Iniziative culturali e territorio
Il vino nell’Antico Egitto
"Il vino nell’Antico Egitto. Il passato nel bicchiere"
L.S.
22/01/2014
Cuneo - Una mostra archeologica che, attraverso la storia del vino, approfondisca la conoscenza del periodo che va dall’Antico Regno all’Epoca Romana. È questa l’originale idea che, valorizzando il legame tra territorio e iniziative culturali, getta un ponte tra l’Egitto e Alba, dove la curiosa esposizione in programma dal 22 marzo al 19 maggio, troverà sede nella Chiesa di San Domenico.
Nello specifico, il percorso curato dall’archeologa egittologa Sabina Malgora con l’organizzazione dell’Associazione Culturale Mummy Project, attraverso i manufatti provenienti dalla Fondazione Museo Egizio di Torino e dal Museo di Firenze, approfondirà usi, costumi, tecniche agricole, tradizioni religiose ed espressioni artistiche dell’antica civiltà con una particolare attenzione al tema del vino analizzato sotto diversi profili.
Cominciando dalla coltivazione delle viti, e passando per la vendemmia, l’invecchiamento e la commercializzazione, si arriverà ad indagarne i significati simbolici e il ruolo in ambito alimentare, sociale e persino funerario soffermandosi sulle pù rilevanti scoperte archeologiche che hanno riportato alla luce reperti come la Tomba di Nakht TT52 della Necropoli Tebana.
Nello specifico, il percorso curato dall’archeologa egittologa Sabina Malgora con l’organizzazione dell’Associazione Culturale Mummy Project, attraverso i manufatti provenienti dalla Fondazione Museo Egizio di Torino e dal Museo di Firenze, approfondirà usi, costumi, tecniche agricole, tradizioni religiose ed espressioni artistiche dell’antica civiltà con una particolare attenzione al tema del vino analizzato sotto diversi profili.
Cominciando dalla coltivazione delle viti, e passando per la vendemmia, l’invecchiamento e la commercializzazione, si arriverà ad indagarne i significati simbolici e il ruolo in ambito alimentare, sociale e persino funerario soffermandosi sulle pù rilevanti scoperte archeologiche che hanno riportato alla luce reperti come la Tomba di Nakht TT52 della Necropoli Tebana.
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