Rosa Lupoli dell'Archivio di Stato di Modena. Ingresso libero
"Con la nascita dell'Inquisizione romana (1542) si dovette ripensare l'impalcatura ideologica su cui fondare la lotta antiereticale e, poichè i manuali medievali non si adattavano più a tale funzione, in assenza di una raccolta ufficiale delle norme da osservarsi in giudizio, si ripensò la procedura che potesse essere concretamente utilizzata nella normale prassi forense, però solo alcune opere, nel grande florilegio che ne sortì, si imposero con autorevolezza e diffusero un diritto giudiziario comune a tutte le corti inquisitoriali. Le impostazioni processuali descritte in questi manuali determinarono in breve il funzionamento dell'intero assetto giudiziario dell'Inquisizione e le opere stesse si codificarono come un genere letterario; erano per lo più scritte da Inquisitori che spiegavano i compiti e le figure dell'Istituzione, le basi dottrinali dell'ortodossia cattolica che essi erano chiamati a difendere, i problemi legati allo svolgimento pratico del loro compito.Con la soppressione delle sedi dei tribunali periferici dell'Inquisizione, in virtù dell'iniziativa dei Sovrani dei vari Stati italiani, ne fu sancita la fine e mentre per molte sedi si attuò la dispersione dei materiali e dei prodotti di quell'attività, invece, le vicende storiche modenesi, hanno determinato una loro provvidenziale concentrazione nell'Archivio di Stato, tale da farci acquisire una conoscenza completa del fenomeno storico dell'Inquisizione."
Rosa Lupoli

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