A Firenze dal 24 ottobre al 26 gennaio
A Palazzo Strozzi come dentro un fiore: arriva il duo DRIFT

DRIFT, Shy Society, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio
Samantha De Martin
23/10/2024
Firenze - L’impressione è quella di muoversi tra alcune specie di piante e fiori che, per via dell’affascinante fenomeno naturale chiamato “nictinastia”, si chiudono durante la notte per aprirsi all'alba per autodifesa salvaguardando le proprie risorse.
Traendo ispirazione da questo fenomeno, il duo olandese DRIFT, fondato ad Amsterdam nel 2007 da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, ha realizzato per il cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi una spettacolare installazione site-specific nell’ambito del programma Palazzo Strozzi Future Art, in collaborazione con la Fondazione Hillary Merkus Recordati, visibile dal 24 ottobre al 26 gennaio.
Shy Society, questo il titolo dell’intervento artistico realizzato dal duo conosciuto per opere e progetti performativi che uniscono arte e tecnologia, invita a riflettere su un fenomeno, la “nictinastia”, che offre infiniti spunti sul concetto di bellezza, tra natura e artificio, oltre che sull'idea di adattamento all'ambiente da parte di tutte le forme di vita.

DRIFT, Shy Society, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024 | Foto: © Ela Bialkowska OKNOstudio
Alla stessa maniera dei fiori, che si aprono e chiudono in risposta ai cicli naturali, secondo gli artisti gli esseri umani sono chiamati a trasformarsi e adattarsi alle sfide presentate dal loro ambiente. L’installazione di DRIFT diventa in questo modo un’occasione per portare l'arte contemporanea nel cortile seicentesco di Palazzo Strozzi oltre che per riflettere sul concetto di metamorfosi come parte integrante della vita e su come lo spirito di adattamento sia essenziale alla nostra sopravvivenza.
Aprendosi e chiudendosi a ritmi diversi i fiori creano una specie di coreografia davanti alla quale l'osservatore entra in connessione con la natura e con gli altri visitatori, in una sorta di comunità. Il loro continuo movimento è accompagnato da un brano del compositore contemporaneo statunitense Robert Fitzgerald Diggs, meglio conosciuto con il nome d'arte RZA, che si apre su delicati suoni di arpa, seguiti da pause. Natura, tecnologia e umanità si uniscono in una sincronizzazione che, all'unisono, avvolge i sensi.
Traendo ispirazione da questo fenomeno, il duo olandese DRIFT, fondato ad Amsterdam nel 2007 da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, ha realizzato per il cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi una spettacolare installazione site-specific nell’ambito del programma Palazzo Strozzi Future Art, in collaborazione con la Fondazione Hillary Merkus Recordati, visibile dal 24 ottobre al 26 gennaio.
Shy Society, questo il titolo dell’intervento artistico realizzato dal duo conosciuto per opere e progetti performativi che uniscono arte e tecnologia, invita a riflettere su un fenomeno, la “nictinastia”, che offre infiniti spunti sul concetto di bellezza, tra natura e artificio, oltre che sull'idea di adattamento all'ambiente da parte di tutte le forme di vita.

DRIFT, Shy Society, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024 | Foto: © Ela Bialkowska OKNOstudio
Alla stessa maniera dei fiori, che si aprono e chiudono in risposta ai cicli naturali, secondo gli artisti gli esseri umani sono chiamati a trasformarsi e adattarsi alle sfide presentate dal loro ambiente. L’installazione di DRIFT diventa in questo modo un’occasione per portare l'arte contemporanea nel cortile seicentesco di Palazzo Strozzi oltre che per riflettere sul concetto di metamorfosi come parte integrante della vita e su come lo spirito di adattamento sia essenziale alla nostra sopravvivenza.
Aprendosi e chiudendosi a ritmi diversi i fiori creano una specie di coreografia davanti alla quale l'osservatore entra in connessione con la natura e con gli altri visitatori, in una sorta di comunità. Il loro continuo movimento è accompagnato da un brano del compositore contemporaneo statunitense Robert Fitzgerald Diggs, meglio conosciuto con il nome d'arte RZA, che si apre su delicati suoni di arpa, seguiti da pause. Natura, tecnologia e umanità si uniscono in una sincronizzazione che, all'unisono, avvolge i sensi.
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