Dal 24 settembre all’11 dicembre a Tremezzo

Canova e Fidia: a Villa Carlotta un incontro nel segno dell'antico

Antonio Canova, Musa Tersicore, 1811, gesso originale, Tremezzina, Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico
 

Samantha De Martin

02/09/2022

Como - “Le opere di Fidia sono vera carne cioè bella natura”. Ne era convinto Antonio Canova che aveva condensato tutta la sua più viva ammirazione per lo scultore ateniese in questa frase, nell’ammirare da vicino, durante una visita a Londra, nel novembre del 1815, quelle “figure in grande, nelle quali l’artista poteva far mostra del suo vero sapere”.
Adesso, in occasione del secondo centenario della morte dello scultore di Possagno (13 ottobre 1822), Villa Carlotta celebra l'eredità di uno dei più grandi maestri di sempre che ha trasformato l'idea stessa della scultura e la sua tecnica attraverso capolavori immortali diventati popolari e riprodotti in tutto il mondo.

Dal 24 settembre all’11 dicembre la mostra Canova, novello Fidia, a cura di Gianfranco Adornato, Maria Angela Previtera e Elena Lissoni, pronta a inaugurare nella suggestiva Villa di Tremezzo, in riva al lago di Como, metterà in dialogo la poetica artistica di Canova con quella di Fidia di Atene, suo “alter ego” dell’antichità.


Antonio Canova, Palamede, 1796-1805, marmo, Tremezzina, Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico

Il pubblico sarà invitato a intraprendere un inedito percorso ascoltando i sussurri tra le opere canoviane del museo e importanti reperti archeologici in prestito dai maggiori musei italiani. Il Torso dell’Amazzone ferita delle collezioni dei Musei Reali di Torino, unica versione al mondo in basanite, dialogherà con il gesso originale della Musa Tersicore di Antonio Canova delle collezioni di Villa Carlotta, mentre il soggetto dell’Amazzone si potrà apprezzare anche nella forma di un’erma proveniente dalla celebre Villa dei Papiri di Ercolano, oggi tesoro del Museo Archeologico nazionale di Napoli, e in una versione miniaturizzata in bronzo proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.


Torso di Amazzone ferita, copia romana, II sec. d.C., basanite verde, Musei Reali di Torino, Museo di Antichità, inv. 284. Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Musei Reali

In mostra sarà possibile risalire alla celebre statua fidiana in oro e avorio che si ergeva nel suo tempio a Olimpia, considerata la quarta meraviglia del mondo, attraverso una delle sole due monete antiche sopravvissute fino a oggi, databile agli ultimi anni del regno di Adriano.
Il dialogo tra Fidia e Canova raggiungerà il suo culmine attraverso il confronto tra la Testa di Apollo del Museo Archeologico di Napoli e il Palamede canoviano, opera simbolo di Villa Carlotta. Il percorso si arricchisce inoltre di alcuni calchi delle sculture del Partenone provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, con la quale Canova aveva intrecciato un proficuo dialogo.
Fu proprio l’intervento dello scultore di Possagno a far sì che che i marmi, trasportati da Lord Elgin da Atene a Londra, avessero finalmente una paternità e un posto di primo ordine nella storia dell’arte antica, moderna e contemporanea.


Testa di Apollo del tipo Kassel, copia romana dell'età imperiale da un originale greco di età classica - dal 460 al 450 a.C. (originale), II sec. d.C. (copia), marmo. MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Inv. 6. Su concessione del Ministero della Cultura – Museo Archeologico Nazionale di Napoli | Foto: © Giorgio Albano

La visita alla mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso a Villa Carlotta, aperta da lunedì a domenica, dalle 10 alle 19 (chiusura della biglietteria alle 18 e del museo alle 18.30). Dal 7 novembre all’11 dicembre, durante la chiusura al pubblico della Villa, sarà possibile visitare la mostra su prenotazione scrivendo a segreteria@villacarlotta.it.

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